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[NEWS] Far East Film Festival 16 (25 aprile-3 maggio 2014)


20 risposte a questa discussione

#1 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 11 March 2014 - 04:38 PM

25 aprile/3 maggio 2014 – Udine – Teatro Nuovo & Visionario




FAR EAST FILM FESTIVAL 16




HONG KONG CALLING


Cosa sta succedendo nell’ex colonia britannica?

A 16 anni dalla riunificazione con la Cina, Hong Kong

non è mai stata così orgogliosamente hongkonghese.

E non lo è mai stato nemmeno il suo cinema!


Ospite d’onore del FEFF 16, con The Midnight After,

mister Fruit Chan: il più indie dei registi from HK.



Immagine inserita


UDINE – Mentre il conto alla rovescia ha già iniziato a ticchettare, l’edizione numero 16 del Far East Film Festival – attesa, a Udine, dal 25 aprile al 3 maggio – anticipa uno dei suoi punti chiave: la stretta connessione con Hong Kong. Una connessione artistica e culturale che si rinnova felicemente di anno in anno, certo, ma questa volta è il suo stesso significatoad avere una sfumatura diversa: a 16 anni dalla riunificazione con la Cina, infatti, l’ex colonia britannica non è mai stata così orgogliosamente hongkonghese. E non lo è mai stato nemmeno il suo cinema!
Hong Kong calling, insomma, e il grande festival udinese è prontissimo a raccogliere la chiamata: tra gli ospiti d’onore ci sarà mister Fruit Chan, il più indie dei registi from HK, e presenterà al pubblico il suo ultimo geniale lavoro cinematografico The Midnight After (il talk di approfondimento, poi, vedrà impegnato Marco Müller grande conoscitore del cinema di Fruit Chan). Un’eccentrica e assurda commedia horror-surreale che racconta, metaforicamente, la grande ossessione di Hong Kong per la “data di scadenza”. Ossessione connaturata alla sua paura di scomparire…
Così come Los Angeles attende il Big One, 16 anni fa HK attendeva preoccupata di ricongiungersi con Cina. Allora la data di scadenza era una, una soltanto, senza proroghe: 1 luglio 1997. Oggi, invece, le scadenze sembrano essersi moltiplicate: nella vita come nei film, la lingua cantonese appare superata da quella ufficiale mandarina; l’industria cinematografica locale non è più la stessa, perché deve confrontarsi con le regole (anzi: gli obblighi) del mercato della madrepatria; gli abitanti della città, portatori sani della cultura cantonese e delle sue tradizioni, abbandonano i luoghi storici della metropoli per rifugiarsi in periferia o all’estero. E qui, del resto, gli affitti sono i più costosi del mondo: si vendono appartamenti anche per 100mila euro al metro quadro! Lingua e cultura in scadenza? Case in scadenza? HK è una città in scadenza?
In The Midnight After (a Udine sarà proiettata la versione definitiva, dopo il passaggio al Festival di Berlino), HK appare incredibilmente deserta. Nel cuore della notte e a bordo di un classico mini-bus cittadino, 16 persone, rappresentanti dei tradizionali abitanti della città, uscendo dal noto Lion Rock Tunnel e procedendo a Nord verso i Nuovi Territori, saranno folgorati da una visione di Tai Po, quartiere tra i più popolati al mondo, che prima d’ora non avrebbero mai ritenuto possibile. Auto sparite, insegne spente, negozi chiusi, porte serrate. Sulle strade non c’è anima viva: l’altra città che non dorme mai sembra avvolta da un incredibile mistero dal sapore fatalmente apocalittico. Unico segnale un suono che vaga nell’etere, che esce dai cellulari impazziti, forse il messaggio di un extraterrestre…
Ed è così che la sbigottita combriccola guidata da un driver grassoccio (Lam Suet), animata da un gangster tirato a lucido (Simon Yam), scortata da una veggente e da un nerd dai capelli lunghi cercherà di scoprire l’arcano, di mettere ordine in una situazione inaspettata con il consueto ottimismo e la proverbiale “praticità” degli hongkonghesi. I 16 passeggeri chiameranno invano la torre di controllo, come il Maggiore Tom di Space Oddity, ma anche loro si ritroveranno persi nella notte, «seduti su un barattolo di latta, lontano sopra il mondo, senza nulla che possano fare». Il pezzo di Bowie sottolinea perfettamente i temi dell'esilio e della morte, catturando l'estraniazione che i residenti di Hong Kong sentono nella loro patria in rapida evoluzione.
Fruit Chan ci ha raccontato la dissoluzione dei valori fondamentali della città sin dal suo ritorno alla Cina, con Made In Hong Kong (1997) e Durian Durian (2000), e The Midnight After non rappresenta solo il terzo, travolgente, capitolo, ma simboleggia anche la ritrovata consapevolezza del cinema di Hong Kong. Un fiero e potente senso d’identità che va di pari passo con la volontà di tutti gli hongkonghesi: poter richiedere per il 2017 l’elezione diretta del sindaco. (Comunicato stampa)
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#2 JulesJT

