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[SPECIALE] Jia Zhang-ke


12 risposte a questa discussione

#1 fabiojappo

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Inviato 13 April 2013 - 01:09 PM

Lo scorso settembre grazie alla Cineteca di Bologna abbiamo proposto i sottotitoli di 24 City. Ora questa collaborazione ci permette di avere altri due film inediti di Jia Zhang-ke: Useless e I Wish I Knew. Tre lavori che permettono di offrire un quadro importante del particolare cinema documentario del grande regista cinese.


Immagine inserita

(con il Leone d'Oro per "Still Life", Venezia 2006)



Traduzione sottotitoli: Cineteca di Bologna

Editing per AsianWorld: Cignoman e fabiojappo

Approfondimento e recensioni: sobek



- Buone visioni -




24 City
A Chengdu, la fabbrica di Stato 420, che produceva strumentazione per aerei, viene smantellata dopo più di sessant’anni. Al suo posto verrà costruito un quartiere residenziale. (trailer)

Useless
Documentario sull’industria della moda in Cina e sugli effetti che il nuovo modello capitalistico di sviluppo produce sulle comunità rurali. (trailer)

I Wish I Knew
Il film si concentra sull’architettura, la cultura e la vita di Shanghai, dalla metà dell’800, quando la città era un fiorente porto commerciale, ai giorni nostri. (trailer)


Immagine inserita

(con Joan Chen e Zhao Tao a Cannes nel 2008 per 24 City)



Approfondimento a cura di sobek


Quando nel 2006 la Mostra Cinematografica di Venezia ne decretò il trionfo e lo pose sotto l'occhio anche del grande pubblico, Jia Zhang-ke aveva alle spalle già una carriera da regista e scrittore notevole, culminata in quello che a tutt'oggi è considerato il capolavoro assoluto suo e dell'intera Sesta Generazione di cineasti cinesi: Platform, pellicola del 2000 che racconta un ventennio a cavallo tra gli ultimi sussulti della rivoluzione culturale e l'inizio della modernizzazione, con gli occhi di giovani artisti girovaghi.

Nato e cresciuto nello Shanxi, nella città di Fenyang, per tutta la prima parte della carriera ha mantenuto un legame esclusivo con la sua terra d'origine sempre al centro dei suoi racconti cinematografici a partire dai primi corti realizzati da studente della Beijing Film Academy; è nel 1994, all'età di 24 anni, che dirige il primo short movie cui ne seguiranno altri prima del Diploma. E' il 1997 l'anno che segna una svolta nella carriera di Jia: premiato per il film breve Xiao Shang al Festival del Cinema Indipendente Corto ad Hong Kong, incontra quelli che saranno due collaboratori preziosi: Yu Lik-wai sceneggiatore e Li Kit Ming produttore.

Sin da quello che viene considerato il suo debutto cinematografico, Xiao Wu Artisan Pickpocket, Jia Zhang-ke mostra non solo il legame con la sua terra di origine, ma anche quelli che saranno i temi dominanti della sua cinematografia, ripetuti e rielaborati sotto varie forme fino ad oggi: la Cina che cambia, i sussulti sociali che tale trasformazione porta con sè, l'esplorazione di un paese immenso e contraddittorio. I suoi lavori circolano clandestinamente in patria e il regista diventa film dopo film uno dei maggiori esponenti della Sesta Generazione di cineasti cinesi; utilizzando un poco ortodosso sistema di catalogazione i suoi primi tre lungometraggi vengono spesso inseriti in una ipotetica trilogia, all'interno della quale però non c'è un filo comune ove si escluda quella che è la concezione più intima personale dell'arte cinematografica per Jia. Xiao Wu, Platform e Unknown Pleasure ( racconto che affronta la politica demografica del figlio unico) tra il 1997 ed il 2002 rafforzano la posizione di preminenza di Jia all'interno della corrente cinematografica cinese, rimanendo sempre all'ombra della censura che non consente la libera circolazione dei suoi lavori.

