10 su 10. Un capolavoro.
Mi domando come abbian fatto a ridurlo così male col remake.
Dato nelle mani di un regista come David Lynch avrebbe vinto il festival di Venezia per 5 anni di seguito.
E' film fortemente simbolico, anche se fortunatamente molto concreto: non sospeso ed etereo. Lo si potrebbe definire un film religioso, se non fosse che può essere delineato meglio come musical a tratti delirante e visionario.
Mai noioso.
[...]
Canto di una putt*na
che tutti adoriamo:
la figlia del proprietario.
Quando si menziona il suo nome,
gli attributi di tutti
gli uomini si alzano
sull'attenti.
Putt*na figlia del gestore
sei dea dell'amore.
Metto la mano
sul suo ventre
e lei dice
vuoi riempirmi?
dolcemente, dolcemente
Dolcemente, Johnny
[...]
I testi sono davvero inaspettati. Una sorpresa felicissima.
Il coraggio del regista è ammirevole, i concetti espressi sarebbero oggi ritenuti blasfemi dal TG5 (mi immagino già quella masnada di raccomandati: “
film scandalo a Venezia, David Lynch rischia la reclusione nelle prigioni vaticane”).
Al posto dei "
riposa in pace" qui sulla lapide si legge "
Protetta dall'eiaculazione dei serpenti".
E cosa dire della rivisitazione di "
per fare un albero ci vuole il seme" in chiave fallica
cantata dalla scolaresca? Se non che si tratta dell'ennesima sbalorditiva trovata geniale del regista?
Tutte quelle cose imbecilli che mi avevano fatto pensare al remake come ad un film di merd* (
pop-corn movie senza pretese), sprecato, semplicemente nell'originale
NON CI SONO. Sono un'aggiunta di un regista che spero non lavori più. Carissimo, mi rivolgo a te: come faranno a darti fiducia dopo che le uniche cose che hai introdotto/tagliato sono proprio quelle che rendono il film orrendo? Bastava solo aggiornare i sistemi in cui nell'epoca moderna si manifesta la fede cieca ed approfondire ancora un pizzico la ritualità pagana per avere un risultato almeno senza infamia.
Nel ramake tutto l'aspetto religioso (il 95%) è stato eliminato ed al suo posto introdotto un retrogusto thriller/horror ritrito, fotocopia di un milione di film usciti da Hollywood.
L'idea di quel GENIACCIO del regista è stata togliere tutta quella precisa connotazione rituale, quell'affascinante sapore post-1968, per un paio di esplosioni, un cellulare e una pistola?! E, dimenticavo, la società matriarcale, che come argomento può anche essere interessante, ma è fuori luogo:
The Wicker Man parla del mio dio che è migliore del tuo! di orge, inganni e devozione cieca: che c'entrano tutti quei maschi imbecilli, muti e succubi? Che ti è saltato in testa!?
Il punto più bello dell'intero film è quando "
figlia del gestore"
balla e canta nuda in camera sua facendo eccitare/ il colonnello, divisi da un muro di mattoni. La canzone che accompagna la scena mi ha colpito a fondo.
Il punto più ricco di significato arriva quasi negli ultimi dieci minuti, proprio nel discorso finale del colonnello, il quale -
pur in una situazione oramai compromessa e disperata - riesce ad
uscire dalla sua logica fede passiva per un attimo e mette a nudo la debolezza dell'atto che stanno per compiere.
Cercando di far capire come la creazione di questo "precedente" nel giro di un anno si ripercuoterà contro la leadership dell'isola.
Polpa, come spesso accade, sintetizza con estrema precisione (raramente lo leggo sperticarsi in mille giri di parole): è un film (anti)cristiano. “
Anti” perchè ne mostra la faccia più meschina e superficiale.
Grazie per avermi aiutato a capire mettendomi la voglia di vedere la versione originale!
Orè
PS Visto che Siwo non ha indovinato il mio quiz. Ha perso il piede di gomma e, beato lui, questo significa che non ha mai visto “
Dottor Jekyll E Gentile Signora”. Credo sia per quello che non ha riconosciuto la signora “
sosia” di P. Villaggio in quel film. Una delle mie peggiori abitudini è fotografare la gente che mi ricorda un film o un oggetto d'arredamento.