Comincio io.
Sto facendo in questi giorni diverse rassegne di cineasti europei i cui primi film avevo trascurato o avevo voglia di rivedere: sono partito da Kaurismaki e Fassbinder e infine - passando per la serie 007

L'elemento del crimine (1984): suo primo lungo, rivela da subito una creatività, a livello formale, e un'inventiva nelle riprese che è puro godimento. Come narratore invece è abbastanza freddo e ingessato, in maniera estrema, così come sarà estremo nell'essere furiosamente proiettato sul "vero" a tutti i costi. Da ingessato a emotivo/scatenato... che mattacchione quel Lars!

Qui c'è il Tarkovskij di Stalker, principalmente, e quell'amore per il brutto, il viscido e le atmosfere acquose e sulfuree che lo accompagnerà in molti film e che personalmente rimane l'aspetto che più mi affascina. ^^
Medea (1988): forse il suo film più bello, insieme a Dogville (ma il mio amico Marco mi continua a dire che il suo capolavoro è The Kingdom: lo verificherò a giorni

Bellissimo, interpretato da una grandissima attrice e con una capacità di esaltare l'ambiente naturale e trasformarlo in arte che dà i brividi.
Clap clap, stavolta, al compilatore di Manifesti più voltagabbana che il cinema abbia mai visto!