Altra svolta fondamentale si ha nel 2004, quando le autorità cinesi appongono il sigillo di conformità a The World, metaforico affresco sulla globalizzazione e sulla modernità dirompente della Cina, ambientato nel World Park di Pechino, dove "si può visitare il mondo rimanendo a Pechino". Con il Leone D'Oro del 2006 la parabola di Jia Zhang-ke raggiunge il culmine: Still Life, film che racconta gli enormi sconquassi apportati dalla costruzione dell'immensa Diga delle Tre Gole, emblema della rivoluzione sociale che si abbatte sulla Cina. Il suo stile scarno, essenziale, attento al sociale ma percorso anche da fremiti di spettacolarità cinematografica che cerca di coniugare gli aspetti più vari delle contraddizioni e della vita in Cina fa di Jia un regista che riesce sempre a non essere convenzionale, raccontando con la forza delle immagini gli eventi che passano sotto gli occhi e che si erge a paladino del cinema indipendente cinese.

Da Still Life in poi Jia non dirigerà più un lungometraggio, a parte un misterioso e sorprendentissimo progetto che data ormai tre anni che riguarda un film storico ambientato nella Dinastia Qing e prodotto da Johnnie To, di cui però al momento si sono perse le tracce. Da allora Jia ha diretto due corti , tre documentari ed un lavoro, 24 City, che sfugge ad ogni tipo di classificazione essendo un magnifico quadro moderno imperniato su una fabbrica di Chengdu in dismissione sostituita da appartamenti e sui racconti, in parte di finzione, di lavoratori che in quella fabbrica hanno vissuto per decenni, coprendo un arco temporale narrativo di oltre cinquanta anni.

Lavoro che sfugge ad ogni tipo di catalogazione 24 City è una fotografia in movimento che si modifica in ogni istante in cui c'è posto per la sorpresa, la meraviglia e la commozione in un turbinio di racconti di vita in cui documentario e finzione si rincorrono e si compenetrano fin quasi a fare perdere i propri connotati. Questo stile personale sublimato in 24 City è il marchio dello Jia Zhang-ke documentarista: sapere passare dal documento pulsante e descrittivo in stile Wang Bing al documento di finzione in cui le testimonianze si fanno storie e i racconti personali paradigmi di un paese percorso da infiniti fremiti.

La coniugazione dei due stili documentaristici trova in Useless probabilmente la sua sintesi formale più coerente: diretto l'anno precedente rispetto a 24 City nei suoi tre segmenti Jia offre la sua interpretazione personale sull'industria tessile manifatturiera cinese, vero tessuto connettivo del paese, attraverso una descrizione neutrale di un laboratorio tessile, di come l'arte possa coniugarsi con il tessile raccontando la storia dell'artista MaKe esponente d'avanguardia nel fashion style cinese e artista in senso lato e di come i sarti della provincia siano ormai prossimi a soccombere di fronte alla globalizzazione; spaziando da Guangzhou fino alla amata Fenyang, passando per Parigi, Jia racconta la realtà, l'arte e le difficoltà di un settore che come tanti altri deve reggere il passo con le condizioni sociali che cambiano.

Nel 2010 l'ultimo lavoro di Jia: I Wish I Knew, sguardo offuscato di malinconia su Shanghai e la sua straordinaria storia fatta di racconti piccoli e di grandi gesti: attraverso le testimonianze di chi ha vissuto le varie epoche della metropoli, racconta la Shanghai di oggi, dell'Expo che ruba spazio ai vecchi edifici e rimembra i fasti di quella che era prima della guerra una delle metropoli più scintillanti del mondo intero; attraverso la città e le sue modificazioni urbanistiche Jia Zhang-ke fotografa la storia della Cina, quella che è stata per quasi venti anni di attività la sua linea guida e che ha fatto di questo piccolo grande uomo, sebbene oggi ancora quarantatreenne, uno tra i registi contemporanei più importanti.