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Inviato 11 March 2014 - 07:47 PM

Visualizza MessaggioFrançois Truffaut, il 11 March 2014 - 04:38 PM, ha scritto:

The Midnight After non rappresenta solo il terzo, travolgente, capitolo, ma simboleggia anche la ritrovata consapevolezza del cinema di Hong Kong.

Speriamo....






Visualizza MessaggioFrançois Truffaut, il 11 March 2014 - 04:38 PM, ha scritto:

Made In Hong Kong (1997)

Lo adoro.... :em28:


...senza dimenticare "Little Cheung"! :em41:

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Cinema Asiatico:
Welcome to the Space Show, Udaan (2010), Goyōkin, Fuse, Dragon Town Story, The River with No Bridge, ILO ILO, A Time in Quchi
Still the Water, Norte - the End of History, The Terrorizers, Yi Yi, Stray Dogs, Tag,
Cemetery of Splendour, A Brighter Summer Day,
Labour of Love,Double Suicide, Japanese Girls at the Harbor, Nobi (Fires on the Plain), The Postmaster, Radiance, Liz and the Blue Bird
Modest Heroes,
The Seen and Unseen, Killing, Dwelling in the Fuchun Mountains, The Woman Who Ran,


L'Altro Cinema:
Kriegerin, Chop Shop, Marilena de la P7, Kinderspiel, Kes, Abbas Kiarostami (special), Hanami, L'enfance nue, Short Term 12
Mamasunción, The Rocket, The Selfish Giant,
Argentinian Lesson, Holubice, The Long Day Closes, Mon oncle Antoine, O som do Tempo
Mammu, es tevi mīlu, Skin, Une histoire sans importance, Couro de Gato, Los motivos de Berta, Ne bolit golova u dyatla, Valuri, Club Sandwich
, Whiplash, The Strange Little Cat, Cousin Jules, La fugue, Susa, Corn Island, Beshkempir, The Better Angels, Paul et Virginie, Im Keller, Ich Seh Ich Seh, Harmony Lessons, Medeas, Jess + Moss, Foreign Land, Ratcatcher, La maison des bois, Bal, The Valley of the Bees, Los insólitos peces gato, Jack, Être et avoir, Egyedül, Évolution, Hide Your Smiling Faces, Clouds of Glass, Les démons, On the Way to the Sea, Interlude in the Marshland, Tikkun, Montanha, Respire, Blind Kind, Kelid, Sameblod, Lettre d'un cinéaste à sa fille, Warrendale, The Great White Silence, Manhã de Santo António, The Wounded Angel, Days of Gray, Voyage of Time: Life's Journey,Quatre nuits d'un rêveur, This Side of Paradise, La jeune fille sans mains, La petite fille qui aimait trop les allumettes, CoinCoin et les Z'inhumains, Brothers, Permanent Green Light, Ryuichi Sakamoto: Coda, Travel Songs, Reminiscences of a Journey to Lithuania, Retouch, Barn, Fauve, Fragment of an Empire, Ravens, The Trouble with Being Born, Without, Limbo (2020), The Girl and the Spider, Earwig,

