Sandcastle, tra conservazione della memoria e ribellione giovanile
Tra retaggi studiati nei libri di testo, esperienze sessuali raggiunte scrutando la ragazza della finestra di fronte, la morte di un nonno e la progressiva demenza senile della nonna, un ragazzo di Singapore si trova a dover diventare grande senza il consenso della madre, alla ricerca della verita' sul padre scomparso.
Rallentato da un ritmo che non rende giustizia alle volonta' degli autori e incentrato sul contrasto tra vecchia e nuova Singapore (tutto interno ad un nucleo familiare) Sandcastle ha la ferma intenzione di rendere quell'interno una metafora del resto del Paese. Il giovane, che scoprendo le radici della nazione comincia a intuire qualcosa sul vero lavoro del padre e quindi riabilitarne la figura, e' ostacolato dall'establishment nella persona della madre, che ha dimenticato il marito e non vuole che la sua figura eversiva sia ricordata e influenzi il figlio. Ultimo baluardo della memoria e' invece la classe ancora piu' anziana, la nonna affetta da una demenza senile galoppante e sempre meno in grado di raccontare le cose come stanno.
In un tripudio di scene topiche da cinema adolescenzial-autoriale e di garbate grida di ribellione ad un sistema stringente, Sandcastle gira a lungo intorno all'argomento centrale cercando di descrivere i sentimenti dei protagonisti non riuscendo pero' a renderne la complessita'. Il risultato e' un film alimentato da qualche sporadica impennata emotiva, che vive di un torpore a cui spetta il compito di essere l'immagine stessa del vuoto esistenziale ma somiglia di piu' ad una poverta' di fantasia e idee nella messa in scena. (Gabriele Niola)
Sandcastle. Un film di Boo Junfeng. Con Joshua Tan, Elena Chia, Bobbi Chen, Ng Jing Jing, Samuel Chong; Drammatico, durata 115 min. - Singapore 2010
Foto:
Il trailer:
---
Produce Eric Khoo.