

[SERIAL] Lost
#496
Inviato 25 May 2010 - 05:58 PM
io ne ho visti 20 minuti in totale addormentandomi e ridendo un po' ^^
SPLINTER VS STALIN
FECALOVE/TISBOR HOMEPAGE
TURGID ANIMAL ITALIAN DIVISION
#497
Inviato 26 May 2010 - 12:28 PM
polpa, il 25 May 2010 - 05:54 PM, ha scritto:

Ti sei perso una gran bella stagione (la seconda), e una con il cliffangher più fico della storia della televisione (la terza).
Ma per il resto...mi sa che hai fatto bene.

Finale indecente di una stagione inguardabile. Mamma mia che tristezza.
Se ti dicessi che ho scritto questa canzone per te,
mi crederesti?
Sub AW: The love of Siam, Eternal Summer
#498
Inviato 26 May 2010 - 01:26 PM
Sottotitoli tradotti per AW:
Postman Blues - Yukoku - Rito d'amore e di morte - Sada - Rubber's Lover - Kanzen Naru Shiiku: Akai Satsui - Death by Hanging - Labyrinth of Dreams - Pastoral - To Die in the Country (with c4fen01r) - The Crazy Family - Manji - Hausu - La principessa Arete - Kihachiro Kawamoto Film Works - TRAMONTO - The Kon Ichikawa Story - The Ghost Theater - Burst City - Shuffle - Il libro dei morti - Cycling Chronicles - Butta i libri, corri in strada - Devils On The Doorstep
Altro cinema:
Le avventure del principe Achmed
Nessuna commedia coreana tradotta dal 25/12/2003
Suntoryzzato ufficialmente in data 25/11/2007
#499
Inviato 26 May 2010 - 03:22 PM
#500
Inviato 26 May 2010 - 03:38 PM
Sottotitoli tradotti per AW:
Postman Blues - Yukoku - Rito d'amore e di morte - Sada - Rubber's Lover - Kanzen Naru Shiiku: Akai Satsui - Death by Hanging - Labyrinth of Dreams - Pastoral - To Die in the Country (with c4fen01r) - The Crazy Family - Manji - Hausu - La principessa Arete - Kihachiro Kawamoto Film Works - TRAMONTO - The Kon Ichikawa Story - The Ghost Theater - Burst City - Shuffle - Il libro dei morti - Cycling Chronicles - Butta i libri, corri in strada - Devils On The Doorstep
Altro cinema:
Le avventure del principe Achmed
Nessuna commedia coreana tradotta dal 25/12/2003
Suntoryzzato ufficialmente in data 25/11/2007
#501
Inviato 26 May 2010 - 04:10 PM
come tutte le serie dalla prima all'ultima c'è stato un calo, ma la capacità di sorprendere lo spettatore con continui e spesso imprevedibili colpi di scena, ha decretato il successo di una serie che ha lasciato un segno indelebile, soprattutto sul piano stilistico, più che narrativo, non solo nel mondo dei serials, ma anche nel cinema.
non mi ritengo né deluso, né completamente appagato.
Subtitles for AsianWorld:
AsianCinema: Laura (Rolla, 1974), di Terayama Shuji; Day Dream (Hakujitsumu, 1964), di Takechi Tetsuji; Crossways (Jujiro, 1928), di Kinugasa Teinosuke; The Rebirth (Ai no yokan, 2007), di Kobayashi Masahiro; (/w trashit) Air Doll (Kuki ningyo, 2009), di Koreeda Hirokazu; Farewell to the Ark (Saraba hakobune, 1984), di Terayama Shuji; Violent Virgin (Shojo geba-geba, 1969), di Wakamatsu Koji; OneDay (You yii tian, 2010), di Hou Chi-Jan; Rain Dogs (Tay yang yue, 2006), di Ho Yuhang; Tokyo Olympiad (Tokyo Orimpikku, 1965), di Ichikawa Kon; Secrets Behind the Wall (Kabe no naka no himegoto, 1965) di Wakamatsu Koji; Black Snow (Kuroi yuki, 1965), di Takechi Tetsuji; A City of Sadness (Bēiqíng chéngshì, 1989), di Hou Hsiao-hsien; Silence Has no Wings (Tobenai chinmoku, 1966), di Kuroki Kazuo; Nanami: Inferno of First Love (Hatsukoi: Jigoku-hen, 1968) di Hani Susumu; The Man Who Left His Will on Film (Tokyo senso sengo hiwa, 1970), di Oshima Nagisa.
AltroCinema: Polytechnique (2009), di Denis Villeneuve ; Mishima, a Life in Four Chapters (1985), di Paul Schrader; Silent Souls (Ovsyanky, 2010), di Aleksei Fedorchenko; La petite vendeuse de soleil (1999), di Djibril Diop Mambéty; Touki Bouki (1973), di Djibril Diop Mambéty.
Focus: Art Theatre Guild of Japan
Recensioni per AsianWorld: Bakushu di Ozu Yasujiro (1951); Bashun di Ozu Yasujiro (1949); Narayama bushiko di Imamura Shohei (1983).
#502
Inviato 12 July 2010 - 09:45 PM
E sì! Finalmente arriva l'ultima stagione del telefilm che ho tanto amato quanto odiato! Lost... titolo che più azzeccato di così si muore... lost perchè diciamocela tutta a vedere sto telefilm sicuramente la testa la perdi... e anche un neurone o due. Tremila domande e mai una risposta, colpi di scena degni del cubo di rubik e personaggi talmente complessi che più di una volta sembrano soffrire di triplice personalità, povero Sigmund con loro avrebbe avuto un bel da fare. Davvero un bel telefilm. Ma poi il finale che doveva, in circa 20 puntate, spiegare tutto quello che era successo in più di 100 puntate... come dire... non mi viene proprio... bhe mi ha lasciata un pò sconcertata. Il regista e il produttore devono aver fumato quando hanno pensato all'ultima stagione o forse "mi" hanno semplicemente preso per una davvero poco intelligente(bhe c'hanno quasi preso!). Ma anche quell'unico neurone, che gira spaesato nel deserto del mio cervello(gli altri sono stati sterminati dalle prime 5 stagioni), si è sentito offeso del loro magro, dietetico finale. Bhè resta comunque un telefilm difficile da imitare. Speriamo. Ho passato un'intera settimana a ... vedere le puntate. Ne vedevo una poi riavvolgevo e la rivedevo.. a metà non ci capivo un XXXX e ricominciavo: in poche parole c'ho messo meno tempo a leggere La coscienza di Zeno che a vedere la prima puntata dell'ultima stagione di Lost, per chiedermi poi "Che mi sono persa?" Se entrava qualcuno in stanza o mi si chiedeva di uscire rispondevo con un grugnito e quando l'avvertimento sonoro non bastava ricorrevo a quelli fisici:scarpe,libri ed accessori vari volavano per la stanza...senza neanche ricorrere al wingardium leviosa. Tante ore trascorse lì ad attendere le risposte, come un cucciolo aspetta che il proprio padrone gli riempia la ciotola o come Bella che aspetta che Edward "Gran Figo" si dia una mossa.. ma niente! Ed ora dopo una lunga maratona sono qui a rimpiangere la mia vita prima di Lost, prima di sapere che c'era un telefilm, degno di essere chiamato tale, che poteva dare una svolta al genere e che è finito di XXXX. Ovviamente resta il mio blando parere.. speriamo solo che ci sia un film che spieghi in un'ora quello che circa 120 puntate non sono riusciti a fare. Dio sarà grato, ed anche io.
#503
Inviato 13 July 2010 - 12:39 PM
millennia, il 12 July 2010 - 09:45 PM, ha scritto:

il paradosso della sesta stagione - una delle peggiori chiusure ever - è che le risposte si interstardisce a darle, peccato che dia quelle sbagliate o quelle già intuibili. ma vabè, godetevela finchè potete XD
PS: questo topic mi sa che è da spostare in un'altra sezione
Messaggio modificato da Mr. Noodles il 13 July 2010 - 12:40 PM
#504
Inviato 13 July 2010 - 03:46 PM

come direbbe François:
"Contollate sempre, prima di aprire una nuova discussione, che non ve ne sia una identica già avviata"


Subtitles for AsianWorld:
AsianCinema: Laura (Rolla, 1974), di Terayama Shuji; Day Dream (Hakujitsumu, 1964), di Takechi Tetsuji; Crossways (Jujiro, 1928), di Kinugasa Teinosuke; The Rebirth (Ai no yokan, 2007), di Kobayashi Masahiro; (/w trashit) Air Doll (Kuki ningyo, 2009), di Koreeda Hirokazu; Farewell to the Ark (Saraba hakobune, 1984), di Terayama Shuji; Violent Virgin (Shojo geba-geba, 1969), di Wakamatsu Koji; OneDay (You yii tian, 2010), di Hou Chi-Jan; Rain Dogs (Tay yang yue, 2006), di Ho Yuhang; Tokyo Olympiad (Tokyo Orimpikku, 1965), di Ichikawa Kon; Secrets Behind the Wall (Kabe no naka no himegoto, 1965) di Wakamatsu Koji; Black Snow (Kuroi yuki, 1965), di Takechi Tetsuji; A City of Sadness (Bēiqíng chéngshì, 1989), di Hou Hsiao-hsien; Silence Has no Wings (Tobenai chinmoku, 1966), di Kuroki Kazuo; Nanami: Inferno of First Love (Hatsukoi: Jigoku-hen, 1968) di Hani Susumu; The Man Who Left His Will on Film (Tokyo senso sengo hiwa, 1970), di Oshima Nagisa.
AltroCinema: Polytechnique (2009), di Denis Villeneuve ; Mishima, a Life in Four Chapters (1985), di Paul Schrader; Silent Souls (Ovsyanky, 2010), di Aleksei Fedorchenko; La petite vendeuse de soleil (1999), di Djibril Diop Mambéty; Touki Bouki (1973), di Djibril Diop Mambéty.
Focus: Art Theatre Guild of Japan
Recensioni per AsianWorld: Bakushu di Ozu Yasujiro (1951); Bashun di Ozu Yasujiro (1949); Narayama bushiko di Imamura Shohei (1983).
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