The Time to Live and the Time to Die
Tong nien wang shi
Taiwan, 1985
Regia: Hou Hsiao-hsien
Sceneggiatura: Hou Hsiao-hsien, Chu T'ien-wen
Fotografia: Pin Bing Lee
Scenografia: Wang Qiyang
Musica: Wu Chuchu
Montaggio: Wang Qiyang
Interpreti: Tian Feng (il padre), You Anshun (Ah da ragazzino), Xiao Ai (la sorella), Mei Fang (la madre), Tang Yu-Yuen (la nonna)
Produzione: Xu Guoliang per la Zhongyang dianying gongsi (Compagnia cinematografica centrale)
Durata: 136'
Sinossi
È la storia di Ah-ha (Ah-hsiao), della sua infanzia, adolescenza e maturità a Fengshan, un piccolo villaggio nel Sud di Taiwan. Nel suo percorso di crescita Ah-ha si ritrova testimone delle difficoltà a cui devono far fronte i suoi affetti familiari: i tre fratelli e la sorella; la madre, una donna che ha sopportato una vita di afflizioni e sacrifici per il bene dei suoi cari; il padre, un uomo tutto d’un pezzo che soffre di tubercolosi, costretto nel 1948 a stabilirsi con tutta la famiglia nell'isola per fuggire dai comunisti che iniziavano a spadroneggiare in Cina; e la nonna, una vecchietta un po’ rimbambita che nutre un affetto particolare per Ah-ha e non smette di pensare di ritornare prima o poi sul continente, al villaggio natio.
Commento
La Storia e il privato si intrecciano indissolubilmente in The Time to Live and the Time to Die (il titolo originale è Tong nien wang shi: in italiano vuol dire “le cose passate dell’infanzia”), un’opera semi-autobiografica in quanto ispirata all’adolescenza di Hou Hsiao-hsien, che qui ha rappresentato se stesso attraverso il protagonista-alter ego Ah-hsiao.
Hou filma il tempo, nell’istante in cui svela i suoi segreti: il tempo delle piccole cose dell’infanzia, del luogo di origine, del primo amore (platonico, va da sé), della vita e della morte delle persone amate, della coscienza di se stessi quando arriva il momento di occupare un posto nel mondo. Ne viene fuori un’educazione alla vita che va dall'infanzia alla maturità, passando per tre momenti chiave - tre dipartite - che sono le tappe intermedie di un approdo definitivo al mondo adulto. Ogni istante della messa in scena di Hou (il cui sguardo distaccato rivela la giusta distanza per abbracciare i personaggi e la realtà che li ospita) sembra un esercizio di verità per come lascia spazio a detour inaspettati, a una continuità indefinita. Segno di un cinema che ambisce a coniugare il detto e il non detto, il campo e il fuori-campo, gli interni e gli esterni (vedi la profondità di campo di numerose scene), la consuetudine e l'eccezione: ovvero la vita nel suo imprevedibile farsi/fluire/manifestarsi.
In conclusione: The Time to Live and the Time to Die è uno dei film più belli ed intensi di Hou, forse quello più accessibile e meno respingente. Un capolavoro che potrebbe piacere anche ai detrattori del regista.
Note biografiche del regista
Hou Hsiao-hsien è nato a Meixian (Provincia del Guangdong) nel 1947. La sua famiglia si trasferisce a Taiwan nel 1948. Entrambi i suoi genitori muoiono quando è ancora adolescente. Dopo aver seguito i corsi di cinema della Scuola speciale d'arte di Taiwan - diplomandosi nel 1972 - vende calcolatori elettronici per un anno entrando in seguito nell'industria cinematografica come sceneggiatore. Inizia a scrivere sceneggiature nel 1976 e dirige il primo film nel 1981, conquistando in breve un posto centrale all'interno della nascente Nouvelle Vague taiwanese. (Dal catalogo del Festival di Torino)
Film di Hou Hsiao-hsien presenti nel database:
- Three Times (2005)
- Café Lumière (2003)
- Flowers of Shanghai (1998)
- Good Men, Good Women (1995)
- Dust in theWind (1986)
- A Summer at Grandpa's (1984)
- The Boys from Fengkuei (1983)
Buona visione!
P.S.: Ringrazio Dan per la revisione.
Traduzione: François Truffaut
Revisione: Dan
SOTTOTITOLI
(Versione: Harip)
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Messaggio modificato da François Truffaut il 11 November 2015 - 08:20 PM
Aggiunta nuova versione sub e modifiche all'impaginazione della rece.