Resurrection of little match girl
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Jip Ita O3fro
Titolo originale: Sungnyangpali sonyeoui jaekin
Anno: 2002
Nazione: Corea del sud
Regia: Jang Sun-woo
Durata:125'
Sceneggiatura: In Jin-mi e Jang Sun-woo
Interpreti: Lim Eun-kyeong, Kim Hyun-sung, Kim Jin-pyo, Jin Sing, Myeong Gye-nam, Jeong Do-hong
Trama e Recensione (Cinema Coreano)
"Per Ju, ragazzo delle consegne di un ristorante cinese, l'unica gioia nella vita Ì andare in sala giochi. Un giorno un messaggio lo invita a connettersi a un gioco chiamato "Resurrection of the Little Match Girl" (La resurrezione della piccola fiammiferaia). Il personaggio della fiaba di Andersen Ì rinato attraverso il gioco e Ju Ì trascinato nel suo mondo virtuale: mentre realtË e ciberspazio si confondono Ju, come nella famosa fiaba, ha il compito di salvare la piccola fiammiferaia dai pericoli e di condurla a una morte serena. Ma i due non solo sono ostacolati da una smisurata forza chiamata Il Sistema, ma incontreranno anche molti pericoli sulla loro stradaÓ
Ho sognato di essere una farfalla e quando mi sono svegliato non sapevo se ero un uomo che ha sognato di essere una farfalla o una farfalla che ha sognato di essere un uomo.
Questa riflessione appartiene ad uno dei pi¿ grandi saggi taoisti cinesi, Chuang Tzu, capace di sollevare uno dei pi¿ grandi dilemmi umani giË nel 250 A.C. circa: che cosa Ì sogno, cosa realtË? Come distinguere e separare queste due sfere connaturate in ciascun essere vivente? Negli ultimi anni alcuni filosofi hanno formulato una teoria frutto di una combinazione tra la tecnologia ed il Taoismo (il cosiddetto "tecnotaoismo"): facendo riferimento ad internet e alla realtË virtuale siamo tutti immersi in una computer simulation; tutto ci‗ che consideriamo mondo oggettivo e naturale Ì una mera realtË virtuale frutto di un supercomputer. Resurrection of the Little Match Girl prende le mosse proprio da questa teoria e programmaticamente cerca di raggiungere tre obbiettivi raramente conciliabili: intrattenere il pubblico, possedere un retroterra filosofico e sperimentare nuove forme narrative e visive.
Citando Frances Yates e il suo The Art of Memory si pu‗ definire il risultato ottenuto da cos² ardue premesse un ludibrium, cioÌ una sorta di gioco intellettuale portatore di un messaggio serio. Ed Ì proprio il "gioco intellettuale" a rappresentare il motivo di interesse e al contempo il limite di questo film; limite perch? Resurrection of the Little Match Girl Ì stato un clamoroso flop al botteghino, a fronte oltre 10 milioni di dollari investiti (cifra record nella storia del cinema coreano), ha richiesto 4 anni tra ideazione, progettazione e produzione e alcune migliaia di persone impegnate nei 14 mesi di riprese.
Motivo d'interesse perch? il delirio (non obbligatoriamente in accezione negativa) narrativo e visivo di quest'opera, pur presentando indubbie esagerazioni e gratuitË non sempre giustificabili dalla dimensione del videogioco, non pu‗ non lasciare stupefatti. Interessante soprattutto il tentativo di inserire la famosa fiaba di Andersen in una sorta di cyber fantasy e l'uso della sua protagonista che, come afferma lo stesso regista, Ì simbolo di "prostituzione", di "delinquenza", di un'era che non sa dove andare. La piccola fiammiferaia erra senza sosta, Ì ignorata, respinta. Ci‗ che comunque si apprezza maggiormente Ì il notevole talento visivo e la capacitË di aver ideato architetture narrative cos² complesse, capaci da una parte di costruire un prodotto che fa dell'originalitË il suo punto di forza principale e dall'altra di provocare l'insuccesso commerciale; man mano che il film si sviluppa il racconto si fa sempre pi¿ farraginoso fino a raggiungere i limiti della comprensibilitË; nulla hanno potuto i numerosissimi e complessi effetti speciali (che citano pi¿ volte il Matrix dei fratelli Wachowski) e le mirabili coreografie Kung-fu realizzate dal veterano hongkonghese Daniel Lyu per incrementare il successo al botteghino.
Oltre ad aver portato al limite della bancarotta la casa di produzione Tube pictures, il flop del film suggerisce un interrogativo sulle intenzioni del 44enne regista Jang Sun-woo: a produzione ultimata era consapevole di aver realizzato un film molto personale, quasi "autoriale", difficilmente apprezzabile dal grande pubblico oppure si aspettava un successo commerciale? Dopo la proiezione a Pusan il regista ha ringraziato il pubblico (peraltro poco numeroso) per essere rimasto in sala sino alla fineÓ"
Beh, che dire, ho riportato una recensione altrui perchÌ mi reputo incapace di esprimere adeguatamente le mie impressioni su un film (ben lo sa una mia amica, alla quale una volta tentai di descrivergli la trama di "Screamers" ), per‗ posso dirvi che questo film Ì assolutamente da vedere. Un p‗ Matrix, un p‗ videogioco giocato e interpretato da umani, una Lara Croft lesbica e mentalmente instabile dagli occhi a mandorla, il tutto in un'atmosfera metropolitana, in cui viene immersa la classica figura della piccola fiammiferaia, che per‗ ora vende accendini e compie stragi. C'Ì ritmo, ironia, un'ottima colonna sonora.
Un altro Weblink
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The Resurrection
Messaggio modificato da Kiny0 il 09 March 2013 - 09:27 AM