Inviato 25 May 2011 - 11:45 AM
me ne avevan paralto tanto male che non sapevo che aspettarmi di bello da questo film, invece ieri l'ho visto e devo dire che non mi è dispiaciuto, nel senso che ha dentro più cose belle di quante ne abbia brutte.
tra le cose belle:
le scenografie e gli ambienti, variatissimi e molto curati (produzione piuttosto ricca e si vede)
i combattimenti, da interessanti (quello girato da fuori la porta, a mo' di presa per il culo, è una scelta piuttosto coraggiosa) a molto belli e intensi (quello tra guan yu e wang zhi è quasi commovente) a entusiasmanti (andy on vs donnie yen è roba da primi della classe o giù di là)
la tensione tra i due protagonisti, il guan yu di donnie yen lacerato tra fedeltà a liu bei e caritatevole realismo che gli suggerirebbe di appoggiare cao cao perchè finalmente il popolo viva in pace (nel filone del "sotto uno stesso cielo" di zhangiana memoria) e jiang wen che veste i panni di cao cao con una dignità e una sottile ambiguità che ti catturano sin dal principio.
la regia che ci emtte buone idee anche senza essere coerentissima
tra le cose brutte invece ci sono:
la storia convoluta e composta più o meno di episodi vagamente legati tra di loro (cosa che può non toccare tanto chi conosce più o meno la storia che ha ispirato il film, e cioè l'episodio del romanzo dei tre regni in cui guan yu v iene lasciato andare da cao cao e si mette alal ricerca di liu bei, ma che confonde chi si trova davanti per la prima volta a questi personaggi. e in ogni caso gli eventi narrati sono anche molto diversi dalal storia originale, eh)
la parte romantica tra guan yu e qi lan (betty sun li) che si trascina un po' troppo ai lati della storia principale
e alla fine the lost bladesman è in un certo senso assimilabile ai film sugli undercover che tanto han reso famosi mak e chong, soprattutto nella tensione sottile che scorre tra i due personaggi di cao cao e guan yu, in cui sembra sempre che le parole che si dicono non siano esattamente lo specchio dei pensieri che li abitano, in un gioco di sotterfugi che paventa quasi da subito una fine tragica.
certo, se la sceneggiatura fosse stata un po' meno convoluta e i dialoghi in certi frangenti un po' meno bolsi, il film avrebbe guadfagnato terreno, am anche così c'è ciccia da masticare, in the lost bladesman.