Drama: Oshin, Going My Home
Focus: AW - Anime Project 2013, Sull'Onda di Taiwan, Art Theatre Guild of Japan, Allan King, Jonas Mekas,

#3 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 21 March 2014 - 03:54 PM

GIAPPONE E FRIULI:

storica coproduzione sotto il segno del

Far East Film Festival


Allega file  immagine feff 16.jpg   161.14K   133 Numero di downloads

Anche la Tucker Film nella cordata internazionale

per Fuku-chan of FukuFuku Flats, la commedia di Fujita Yosuke




UDINE – Fuku-chan of FukuFuku Flats non è solo uno dei numerosi gioielli dell’imminente Far East Film Festival di Udine (che condividerà la World Premiere con l’Okinawa International Movie Festival): è anche un titolo inevitabilmente destinato a… fare storia. La nuova commedia di Fujita Yosuke, infatti, è il primo film giapponese che vede coinvolta una cordata produttiva e distributiva internazionale. Una vera e propria family, come l’hanno definita nel Paese del Sol Levante, dove spicca un nome tutto italiano: quello della Tucker Film.
Una family che, includendo l’inglese Third Windows Films, la taiwanese Joint Entertainment e la tedesca Rapid Eye Movies, punta su un’impresa unica e speciale: «una cooperazione, non una semplice coproduzione»(sempre citando il fronte giapponese del progetto),capace di unire cinque diversi Paesi e cinque diverse visioni del cinema e dell’industria cinematografica.
In attesa dell’approdoal FEFF 16, dopo l’applaudito passaggio udinese di Fujita Yosuke al FEFF 10 con Fine, Totally Fine (un’altra bella commedia), Fuku-chan of FukuFuku Flats sarà presentato ai buyer di tutto il mondo martedì 25 marzo nel corso dell’Hong Kong Filmart Market:una vetrina con la V maiuscola per questo gioiellino profondamente nipponico e, al tempo stesso, ineditamente multigeografico.
Dolce e surreale, divertente e sorprendente, Fuku-chan of FukuFuku Flats racconta la storia del trentenne Tatsuo, detto appunto Fuku-chan, un pittore edile che trascorre le proprie giornate tra il lavoro e il cazzeggio con gli amici: un piccolo gruppo di loser che abita nel suo stesso condominio (il FukuFuku). È una persona benvoluta e gentile, Tatsuo. Un ragazzo pacifico e cicciottello, appassionato di cucina e di aquiloni, e sembra non mancargli davvero niente. Sembra. Perché dietro quell’aria timida e imbranata, dietro la cronica assenza di una donna, si nasconde un classico trauma adolescenziale. E sarà proprio una donna, Chiho, a risvegliare i fantasmi del passato. Cos’è che accomuna una fotografa di talento afflitta da un karma ostile e un modesto operaio che conduce una vita modesta ma serena?
Scritto e diretto con mano felice, Fuku-chan of FukuFuku Flats – uscirànelle sale giapponesi non prima dell’autunno –impegna nei ruoli principali due grandissimi nomi della scena nipponica: per Chiho, infatti, Fujita Yosuke ha chiamato Mizukawa Asami (già vista al FEFF nell’ottimo Dark Water di Nakata), mentre per l’irresistibile Tatsuo si è divertito a chiamare… Ebbene sì: «the boy with round face and round body», come viene definito nel film, altri non è che la celebre comica e star televisiva Oshima Miyuki! Il regista e l’attrice Oshima saranno gli ospiti VIP della sedicesima edizione del Far East Film Festival che si terrà dal 25 aprile al 3 maggio (2014). (Comunicato stampa)
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#4 François Truffaut

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Inviato 26 March 2014 - 03:58 PM

IL NUOVO FESTIVAL TRAILER


PORTA LA FIRMA DEL REGISTA


GORIZIANO MATTEO OLEOTTO



Da Zoran, il mio nipote scemo al FEFF 16, disinnescando allegramente gli stereotipi che ancora gravano sul cinema orientale.