Altri sottotitoli dei lavori di Jia Zhang-ke

presenti nell'archivio di AW


Cry Me a River

Platform

Unknown Pleasure

The World

Xiao Wu, Artisan Pickpocket





Immagine inserita

(artworks a cura di Kiny0)


Messaggio modificato da fabiojappo il 25 November 2015 - 12:07 PM


#2 Yoshikawa

    Cameraman

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Inviato 14 April 2013 - 10:55 AM

Regista fondamentale. Bravi ragazzi!

Blind Mountain Cannot Live without You

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He remembers those vanished years, as though looking through a dusty window pane.
The past is something he could see, but not touch; And everything he sees is blurred and indistinct.


#3 Shimamura

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Inviato 15 April 2013 - 02:41 PM

Grazie mille!

Hear Me Talkin' to Ya




Subtitles for AsianWorld:
AsianCinema: Laura (Rolla, 1974), di Terayama Shuji; Day Dream (Hakujitsumu, 1964), di Takechi Tetsuji; Crossways (Jujiro, 1928), di Kinugasa Teinosuke; The Rebirth (Ai no yokan, 2007), di Kobayashi Masahiro; (/w trashit) Air Doll (Kuki ningyo, 2009), di Koreeda Hirokazu; Farewell to the Ark (Saraba hakobune, 1984), di Terayama Shuji; Violent Virgin (Shojo geba-geba, 1969), di Wakamatsu Koji; OneDay (You yii tian, 2010), di Hou Chi-Jan; Rain Dogs (Tay yang yue, 2006), di Ho Yuhang; Tokyo Olympiad (Tokyo Orimpikku, 1965), di Ichikawa Kon; Secrets Behind the Wall (Kabe no naka no himegoto, 1965) di Wakamatsu Koji; Black Snow (Kuroi yuki, 1965), di Takechi Tetsuji; A City of Sadness (Bēiqíng chéngshì, 1989), di Hou Hsiao-hsien; Silence Has no Wings (Tobenai chinmoku, 1966), di Kuroki Kazuo; Nanami: Inferno of First Love (Hatsukoi: Jigoku-hen, 1968) di Hani Susumu; The Man Who Left His Will on Film (Tokyo senso sengo hiwa, 1970), di Oshima Nagisa.
AltroCinema: Polytechnique (2009), di Denis Villeneuve ; Mishima, a Life in Four Chapters (1985), di Paul Schrader; Silent Souls (Ovsyanky, 2010), di Aleksei Fedorchenko; La petite vendeuse de soleil (1999), di Djibril Diop Mambéty; Touki Bouki (1973), di Djibril Diop Mambéty.
Focus: Art Theatre Guild of Japan
Recensioni per AsianWorld: Bakushu di Ozu Yasujiro (1951); Bashun di Ozu Yasujiro (1949); Narayama bushiko di Imamura Shohei (1983).

#4 Cignoman

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Inviato 16 April 2013 - 07:38 PM

Lo amo.

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#5 Kiny0

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Inviato 18 April 2013 - 12:50 AM

Grande regista.

