KEN
La spada
di Misumi Kenji
Tratto da una novella di Mishima Yukio, Ken è l'intensa, breve parabola dell'ascetico e idealista Kokubu, dedito alla "via della spada" come risposta di purezza e rettitudine alla futile volgarità di un mondo a cui si sente estraneo. Preferito all'amico Kagawa quale capitano della squadra universitaria, egli dovrà preparare e guidare gli allievi alla vittoria dei campionati nazionali di Kendo, tra la venerazione assoluta del giovane allievo Mibu e le insidie del mondano Kagawa, sempre più lacerato fra una appassionata ammirazione e l'invidia per la perfezione dell'amico.
Ken è un film che lascia un segno profondo, e che ridesta idee e opinioni anche dopo parecchio tempo, quando lo spettatore ritrova in sè le giuste chiavi di lettura. E' praticamente impossibile comprendere la sottile trama, il filo ideologico sotteso a tutta la vicenda senza venire a capo della complessa figura del protagonista Kokubu, interpretato da un Ichikawa Raizo agli apici delle sue capacità.
In questo film è infatti facile cogliere alcuni accenni allo shudo, dove il rapporto tra superiore e allievo è quasi di amore mentre le donne sono considerate addirittura snobilitanti.
In quel preciso momento
vidi la vera essenza del sole.
E' giustizia assoluta.
Intollerabile splendore.
Desiderai assorbire quella luce
per acquisire la forza.
Forza e onore!
Ero convinto che con il kendo,
sarei stato in grado di afferrare
quella scintilla di vita pura
che avevo scoperto.