UDINE – Che cosa unisce Matteo Oleotto, regista di Zoran, il mio nipote scemo, e l’imminente FEFF 16, oltre al comune amore per il cinema? La risposta non è certo complicata: il nuovo festival trailer, infatti, porterà la sua firma! Sessanta secondi per giocare con l’essenza pop della grande manifestazione udinese, prendendo allegramente a schiaffi gli stereotipi che (ancora) gravano sull’arte cinematografica d’Oriente
Interpretata da Riccardo Maranzana, l’irresistibile Ernesto di Zoran, la sigla porta avanti quella spassosa linea comica già percorsa da quasi tutti i suoi predecessori (escludendo le stilose narrazioni di Lorenzo Bianchini e Joko Anwar o il dolce fuori pista poetico di Špela Čadež). Una piccola tradizione, molto amata dal pubblico fareastiano, che vede dunque Oleotto in ottima compagnia: basti pensare al signor Pang Ho-cheung, il mitico geniaccio hongkonghese di You Shoot, I Shoot e Vulgaria, autore del festival trailer più gioiosamente anarchico e trasgressivo!
«In questi anni – racconta Oleotto, reduce dalla presentazione moscovita di Zoran – mi sono sempre divertito a vedere il modo in cui, vari registi di varia provenienza, maneggiavano l’elemento “sorriso” per la sigla del Far East Film. E così, appena mi sono trovato dall’altra parte della barricata, non ho avuto dubbi sullo stile da scegliere: ho buttato giù abbastanza rapidamente una serie di minuscole sceneggiature, “interpretandole” poi per i boss del festival durante un’esilarante cena notturna».
Attesissimo, a Udine, dal 25 aprile al 3 maggio, il FEFF 16 offrirà oltre 60 titoli della migliore produzione popolare asiatica: dai blockbuster polverizza-botteghino ai futuri cult movie, passando (come sempre) per gli outsider degni di scommessa. 10 differenti realtà (Hong Kong, Cina, Giappone, Corea del Sud, Thailandia, Malesia, Indonesia, Filippine, Singapore, Taiwan) per uno sguardo ampio e curioso: quello degli organizzatori, che sorveglia il perimetro qualitativo senza discriminazioni artistiche, e quello degli spettatori, che desidera scivolare, spaziare e perdersi… lontano dall’Occidente.
Goriziano, classe 1977, Matteo Oleotto si è diplomato come attore alla Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine (2001) e poi, come regista, al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. I suoi corti A doppio filo, Casinò Paradajz, Can Can, Stanza 21, Passeranno anche stanotte e La luna ci guarda hanno viaggiato per il mondo, riscuotendo premi e menzioni speciali. Coprotagonista in Lezioni di cioccolato, e regista per La7, MTV, RAI3, History Channel e Foxlife, si è lasciato dietro le spalle numerose occupazioni precarie: telefonista in un call-center, bagnino, operaio in una ditta di microcomponenti, assistente notturno di un ospedale psichiatrico, cameriere, aiuto cuoco, giardiniere, arbitro di basket, portiere d’albergo, istruttore di nuoto. (Comunicato stampa)






Messaggio modificato da Kiny0 il 26 March 2014 - 10:31 PM

Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#5 Kiny0

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Inviato 26 March 2014 - 10:35 PM

Simpatico!