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Traduzioni, recensioni*, adattamenti** e film ora in DVD***
Cinema Asiatico: Lost in Beijing (2007), Buddha Mountain (2010: w/ fabiojappo), Dirty Maria (1998), Samurai Rebellion (1967)***, The Ravaged House (2004: w/ fabiojappo), Freesia: Bullet Over Tears (2007), Il racconto di Watt Poe (1988)*, Cuffs (2002), Tokyo Marigold (2001: w/ fabiojappo), Villon's Wife (2009), Yellow Flower (1998), Going My Home - ep.6 (2012), A Gap in the Skin (2005), Inuyashiki (2018), Ajin: Demi-Human (2017), Dream, After Dream (1981), Chime (2024);
Altro Cinema: A Time for Drunken Horses (2000)**, Marooned in Iraq (2002), Mio in the Land of Faraway (1987), Breath (2017), High Ground (2020)***, Eroica (2003), Japan's Secret Shame (2018), La maman et la putain (1973)**, Les petites fugues (1979);
Retrospettive: Kumakiri Kazuyoshi (w/ fabiojappo & Tyto), Asano Tadanobu (w/ calimerina66, fabiojappo & ReikoMorita);
Revisioni: 1778 Stories of Me and My Wife (2011), Under the Hawthorn Tree (2011), Mekong Hotel (2012), Headshot (2011), BARFI! (2012), Rhino Season (2012), Metéora (2012), Secret Chronicle: She Beast Market (1974), The Other Bank (2009), The Good Road (2013), Just the Wind (2012), Daf (2003), AUN (2011), Jin (2013), Day and Night (2004), Nothing's all bad (2010), Saving General Yang (2013), Miss Zombie (2013), Legend of the Wolf (1997), Here comes the Bride (2010), Omar (2013), The Missing Picture (2013), The Legend of the Eight Samurai (1983), A Scoundrel (1965), Hope (2013), Empress Wu Tse-Tien (1963), Be with You (2018), Rage (2016), Himeanole (2016), Her Love Boils Bathwater (2016), Cutie Honey: Tears (2016), Good Morning Show (2016), Capturing Dad (2013), The 8-Year Engagement (2017), Golden Slumber (2018), When I Get Home, My Wife Always Pretends To Be Dead (2018), In the Heat of the Sun (1994), Memories of Tomorrow (2006), Send Me to the Clouds (2019), Éloge de l'amour (2001), Don Quixote (2010), Petal Dance (2013), The Family (2015), The Silent Forest (2020), Seobok (2021), Sweet Little Lies (2010), Passion (2008), The Witness (2018), Eyes of the Spider (1998), The Day of Destruction (2020), Under the Open Sky (2020), A midsummer's Fantasia (2014), The Witch: Part 1 - The Subversion (2018), Blind Woman's Curse (1970), Tonda Couple (1980), Kagero-za (1981), Haruko Azumi Is Missing (2016), Blue (2002), I Am Waiting (1957), Tugumi (1990), Girls' Encounter (2017), The Emperor's Naked Army Marches On (1987), Yumeji (1991), Fukuoka (2020), Ju Dou (1990)**, Satan's Slaves (2017), Apart (2020), Sauve qui peut (la vie) (1980).

#6 fabiojappo

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Inviato 18 April 2013 - 11:11 AM

Siamo preveggenti, Jia sarà in concorso al prossimo Festival di Cannes !

#7 JulesJT

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Inviato 18 April 2013 - 11:40 AM

Visualizza Messaggiofabiojappo, il 18 April 2013 - 11:11 AM, ha scritto:

Siamo preveggenti, Jia sarà in concorso al prossimo Festival di Cannes !
Mmmmm... insieme a Kore-eda e Miike.....
Non so nulla dei loro film in concorso..... vedremo.... :em66: :em66:

Messaggio modificato da JulesJT il 18 April 2013 - 11:42 AM

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Cinema Asiatico:
Welcome to the Space Show, Udaan (2010), Goyōkin, Fuse, Dragon Town Story, The River with No Bridge, ILO ILO, A Time in Quchi
Still the Water, Norte - the End of History, The Terrorizers, Yi Yi, Stray Dogs, Tag,
Cemetery of Splendour, A Brighter Summer Day,
Labour of Love,Double Suicide, Japanese Girls at the Harbor, Nobi (Fires on the Plain), The Postmaster, Radiance, Liz and the Blue Bird
Modest Heroes,
The Seen and Unseen, Killing, Dwelling in the Fuchun Mountains, The Woman Who Ran,


