Genere: Drammatico
Produzione: Giappone 2005
Regia: Riki Okamura
Sceneggiatura: Takao Tanaka, Bunta Yamamoto
Cast: Asae Ōnishi, Yoshimi Ashikawa, Mitsuo Hamada, Yoneko Matsukane
Versione sottotitoli: AsiSter
Ispirato ai diari di Aya Kitō, questo film ripercorre la storia di una ragazza affetta da Atassia Cerebrospinale, una malattia neurodegenerativa che distrugge le cellule del cervelletto facendo gradualmente perdere il controllo del proprio corpo ma lasciando intatte le capacità intellettive.
Nonostante la sue condizioni le impediscano di avere una vita normale Aya vorrebbe poter aiutare gli altri, così come le persone che le sono vicine fanno per lei. Ma l'unica cosa che riesce a fare è raccolgliere i propri pensieri e le proprie frustrazioni nel suo diario. Eppure proprio questo diario racchiude il coraggio e la forza che Aya ha mantenuto fino all'ultimo ed è stato il dono che ci ha lasciato;
ha dato alle migliaia di persone che lo hanno letto, malate e non, il coraggio di accettare le difficoltà che ci troviamo davanti e di tenere duro perché "il solo fatto di essere vivi è un cosa straordinaria".
Il film tratteggia con delicatezza alcuni i momenti della vita di Aya sottolineando in particolare i rapporti con la madre e con la dottoressa che l'ha seguita nel corso della sua malattia. Pur con qualche concessione al melodrammatico riesce a non snaturare l'essenza della storia, anche grazie alla straordinaria interpretazione di Asae Ōnishi (che compare in un ruolo minore anche nella serie TV), affrontando un tema difficile con sobrietà.
Diversamente dal Drama, che deve rispondere a diverse esigenze di mercato, affronta la triste storia di Aya senza condirla con situazioni inventate e ad effetto; in questo modo la visione colpisce in maniera differente, andando direttamente in profondità, sempre che si sia disposti ad entrarvi senza remore e senza badare alle imperfezioni interpretative o registiche.
Un po' frettolosa la parte iniziale, con una certa mancanza nell'analisi dei personaggi, essenziale per comprendere appieno le situazioni la visione preventiva del Drama e, magari, anche la lettura dei diari.
Nel proseguo migliora un po', ma certo una mezz'ora in più non gli avrebbe fatto male, se utilizzata appunto per analizzare meglio le pur poche persone che gravitano intorno ad Aya.
Complessivamente un discreto film, questo sarebbe il commento se non fosse per la Asae Ōnishi, la quale riesce ad essere credibile in un ruolo molto difficile, piu della pur ottima Sawaijri.
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Sottotitoli
Messaggio modificato da fabiojappo il 27 December 2014 - 08:40 PM