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Traduzioni, recensioni*, adattamenti** e film ora in DVD***
Cinema Asiatico: Lost in Beijing (2007), Buddha Mountain (2010: w/ fabiojappo), Dirty Maria (1998), Samurai Rebellion (1967)***, The Ravaged House (2004: w/ fabiojappo), Freesia: Bullet Over Tears (2007), Il racconto di Watt Poe (1988)*, Cuffs (2002), Tokyo Marigold (2001: w/ fabiojappo), Villon's Wife (2009), Yellow Flower (1998), Going My Home - ep.6 (2012), A Gap in the Skin (2005), Inuyashiki (2018), Ajin: Demi-Human (2017), Dream, After Dream (1981), Chime (2024);
Altro Cinema: A Time for Drunken Horses (2000)**, Marooned in Iraq (2002), Mio in the Land of Faraway (1987), Breath (2017), High Ground (2020)***, Eroica (2003), Japan's Secret Shame (2018), La maman et la putain (1973)**, Les petites fugues (1979);
Retrospettive: Kumakiri Kazuyoshi (w/ fabiojappo & Tyto), Asano Tadanobu (w/ calimerina66, fabiojappo & ReikoMorita);
Revisioni: 1778 Stories of Me and My Wife (2011), Under the Hawthorn Tree (2011), Mekong Hotel (2012), Headshot (2011), BARFI! (2012), Rhino Season (2012), Metéora (2012), Secret Chronicle: She Beast Market (1974), The Other Bank (2009), The Good Road (2013), Just the Wind (2012), Daf (2003), AUN (2011), Jin (2013), Day and Night (2004), Nothing's all bad (2010), Saving General Yang (2013), Miss Zombie (2013), Legend of the Wolf (1997), Here comes the Bride (2010), Omar (2013), The Missing Picture (2013), The Legend of the Eight Samurai (1983), A Scoundrel (1965), Hope (2013), Empress Wu Tse-Tien (1963), Be with You (2018), Rage (2016), Himeanole (2016), Her Love Boils Bathwater (2016), Cutie Honey: Tears (2016), Good Morning Show (2016), Capturing Dad (2013), The 8-Year Engagement (2017), Golden Slumber (2018), When I Get Home, My Wife Always Pretends To Be Dead (2018), In the Heat of the Sun (1994), Memories of Tomorrow (2006), Send Me to the Clouds (2019), Éloge de l'amour (2001), Don Quixote (2010), Petal Dance (2013), The Family (2015), The Silent Forest (2020), Seobok (2021), Sweet Little Lies (2010), Passion (2008), The Witness (2018), Eyes of the Spider (1998), The Day of Destruction (2020), Under the Open Sky (2020), A midsummer's Fantasia (2014), The Witch: Part 1 - The Subversion (2018), Blind Woman's Curse (1970), Tonda Couple (1980), Kagero-za (1981), Haruko Azumi Is Missing (2016), Blue (2002), I Am Waiting (1957), Tugumi (1990), Girls' Encounter (2017), The Emperor's Naked Army Marches On (1987), Yumeji (1991), Fukuoka (2020), Ju Dou (1990)**, Satan's Slaves (2017), Apart (2020), Sauve qui peut (la vie) (1980).

#6 François Truffaut

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Inviato 03 April 2014 - 02:33 PM

THERMAE ROMAE E

THERMAE ROMAE 2


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Il celebre peplum fantasy di Takeuchi Hideki

uscirà nelle sale italiane a giugno, distribuito dalla Tucker,

e il sequel chiuderà in anteprima

la 16a edizione del Far East Film Festival di Udine!



