House of bugs, di Kiyoshi Kurosawa, con Tamaki Ogawa, Hisako Shirata, Hidetoshi Nishijima. La storia tormentata di una coppia: lei per sfuggire alla violenza del marito in preda a stati d'ubriachezza si convince di essere un insetto, lui vedendo l'instabilità della donna si chiude sempre più in se stesso fino a tradirla. L'amante dell'uomo e il cugino della donna entreranno loro malgrado in questo rapporto contorto, senza sapere che un mistero ben più grande si annida dietro alle loro liti. Progetto televisivo per K. Kurosawa, realizzato per la serie di episodi horror Kazuo Umezu's Horror Theatre, ma che è ricco di un fascino e un'intensità drammatica di grande rilievo. Ancora una volta il regista mette a nudo le pulsioni umane, gli istinti più bassi che questa volta trovano sfogo in una lenta e agghiacciante trasformazione metafisica da parte della protagonista. Seguendo la tematica kafkiana più volte citata nel film, assistiamo a una vera e propria ricerca di redenzione e recupero dei sentimenti un tempo passati, non senza evitare dolorosi sacrifici. Ennesimo horror dell'anima da un maestro del genere. Geniale.