TRAMA
Hsiao-Kang vive in una Taipei flagellata dalla siccità e fa l'attore porno. Il set dove si girono i film è uno squallido appartamento nello stesso stabile popolare dove vive Shiang-chyi. Un giorno i due, che già si conoscevano, si rincontrano in un parco pubblico e decidono di andare a vivere insieme. Hsiao evita però di parlarle del suo lavoro... Chi è davvero Hsiao-Kang?
COMMENTO
L'insostenibile leggerezza dell'essere di Hsiao-Kang
Il mio commento al film non può prescindere da un excursus sulle vicende del protagonista.
Tsai Ming-liang ci gettò addosso l'esistenza deietta di Hsiao nel 1992, ai tempi The Rebels of the Neon God. All'epoca era il teppistello di una Taipei al neon, un ragazzino rifiutato che rifiutava la società, che vagava per la città in motorino, quasi per sfuggire al mondo ma soprattutto ai genitori, coi quali litigava. La sua non sembrava solo una ribellione generazionale tipica dei ragazzi della sua età, ciò che inquietava maggiormente in Hsiao era la sua natura di spettro, un'immagine insostenibile dalla vocazione nichilista. Da quel giorno in poi Tsai Ming-liang continua a darci notizie di Hsiao-Kang, come se questo fosse una sorta di suo alter ego, interpretata fedelmente dal suo attore feticcio (Kang-sheng Lee). Come se ci raccontasse di sè, come se in ogni suo film volesse ragguagliarci su un percorso esistenziale/autoriale che ha il sapore di una saga non annunciata che, inaspettatamente, sembra sbrogliare passo passo una matassa ingarbugliata di cui nemmeno lui conosce il capo. Nello stesso tempo, come dice Massimo Causo su sentieriselvaggi.it, questo cammino sembra inarcarsi in <cortocircuiti che implodono in un universo/sequel>, dove, appunto, la continuità congruente tra un film e l'altro non è data nella coerenza ma piuttosto dall' inesorabile e continuo nullificarsi di Hsiao.
Così ritroviamo Hsiao ai tempi di Vive l'amour (1994), non più il ladruncolo che conoscevamo, ma venditore di urne funerarie per caso, uno spettro che si rifugia in case vuote, per stare lontano dalla famiglia. Lo vediamo reprimere il suo amore omosessuale per Ah-Rong - un venditore ambulante di abiti femminili, a sua volta innamorato di un agente immobiliare - tentare il suicidio e poi abbandonarsi all'autoerotismo la sera in cui il suo amato ha una fugace relazione sessuale.
Facciamo la conoscenza dei sui genitori, nel 1997, ai tempi de Il fiume, quando ritornato a vivere nella casa di famiglia, Hsiao cerca di farsi strada nel mondo del cinema, proponendosi già allora come attore (non ancora pornografico). Scopriamo la madre fruitrice di film porno, insoddisfatta del marito, essere amante di un trafficante di film a luci rosse, e il padre pensionato, un assiduo frequentatore di saune gay che alla fine del film incontra il figlio in una di queste.
Fino quando con Che ora è laggiù, nel 2001, ci troviamo di fronte, a mio parere, a una radicale svolta nella vita di Hsiao. La sofferta morte del padre padrone, la scomparsa di una figura determinante della sua tormentata sessualità, evento decisivo nella seconda fase della sua vita.
Hsiao, che è ormai un uomo, vende orologi per le strade di Taipei, incontra una ragazza gentile, Shiang-chyi (l'attrice Shiang-chyi Chen), la quale sembra mostrargli finalmente attenzione. Ne resta colpito, profondamente affascinato, e non a caso (imho),le vende l'orologio del padre morto da poco. Quasi come se le passasse il testimone per una nuova vita, per un nuovo ordine, per accogliere una regola diversa, non più anarchica, ma dominata dal senso. Hsiao s'innamora. Di una donna. La sua, mai accettata e sempre soffocata, inclinazione all'omosessualità sembra risolta. Dal nulla prende forma l'essere, l' esistenza di Hsiao prende coscienza della temporalità, lo scorrere del tempo sembra avere sorprendentemente importanza in un film di Tsai Ming-liang,quando tutto viene di nuovo a crollare. Shiang-chyi comunica a Hsiao che il giorno dopo partirà per Parigi. A questo punto Hsiao è costretto da un destino sfavorevole a ritornare il ribelle che era. Sfidando le crudeli leggi del tempo e dello spazio regola tutti gli orologi che possiede sull'ora di Parigi, quasi a instaurare tra loro un rapporto misterioso che ovviamente trascende la mera fisicità, legando a lui la ragazza in una sorta di intesa ultramondana che finisce per unirli nello spirito. Lui a Taipei lei a Parigi. Il tempo passa inesorabile, le due solitarie esistenze continueranno ad incrociarsi, senza più incontrarsi. Nel cortometraggio di passaggio The Skywalk Is Gone (2002), veniamo aggiornati brevemente su i destini dei due, riceviamo alcune veloci news, in attesa che venga distribuito finalmente un nuovo film che ci riporti la speranza. Shiang-chyi è tornata a Taipei, Hsiao-Kang continua a cercarla, la incontra di sfuggita, non si riconoscono, si sfiorano ma non si vedono. É passato troppo tempo, ormai il desiderio che motiva Hsiao si sta prosciugando, l'apocalisse è vicina, l'acqua sta per finire. Non resta che ritornare alla nullificazione, non resta che legarsi al destino, al passato. Hsiao sostiene un provino come attore porno.
Quando arriviamo finalmente al nostro film, The Wayward Cloud l'acqua, l'elemento costante nella cinematografia del ragista, scompare... evapora, si prosciuga. L'acqua che ha sempre rappresentato il desiderio indomabile dell'uomo, che inevitabilmente fluisce e inutilmente si reprime, è assente. Il fiume di taipei è prosciugato, la gente è costretta a rifornirsi pagandola a peso d'oro, la sete minaccia ogni abitante. É in questo contesto che il fato fa rincontrare Shiang-chyi e Hsiao, è in questo stato di cose i due vanno a convivere mentre una nuvola capricciosa si aggira per i cieli del cinema di Taiwan.
nickmattel
Info
Ringrazio un utente anonimo del web che ci ha regalato gran parte della traduzione di questi sub che io ho terminato e corretto.
The Wayward Cloud
Regia e Sceneggiatura,Ming-liang Tsai
Interpreti, Kang-sheng Lee, Shiang-chyi Chen, Yi-Ching Lu, Kuei-Mei Yang, Sumomo Yozakura
Produttore e Produttore esecutivo, Bruno Pésery, Vincent Wang
Montaggio, Sheng-Chang Chen
France, Taiwan, 114'
Decisamente il film in Italia sarà vietato ai minori di 18 anni
BUONA VISIONE
ATTENZIONE
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Il Gusto Dell'Anguria
Messaggio modificato da fabiojappo il 23 December 2014 - 06:53 PM