UDINE –Nell’arco di un mese, il più famoso peplum fantasy nipponico traslocherà in Italia: stiamo parlando di Thermae Romae, ovviamente, che da giugno approderà nelle nostre migliori sale italiane grazie alla friulana Tucker Film, e stiamo anche parlando di Thermae Romae 2, l’attesissimo sequel, che il 3 maggio chiuderà in anteprima il FEFF 16! Proprio il grande festival udinese, due anni fa, aveva presentato il cult di Takeuchi Hideki, scatenando l’entusiasmo del popolo fareastiano, e adesso, appunto, quell’entusiasmo sta per essere pienamente ripagato…
Tratto dal manga di Yamazaki Mari, conosciutissimo anche in Italia e pubblicato da Star Comics, il primo Thermae Romae narra le gesta di Lucius Modestus (il divo nipponico Abe Hiroshi, assolutamente perfetto per il ruolo): un aitante architetto dell’Antica Roma che si ritrova catapultato nel Giappone contemporaneo! Il film, girato a Cinecittà e nei dintorni della Capitale, pullula di comparse italiane e, qui e là, fa ricorso all’uso del Latino (qualche prof impugnerà la penna rossa) e ad arie d’opera (tra cui la Marcia trionfale dell’Aida). La sceneggiatura accumula gag su gag, sfruttando con invidiabile creatività l’artificio del viaggio nel tempo, e i miracoli digitali fanno il resto, assieme ai vari set romani e all’accuratezza dell’intera operazione.
La stessa accuratezza, la stessa grandezza visiva, con cui Takeuchi Hideki ha “impaginato” Thermae Romae 2, riconfermando il cast e il meccanismo narrativo:set monumentali, oltre 5000 comparse, location mozzafiato (il film è stato girato tra la Bulgaria e il Giappone). Cosa capiterà, dunque, a Lucius Modestus?Dopo aver progettato le sontuose terme di Adriano, fulcro del capitolo numero 1, il baldo architetto dovrà misurarsi con un altro ingaggio: progettare un bagno termale dentro il Colosseo, per dare sollievo ai gladiatori acciaccati e feriti…
Nato nel 1966, Takeuchi Hideki - che sarà uno degli ospiti VIP del Festival di Udine - ha iniziato a lavorare per Fuji Television e, nel 1996, ha diretto la prima delle sue serie per il canale televisivo. Nel 1998 ha vinto il premio come miglior regista ai Television Drama Academy Awards per Just a Little More, God e, successivamente, lo ha conquistato altre tre volte. Il debuttato nei lungometraggi risale invece al 2009, con la commedia musicale in due parti Nodame Cantabile, seguita poi da Thermae Romae: la via che dal Giappone lo ha condotto fino al FEFF di Udine.
Ed eccolo, dunque, il FEFF di Udine, che dal 25 aprile al 3 maggio offrirà 60 titoli della migliore produzione popolare asiatica: dai blockbuster polverizza-botteghino ai futuri cult movie, passando (come sempre) per gli outsider degni di scommessa. 10 differenti realtà (Hong Kong, Cina, Giappone, Corea del Sud, Thailandia, Malesia, Indonesia, Filippine, Singapore, Taiwan) per uno sguardo ampio e curioso: quello degli organizzatori, che sorveglia il perimetro qualitativo senza discriminazioni artistiche, e quello degli spettatori, che desidera spaziare e perdersi… lontano dall’Occidente. (Comunicato stampa).

---

Prevedo un altro flop: "Approderà nelle nostre migliori sale italiane": ovvero tre sale, per di più con due anni di ritardo. :em83:
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#7 François Truffaut

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Inviato 14 April 2014 - 02:53 PM

DA BERLINO A UDINE

L’ORSO D’ORO 2014



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In prima italiana, sullo schermo del FEFF 16,

il noir hitchcockiano Black Coal, Thin Ice

di Diao Yinan (autore del magnifico Shower).



UDINE – Premiato con l’Orso d’Oro all’ultimo Festival di Berlino, dove la Giuria ha giustamente incoronato anche l’attore protagonista Liao Fan, approderà in prima italiana sullo schermo del FEFF 16 il melanconico e glaciale noir Black Coal, Thin Ice (carbone nero, ghiaccio sottile) del regista cinese Diao Yinan. Un affascinante giallo d’autore, parente stretto dei grandi classici del genere, dove il regista cinese mette in campo tutto il suo enorme talento visivo e narrativo.
Se il pubblico fareastiano, quel talento, ha già avuto modo di applaudirlo (pensiamo al magnifico Shower, vincitore dell’Audience Award al secondo FEFF, di cui Diao Yinan firmava lo script), adesso non potrà che applaudirlo ancora, lasciandosi inghiottire dagli incredibili panorami innevati e industriali nel nord-est della Cina e dagli ingranaggi implacabili della trama.
Black Coal, Thin Ice si svolge in inverno ed è girato con i colori freddi tipici della stagione. Un elemento cruciale è il ghiaccio (su cui i personaggi pattinano, si pedinano e s’inseguono in equilibrio precario): «la metafora perfetta – ha osservato la critica – di una realtà sfuggente ambigua e di una verità difficile da conquistare». Ed ecco, appunto, un film che non presenta eroi o anti-eroi, ma che riflette sulla banalità del male.
Il protagonista è un detective dannato, come il genere impone. Non sappiamo quali siano i demoni che lo perseguitano, sappiamo che è stato abbandonato dalla moglie e che resta vittima di uno scontro a fuoco durante un’indagine. La sua missione, anche di vita, sarà la caccia al mostro che sta disseminando la provincia di cadaveri. Un caso che influenzerà perennemente la sua esistenza così come l’incontro con una femme fatale hitchcockiana (che ha il volto di Gwei Lun Mei, già rock-singer in All About Women di Tsui Hark e interprete in The Stool Pigeon di Dante Lam). Una donna fragile e indifesa o un’ambigua e altera calcolatrice?
Tra atmosfere dark e colpi di scena, tra sangue e passione, Black Coal, Thin Ice è punteggiato da diversi momenti di tono surreale, come per sottolineare quanto la realtà e le costruzioni della mente siano spesso inseparabili. (Comunicato stampa)