L'Altro Cinema:
Kriegerin, Chop Shop, Marilena de la P7, Kinderspiel, Kes, Abbas Kiarostami (special), Hanami, L'enfance nue, Short Term 12
Mamasunción, The Rocket, The Selfish Giant,
Argentinian Lesson, Holubice, The Long Day Closes, Mon oncle Antoine, O som do Tempo
Mammu, es tevi mīlu, Skin, Une histoire sans importance, Couro de Gato, Los motivos de Berta, Ne bolit golova u dyatla, Valuri, Club Sandwich
, Whiplash, The Strange Little Cat, Cousin Jules, La fugue, Susa, Corn Island, Beshkempir, The Better Angels, Paul et Virginie, Im Keller, Ich Seh Ich Seh, Harmony Lessons, Medeas, Jess + Moss, Foreign Land, Ratcatcher, La maison des bois, Bal, The Valley of the Bees, Los insólitos peces gato, Jack, Être et avoir, Egyedül, Évolution, Hide Your Smiling Faces, Clouds of Glass, Les démons, On the Way to the Sea, Interlude in the Marshland, Tikkun, Montanha, Respire, Blind Kind, Kelid, Sameblod, Lettre d'un cinéaste à sa fille, Warrendale, The Great White Silence, Manhã de Santo António, The Wounded Angel, Days of Gray, Voyage of Time: Life's Journey,Quatre nuits d'un rêveur, This Side of Paradise, La jeune fille sans mains, La petite fille qui aimait trop les allumettes, CoinCoin et les Z'inhumains, Brothers, Permanent Green Light, Ryuichi Sakamoto: Coda, Travel Songs, Reminiscences of a Journey to Lithuania, Retouch, Barn, Fauve, Fragment of an Empire, Ravens, The Trouble with Being Born, Without, Limbo (2020), The Girl and the Spider, Earwig,

Drama: Oshin, Going My Home
Focus: AW - Anime Project 2013, Sull'Onda di Taiwan, Art Theatre Guild of Japan, Allan King, Jonas Mekas,

#8 Îshta

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Inviato 18 April 2013 - 01:10 PM

Uno speciale assolutamente da visionare, grazie :em64:

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Traduzioni: Mai Mai Miracle (di Sunao Katabuchi, 2009) - Happy Ero Christmas (di Lee Geon-dong, 2005) - Flower in the Pocket (di Liew Seng Tat, 2007) - Summer Vacation 1999 (di Shusuke Kaneko, 1988) - Haru's Journey (di Masahiro Kobayashi, 2010) - Otona Joshi no Anime (Special 1, 2011) - Usagi Drop (di Sabu, 2011) - Yellow Elephant (di Ryuichi Hiroki, 2013) - We Were There parte 1&2 (di Miki Takahiro, 2012) - Cherry Tomato (di Jung Young-Bae, 2007) - The Assassin (di Hou Hsiao-Hsien, 2015) - 100 Yen Love (di Masaharu Take, 2014), Fruits Of Faith (di Yoshihiro Nakamura, 2013) - Umi No Futa (di Keisuke Toyoshima, 2015), Close-Knit (di Ogigami Naoko, 2017), Run Genta Run (di Tasaka Tomotaka, 1961)
Traduzioni in Collaborazione: Love For Live (di Gu Changwei, 2011) - Typhoon Club (di Somai Shinji, 1985) - Inochi (di Tetsuo Shinohara, 2002)
Revisioni: Tenchi: The Samurai Astronomer (di Takita Yojiro, 2012)
Drama: Seirei no Moribito (2016-2017), Chang-Ok Letter (di Iwai Shunji, 2017)

FOCUS SOMAI SHINJI: Sailor Suit and Machine Gun (1981) - The Catch (1983) - Moving (1993) - The Friends (1994)








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#9 mariolini

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Inviato 19 April 2013 - 01:44 PM

ALLELUJA| :em83: :em83: :em83:





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