A Frozen Flower
Ssang-hwa-jeom
쌍화점
Verso la fine della dinastia Goryeo, politicamente soggiogata dalla dinastia Yuan, il re di Goryeo crea la milizia Kunryongwe. Hong Lim, il comandante della Kunryongwe, entra nelle grazie del re di Goryeo, suscitando le antipatie della regina. Nel frattempo, i rapporti tra Goryeo e Yuan peggiorano non appena i messi della dinastia Yuan dichiarano la volontà dell'impero di insediare sul trono di Goryeo il cugino del re, visto che il re non genera eredi. Per ovviare a questo problema il re ordina segretamente al fidato Hong Lim di intrattenere rapporti sessuali con la regina al fine di ingravidarla e proteggere così l'indipendenza di Goryeo garantendo un successore al trono.
Genere
Drammatico, Storico, Romantico
Regia e Sceneggiatura
Yu Ha
Interpreti
Jo In-seong, Ju Jin-mo, Song Ji-hyo,
Kwon Tae-won, Min Ji-hyeon, Shim Ji-ho
Corea del Sud, 2008, 133'
Un incrocio tra Portrait of a Beauty e Untold Scandal, non solo per la presenza di scene di sesso omo e etero abbastanza esplicite, ma anche e soprattutto per l'immancabile vena melodrammatica.
1
15 risposte a questa discussione
#1
Inviato 28 April 2009 - 07:11 PM
#2
Inviato 29 April 2009 - 09:14 AM
Scene omo-omo che in sala al feff molti si son girati dall'altra parte....
Grazie dei subbi
Grazie dei subbi
#3
Inviato 29 April 2009 - 11:16 AM
Momoko, il Apr 29 2009, 10:14 AM, ha scritto:
Scene omo-omo che in sala al feff molti si son girati dall'altra parte....
Grazie dei subbi
Grazie dei subbi
Mi hanno detto che non è granché. Confermi?
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)
#4
Inviato 29 April 2009 - 11:24 AM
François Truffaut, il Apr 29 2009, 12:16 PM, ha scritto:
Mi hanno detto che non è granché. Confermi?
Il film secondo me non è male: la trama non è originalissima (ma detta chiaramente non è nemmeno così facile trovare qualcosa che lo sia) ma è stata ben sviluppata. Sia la relazione (amore-devozione-rispetto e alla fine anche odio) tra l'imperatore e la sua guardia, che quella tra l'imperatrice e la guardia stessa (all'inizio riluttante e poi travolgente).
Le scene erotiche sono abbastanza esplicite, ma alla fin fine iente di così "inguardabile".
Ovviamente poi è soggettivo....prova a dargli un occhio se ne avrai nuovamente occasione...mal che vada, se non dovesse piacerti granchè, stai un attimo a chiudere la visione
Messaggio modificato da Momoko il 29 April 2009 - 11:25 AM
#5
Inviato 29 April 2009 - 11:42 AM
C'è da aggiungere che al di là del giudizio sul film in sé (d'altronde è il film più alimentare che Yu Ha abbia fatto finora), c'è da sottolineare il discorso sulle scene di sesso, che non scandalizzano più di tanto se facciamo il paragone con molti altri film indipendenti e d'autore, ma qui stiamo parlando di un film commerciale prodotto in uno dei paesi più puritani dell'Asia, interpretato da attori che puntano la loro carriera (se non la loro stessa vita, vista la valanga di suicidi) sull'immagine da bravi ragazzi.
#6
Inviato 29 April 2009 - 11:53 AM
Mi avete convinto: gli darò uno sguardo.
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)
#7
Inviato 30 April 2009 - 01:16 AM
Visto sabato al FEFF: il peggior film asiatico visto da mesi, e sicuramente il peggior film del week end ad Udine.
Si rideva in sala solo per non piangere (cialciut)
La storia: "il re è gay ma serve un erede al regno, cerchiamo di far mettere incinta la regina da qualcuno" definisce totalmente la pellicola, quindi mi domando, se c'ho messo io a dirlo in 3 secondi perchè il regista ci deve torturare per più di due ore? Per mostrarci quanto riesce a rendere scontati e ritriti i risvolti della faccenda?
Una pacchianata scontata, un errore gravissimo collocarlo il sabato sera al festival.
Qualche tetta e qualche bacio omoerotico ma, talmente finti, glabri stereotipati e grotteschi, che, come dice creep, l'unico merito è quello di aver fatto andare contro la propria immagine da copertina quegli attori. Ma potevano e dovevano farne a meno, visto il ridicolo risultato.
Tremenda, triste e lunga agonia. L'avrei salvato forse se il regista avesse scelto ad un certo punto di buttarla in vacca. Ma non l'ha fatto; anche se un po' c'aveva provato visto che la scena madre è quando tagliano le palle con la spada a uno dei protagonisti (mamma mia, se penso al discorso sull'essere senza palle e quindi più abile a provare odio mi viene la colite sanguinante): avesse almeno inserito lo spruzzo a modi kill bill il pubblico avrebbe riso, e non deriso.
Hanno fatto bene i saggi amici di AW ad andare ad alcolizzarsi al bar, saltando a piè pari la proiezione: io con la testardaggine di non poter credere che come film di punta del sabato potessero mettere una fetecchia, mi son dovuto ricredere,
e ho avuto più di due ore per pentirmene amaramente, giurando a me stesso di non odiare gli altri al punto da consigliare loro questa visione
Edit: ora sto anche peggio, mi è appena venuta in mente l'immagine del quadro che viene tagliato e i titoli di coda con i due a cavallo che scagliano la freccia
Si rideva in sala solo per non piangere (cialciut)
La storia: "il re è gay ma serve un erede al regno, cerchiamo di far mettere incinta la regina da qualcuno" definisce totalmente la pellicola, quindi mi domando, se c'ho messo io a dirlo in 3 secondi perchè il regista ci deve torturare per più di due ore? Per mostrarci quanto riesce a rendere scontati e ritriti i risvolti della faccenda?
Una pacchianata scontata, un errore gravissimo collocarlo il sabato sera al festival.
Qualche tetta e qualche bacio omoerotico ma, talmente finti, glabri stereotipati e grotteschi, che, come dice creep, l'unico merito è quello di aver fatto andare contro la propria immagine da copertina quegli attori. Ma potevano e dovevano farne a meno, visto il ridicolo risultato.
Tremenda, triste e lunga agonia. L'avrei salvato forse se il regista avesse scelto ad un certo punto di buttarla in vacca. Ma non l'ha fatto; anche se un po' c'aveva provato visto che la scena madre è quando tagliano le palle con la spada a uno dei protagonisti (mamma mia, se penso al discorso sull'essere senza palle e quindi più abile a provare odio mi viene la colite sanguinante): avesse almeno inserito lo spruzzo a modi kill bill il pubblico avrebbe riso, e non deriso.
Hanno fatto bene i saggi amici di AW ad andare ad alcolizzarsi al bar, saltando a piè pari la proiezione: io con la testardaggine di non poter credere che come film di punta del sabato potessero mettere una fetecchia, mi son dovuto ricredere,
e ho avuto più di due ore per pentirmene amaramente, giurando a me stesso di non odiare gli altri al punto da consigliare loro questa visione
Edit: ora sto anche peggio, mi è appena venuta in mente l'immagine del quadro che viene tagliato e i titoli di coda con i due a cavallo che scagliano la freccia
Messaggio modificato da lordevol il 30 April 2009 - 01:23 AM
#8
Inviato 30 April 2009 - 01:21 AM
No, lord, così mi fai passare la voglia.
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)
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