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cinema
Già partendo dal titolo si evince lo spirito di questo album. Ovvero “Calce, seme, fiori di castagno” (in Italiano suona pure molto bello), con cinque parole ci si ritrova davanti ad un concetto di cui si potrebbe discutere per ore, basti pensare alle infinite possibilità di interpretazione di calce e di questo seme, a partire dall’accezione di “liquido seminale”. Calce, quindi artificiosità, modernità, edificazione. Seme (o sperma se preferite), creazione, genesi, nascita. Fiori di castagno quindi bellezza, natura, eleganza, colori. Tutto questo in cinque parole? No, molto di più. Potete immaginarvi quello volete o anche tutto il contrario. Questo titolo così semplice e così profondo allo stesso tempo è un specchio molto chiaro di ciò a cui stiamo andando incontro. Difficilmente un titolo di un album è stato tanto azzeccato. La commistione di tradizione e modernità è forte: kimono & chitarra elettrica, koto & beat. La ragazza conosce la musica e ci tiene a farcelo sapere. Suona lei stessa un numero imprecisato di strumenti. Posso affermare senza timore che il prodotto non ha precedenti. Le influenze ci sono e pure tante, si passa da Janis Joplin agli Eskimo al beat anni sessanta, dal tradizionale giapponese ai Beatles (di cui lei dichiara di essere una fan sfegatata) ad alti momenti di tradizione giapponese. Ma niente di tutto questo è già stato sentito, certo, lei è una'artista rock/pop e il livello dei brani si mantiene su questo standard. Però si sente molto la maturità artistica della situazione, che con questo ha raggiunto il momento più alto della carriera Meliana. Basta il pezzo jazz Meisai per rendersi conto di ciò, soprattutto nell'arrangiamento indiavolato con soli di violino (e la chicca finale di lei che si accende una sigaretta). Il brano di apertura mostra invece un'avvicenamente a sonorità elettroniche, ma anche qui non mancano strumenti tradizionali. L'ultimo mantiene ritmo e atmosfere Jungle, e Yatsuke Shigoto è la spensierata canzoncina da pin-up giapponese. Insomma ne avete per tutti i gusti. La cosa che personalmente mi ha più sorpreso è stata la capacità di utilizzare espedienti musicali tra i più lontani e di distanti, sia geograficamente che concettualmente, facendo sembrare il tutto la cosa più giusta e naturale. Per esempio accompagnamenti vocali con base lounge, mischiati a strumenti tradizionali.
Rarissimi gli artisti in grado di riuscire in operazione del genere, soprattutto in terra nipponica, dove salvo rarissime eccezioni nessuno è mai riuscito a fare più di ottime imitazioni (per carità di qualità altissima ma pur sempre copie) di materiale occidentale. La cornice sono tanti musicisti di qualità, che suonano chitarre, violini, percussioni, strumenti tradizionali giapponesi di cui ora mi sfugge il nome, fiati etc. Sopra i quali viaggia una voce a tratti stridula, a volte fastidiosa, ma nel complesso particolare e piacevole. Nel marasma di rumori, campionature, fischi, trapani e radio accese, ad un primo ascolto, potrebbe essere un esperienza ostica per chi non è abituato ad una musica completamente fuori dai generi (anche se sempre di pop si tratta, quindi brani da 3 a massimo 6 minuti). Ma è uno sforzo che vale la pena fare per riuscire ad apprezzare quello che è tra le cose più interessanti che potrete trovare nelle produzioni contemporanee, occidentali e no. Un’altra nota va ai testi. Sono scritti perlopiù in keigo (per chi non lo sapesse è il modo di parlare più rispettoso che esiste in giappone) e giapponese tradizionale, nonostante i temi siano moderni e forti (l'ultima traccia descrive un'aborto). Non ci sono altre parole per descrivere quest’album che già è legenda in terra del sol levante e comincia ad avere i suoi riscontri anche all’estero.
È il quarto ed ultimo album di Shiina Ringo, la quale ha messo ora da parte la sua carriera da solista per entrare a far parte dei Tokyo Jihen (ma anche con questa nuova formazione scrive quasi tutto lei).
Shiina Ringo
"KALK SAMEN KURI NO HANA"
[Karuki seieki kurinohana]
Kalk, semen, chestnut blossoms
Release date: 23 February 2003
Price: 3,059 yen
Code: TOCT-24942
Toshiba-EMI
Highest chart position: #1
Weeks on chart: 20
Tracklist:
1) Shuukyou (Religione)
2) Doppelganger
3) Meisai (Travestimento)
4) Odaijini (Guarisci Presto)
5) Yattsuke Shigoto (Lavoro Del Cavolo)
6) Kuki (Stelo)
7) Torikoshi Kurou (Iper-Anzia)
8) Okonomi De (Come Più Ti Piace)
9) Ishiki (Consapevolezza)
10) Poltergeist
11) Souretsu (Processione Funebre)
-CREDITS-
Shuukyou and Souretsu
Todo Kazuhiro: electric guitar
Ikebata Junji: drums
Mori Toshiyuki: pipe organ, arrangement
Inoue Amami: electric bass, hurdy-gurdy, mandolin, lute, sitar, bender, electrc beat
Shiina Ringo: koto, pipe organ, strings arrangement
Doppel genger and Poltergeist
Mori Toshiyuki: strings arrangement
Inoue Amami: mellotron, electric bass
Meisai and Ishiki
Uki Ataru: Telecaster
Inazawa Ato: drums
Watanabe [?]: electric bass, wood bass
Takamori Hideyo: flute
Saitou Neko: violin
Tabu: didjeridoo
Shiina Ringo: percussions
Odaiji ni and Okonomi de
Saitou Koutarou: cello
Yamanobe Junko: viola
Mizue Hiroshi: brasses
Oota Yuuei: announce
Inoue Amami: electric bass, electric guitar, drums
Shiina Ringo: piano, strings arrangement
Yattsuke shigoto
Mori Toshiyuki: piano, arrangement
Shiina Ringo: whistle, harpsichord
Torikoshi kurou
Uki Ataru: mouth rhythm
Mori Toshiyuki: cornet
Inoue Amami: electric bass
Shiina Ringo: koto, shamisen, harmonica, art recorder, marimba, harmonium, mouth koto, whistle, piano, drums, electric guitar
Kuki
Sekida Kanako: drums
Inoue Amami: electric bass
Shiina Ringo: koto, arrangement
Crediti e info presi da: http://shiinaringo.altervista.org/
Sito non ufficiale ma ben fatto di una mia conoscenza che saluto e ringrazio per avermi fatto conoscere questa grande artista. Ciao Sakura! :kaoinlove:
Siti Ufficiali:
Shiina Ringo: http://www.kronekodow.com/
Tokyo Jihen (Tokyo Incidents): http://www.tokyojihen.com/
Tanti saluti e buon divertimento by
O
PS: Dal giornalaio chiedete di “Shiina Ringo Karuki” dovrebbe essere reperibile facilmente.
Messaggio modificato da TheReal O il 29 September 2005 - 11:15 AM
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Anche su tutto il resto della produzione Ringo non ho cambiato idea. Purtroppo di ottimo/interessante c'è solo quest'album, tutto il resto galleggia nella sufficienza. E anche i Tokyo Jihen non mi hanno acchiappato, sorry.
