Nazione: Corea del sud
Regista: Dae-seung Kim
Cast principale: Cha Seung-won, Park Yong-woo, Ji Seong
@Creep (modificato): "[...] il film “Blood Rain,” nominato in 11 categorie al Korea Film Awards 2005, incluso migliore regista (Kim Dae-seung), migliore attore non protagonista (Park Yong-woo), migliore attrice non protagonista (Choi Ji-na) e migliore attrice esordiente (Yoon Se-ah), ha ricevuto solo tre premi: migliore direzione artistica, migliori effetti visivi e migliori effetti sonori [...]"
@Hansi: "[...] Cmq c'è da segnalare questa moda del tornare alla ribalta con gli horror, vedi Kim Yong-gyun e Kim Dae-seung, entrambi scomparsi nel 2001 dopo due mezzi capolavori (rispettivamente Wanee & Junah appunto e Bunjee Jumping of their Own) e redivivi ora con questo Red Shoes e, imho nettamente superiore, Blood Rain. Nessuno che lo traduce? [...]"
Eccomi Hansi, è grazie a te che ho avuto una scusa per raggirare la mia micidiale pigrizia. E sfruttare Sorellina che deve dare un importante esame di inglese. Fare il bene del sito e il suo in un colpo solo, può essere un reato questo?
Trama
Misteriosi omicidi in una misteriosa isola divenuta misteriosamente la principale industria della carta. Come spesso accade nelle storie antiche il successo e la superstizione si legano, superando la tradizione, e la verità si perde nei labirinti della memoria (e qui potrei aprire una parentesi).
La confusione sembra inizialmente avere vita breve: dopo la comparsa di un MISTERIOSO omicidio dal sapore sacrificale sull'isola viene mandato un uomo di scienza, che nella sua razionalità cercherà di inquadrare una storia che alla fine lo comprometterà fino alle radici, facendogli perdere momentaneamente le certezze all'avanguardia che tanto dritta gli facevano tenere la colonna vertebrale.
Sono riuscito a battere il record di ripetizione della parola mistero in una paragrafo?
Commento
Il film cerca di minare la logica base teorica della conoscenza scientifica. E' quindi un film sulla perdita.
Parla di fondamenta che prima reggono e poi si aprono in una voragine che alla fine si cerca di coprire posticciamente nell'ingenua speranza di dimenticare.
Man mano che le immagini scorrono il film diventa sempre più ricco.
Ho cercato di ricordare, come in un diario, le impressioni che mi ha lasciato la sua visione.
All'inizio ho pensato: "che simpatico questo film, sembra ricalcare quelli sui romanzi di Agatha Christie, se non nell'ambientazione orientale d'annata.".
"Vabbè, sono solo 90 minuti alla fine. Posso anche perderli. E poi, a pensarci bene, io adoravo i gialli."
Poi ho imparato qualcosina tra lo scorrere dei fotogrammi, come ad esempio la piaga dell'inquisizione, e il reato di essere cristiani.
A questo punto il mio interesse era salito. Ma a dire il vero, ero ancora intenzionato a farlo vedere a mia mamma, almeno per distrarla un po' dalla tv. Un filmetto godibile fa sempre bene, come "il maggiolino tutto matto", per dire.
Poi sono arrivate le scene gore.
E dopo l'ultimo arto strappato ho deciso di lasciare mia mamma davanti a verissimo. Ma il film non era ancora decollato, troppo semplice: perchè ricalcare il mistero alla Poirot a suon di indizi da svelare e sangue da far scorrere non tengono accesa l'arguzia.
Ma come ho accennato, più va avanti e più cresce.
La parte migliore del film arriva nel momento in cui si capisce chi è il colpevole e più precisamente il fatto che - sinceramente - quella notizia non importa più a nessuno, perchè nel frattempo la trama è diventata così torbida, così riconoscibile all'interno degli incubi che tengono svegli e che vengono portati a coscienza, che la storia principale passa in coda.
Gli omicidi slittano in secondo piano e i caratteri pomposi del film vengono spianati tutti a "esseri umani": non più ufficiali, operai e governanti, ma persone con i propri scheletri, con la propria morale, con la propria tolleranza, con la propria parentela col selvaggio, tutti sullo stesso livello.
L'eroe esterno che diventa complice per colpe non sue.
Mi ha sorpreso a guardia abbassata.
Lasciare quell'isola ha fatto tirare un sospiro di sollievo, oltre che all'uomo di scienza, anche a me.
Cos'altro avrei fatto al suo posto?
Ciao a tutti
Messaggio modificato da Kiny0 il 22 April 2013 - 08:01 PM