Di seguito la lista completa dei film al Far East Film Festival 2014:

CHINA (6)
Beijing Love Story, CHEN Sicheng, romance, China 2014, European Premiere
Black Coal, Thin Ice, DIAO Yi’nan, noir, China 2014, Italian Premiere
Einstein and Einstein, CAO Baoping, contemporary drama, China 2013, Italian Premiere
Personal Tailor, FENG Xiaogang, moral comedy, China 2013, International Festival Premiere
Tiny Times 1, GUO Jingming, fashion romantic comedy, China 2013, European Premiere
To Live and Die in Ordos, NING Ying, civil drama, China 2013, Italian Premiere

HONG KONG (10)
3D Naked Ambition, LEE Kung-lok, arigato-sex-comedy, Hong Kong, 2014, International Premiere
Aberdeen, PANG Ho-cheung, contemporary drama, Hong Kong 2014, International Premiere
As the Light Goes Out, Derek KWOK, action drama, Hong Kong 2013, European Premiere
Firestorm, Alan YUEN, super action-police drama, Hong Kong 2013, European Premiere
From Vegas to Macau, WONG Jing, crime comedy, Hong Kong 2014, International Festival Premiere
Golden Chickensss, Matt CHOW, hilarious courtesan comedy, Hong Kong, 2014, International Festival Premiere
May We Chat, Philip YUNG, youth-drama, Hong Kong 2014, International Premiere
The Midnight After, Fruit CHAN, apocalyptic black comedy, Hong Kong 2014, Italian Premiere

HK Action-Focus on Dante Lam:
That Demon Within, Dante LAM, überdark thriller, Hong Kong 2014, Italian Premiere
Unbeatable, Dante LAM, action boxing drama, Hong Kong 2013, Italian Premiere

INDONESIA (2)
Brontosaurus Love, Fajar NUGROS, comedy, Indonesia 2013, International Festival Premiere
Surprise movie – TBA

JAPAN (11)
Be My Baby, Hitoshi ONE, love’n’ lies drama, Japan 2013, European Premiere
Bilocation, MARI Asato, psycho-thriller, Japan 2013, European Premiere
The Devil's Path, SHIRAISHI Kazuya, violent crime thriller, Japan 2013, European Premiere
The Eternal Zero, YAMAZAKI Takashi, war action melodrama, Japan 2013, International Festival Premiere
Girl's Blood, SAKAMOTO Koichi, all-chicks kick-ass contest, Japan 2014, International Festival Premiere
Fuku-chan of Fukufuku Flats, FUJITA Yosuke, surrealistic comedy, Japan 2014, International Premiere
Hello! Junichi, ISHII Katsuhito, KAWAGUCHI Kanoko, YOSHIOKA Atsushi, children comedy, Japan 2014, European Premiere
My Pretend Girlfriend, YAKUMO Saiji, romance, Japan 2014, World Premiere
The Snow White Murder Case, NAKAMURA Yoshihiro, web crime drama, Japan 2014 European Premiere
Tamako in Moratorium, YAMASHITA Nobuhiro, youth-dramedy, Japan 2013, Italian Premiere
Thermae Romae II, TAKEUCHI Hideki, peplum-fantasy, Japan 2014, International Festival Premiere

MALAYSIA (1)
The Journey, CHIU Keng Guan, road-movie, Malaysia 2014, European Premiere

THE PHILIPPINES (6)
Anita's Last Cha-cha, Sigrid Andrea P. BERNARDO, sapphic-drama, The Philippines 2013, European Premiere (in collaboration with Torino GLBT Film Festival)
Barber's Tales, Jun Robles LANA, heartfelt dramedy, The Philippines 2014, European Premiere
Shoot To Kill: Boy Golden, Chito S. ROÑO, pop-action-thriller, The Philippines 2013, International Festival Premiere
Dynamite Fishing, Chito S. ROÑO, political drama, The Philippines 2013, International Festival Premiere
If Only, Jerrold TAROG, contemporary romance, The Philippines 2013, European Premiere
Shift, Siege LEDESMA, metropolitan romantic comedy, The Philippines 2013, European Premiere

SOUTH KOREA (8)
The Attorney, YANG Woo-seok, legal drama, South Korea 2013, European Premiere
Broken, LEE Jung-ho, crime drama, South Korea 2014, International Festival Premiere
Cold Eyes, KIM Byung-seo, CHO Ui-seok, action thriller, South Korea 201, Italian Premiere
The Face Reader, HAN Jae-rim, period drama, South Korea 2013, European Premiere
Miss Granny, HWANG Dong-hyuk, fantastic comedy, South Korea 2014, International Festival Premiere
The Terror LIVE, KIM Byung-woo, suspense thriller, South Korea 2013, European Premiere
Venus Talk, KWON Chil-in, coral comedy-drama, South Korea 2013, International Festival Premiere
Very Ordinary Couple, ROH Deok, romance, South Korea 2013, Italian Premiere

TAIWAN (4)
Campus Confidential, LAI Chun-yu Donnie, college nerd comedy, Taiwan 2013, European Premiere
KANO, Umin BOYA, sport-drama, Taiwan 2014, European Premiere
Soul, CHUNG Mong-hong, psychodrama, Taiwan 2013, Italian Premiere
Sweet Alibis, LIEN Yi-Chi, crime comedy, Taiwan 2014, European Premiere

THAILAND (1)
Pee Mak, Banjong PISANTHANAKUN, period horror-comedy, Thailandia 2013, European Premiere


Festival sections

Documentaries (4)
Boundless, Ferris LIN, documentary, Hong Kong 2013, European Premiere
Hello?! Orchestra, LEE Cheol-ha, documentary, South Korea 2013, Italian Premiere
The Road to Fame, HAO Wu, documentary, China 2013, Italian Premiere
The Search for Weng Weng, Andrew LEAVOLD, documentary, Australia-The Philippines 2013, European Premiere

Restored Classics in 2k (In A New Hi-Definition Version) – (5)
Flame in the Valley, KIM Soo-young, drama, South Korea 1967 - 2013, European Premiere
Manila in the Claws of Light, Lino BROCKA, drama, The Philippines 1975 – 2013
Nobody's Child, Richard POH, melodrama, Hong Kong 1960 - 2013
People of the Slums, BAE Chang-ho, social drama, South Korea 1982 - 2013, European Premiere
Good Morning, OZU Yasujiro, comedy-drama, Japan 1959- 2014, European Premiere

HK Fresh Wave Shorts 2013
Fall, WONG Yee-lam
Guilty, WAN King-fai
Mrs. PONG, Ho Cheuk-tin
The Tide, YIM Sheung-man



WORLD PREMIERE = First public screening in the world
INTERNATIONAL FESTIVAL PREMIERE = First festival screening in the world
EUROPEAN PREMIERE = First public screening in Europe
ITALIAN PREMIERE = First public screening in Italy
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#8 fabiojappo

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Inviato 14 April 2014 - 07:01 PM

Ohayo di Ozu restaurato :em41:

#9 jam

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chi trovo a udine? :D
Subtitles per Asian World: Here comes the bride, The bullet vanishes, A story of Yonosuke, The terror live, The journey, The Eternal Zero, Venus Talk, The Snow White Murder Case, Mon Mon Monsters, Heart Attack, The Mohican Comes Home





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