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[RECE][SUB] Ang Pagdadalaga ni maximo oliveros

Traduzione di siodmak, revisione di Sazuke

41 risposte a questa discussione

#19 Shimamura

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Inviato 19 April 2010 - 06:24 PM

Visualizza MessaggioHikaruno5, il 19 April 2010 - 01:41 PM, ha scritto:

Tra l'altro pure pedofiluccio qua e la.
Nell'ultima scena in pratica il poliiziotto lo rivà a cercare perchè ci saRebbe

:em66:

il film racconta della crisi di identità di un giovane e del suo rapporto con un uomo adulto, coinvolto, suo malgrado, in una situazione ambigua e disturbante. Il conflitto di coscienza tra Io esteriore ed Io interiore lo porteranno a fare la scelta giusta, anche di fronte alla tentazione, che c'è, non si può nascondere, ma questo è irrilevante...

Il film è volutamente disturbante, ma fai un gravissimo errore a parlare di pedofilia, per due ragioni:


  • È il ragazzo ad essere attratto dall'adulto, e non viceversa. Quindi se proprio vuoi parla di gerontofilia.
  • Ho fatto pratica come avvocato penalista, e so bene di cosa parlo. Credimi, la pedofilia è altro...
Non usiamo parole a vanvera, anche se in buona fede! La pedofilia il cinema non l'ha mai raccontata sul serio

Hear Me Talkin' to Ya




Subtitles for AsianWorld:
AsianCinema: Laura (Rolla, 1974), di Terayama Shuji; Day Dream (Hakujitsumu, 1964), di Takechi Tetsuji; Crossways (Jujiro, 1928), di Kinugasa Teinosuke; The Rebirth (Ai no yokan, 2007), di Kobayashi Masahiro; (/w trashit) Air Doll (Kuki ningyo, 2009), di Koreeda Hirokazu; Farewell to the Ark (Saraba hakobune, 1984), di Terayama Shuji; Violent Virgin (Shojo geba-geba, 1969), di Wakamatsu Koji; OneDay (You yii tian, 2010), di Hou Chi-Jan; Rain Dogs (Tay yang yue, 2006), di Ho Yuhang; Tokyo Olympiad (Tokyo Orimpikku, 1965), di Ichikawa Kon; Secrets Behind the Wall (Kabe no naka no himegoto, 1965) di Wakamatsu Koji; Black Snow (Kuroi yuki, 1965), di Takechi Tetsuji; A City of Sadness (Bēiqíng chéngshì, 1989), di Hou Hsiao-hsien; Silence Has no Wings (Tobenai chinmoku, 1966), di Kuroki Kazuo; Nanami: Inferno of First Love (Hatsukoi: Jigoku-hen, 1968) di Hani Susumu; The Man Who Left His Will on Film (Tokyo senso sengo hiwa, 1970), di Oshima Nagisa.
AltroCinema: Polytechnique (2009), di Denis Villeneuve ; Mishima, a Life in Four Chapters (1985), di Paul Schrader; Silent Souls (Ovsyanky, 2010), di Aleksei Fedorchenko; La petite vendeuse de soleil (1999), di Djibril Diop Mambéty; Touki Bouki (1973), di Djibril Diop Mambéty.
Focus: Art Theatre Guild of Japan
Recensioni per AsianWorld: Bakushu di Ozu Yasujiro (1951); Bashun di Ozu Yasujiro (1949); Narayama bushiko di Imamura Shohei (1983).

#20 BadGuy

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Inviato 19 April 2010 - 07:45 PM

Visualizza MessaggioShimamura81, il 19 April 2010 - 06:24 PM, ha scritto:

Il film è volutamente disturbante, ma fai un gravissimo errore a parlare di pedofilia, per due ragioni:


  • È il ragazzo ad essere attratto dall'adulto, e non viceversa. Quindi se proprio vuoi parla di gerontofilia.
  • Ho fatto pratica come avvocato penalista, e so bene di cosa parlo. Credimi, la pedofilia è altro...
Non usiamo parole a vanvera, anche se in buona fede! La pedofilia il cinema non l'ha mai raccontata sul serio
'Sto film non è né disturbante, né tantomeno pedofilo (tsk!)...

E almeno una volta sì, il cinema l'ha affrontato sul serio l'argomento.
Era l'ottimo e coraggioso "The Woodsman": la pedofilia dal punto di vista del pedofilo...

#21 ronnydaca

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Inviato 19 April 2010 - 08:16 PM

Visualizza MessaggioBadGuy, il 19 April 2010 - 07:45 PM, ha scritto:

'Sto film non è né disturbante, né tantomeno pedofilo (tsk!)...

E almeno una volta sì, il cinema l'ha affrontato sul serio l'argomento.
Era l'ottimo e coraggioso "The Woodsman": la pedofilia dal punto di vista del pedofilo...

Quoto tutto, tra l'altro The Woodsman potrebbe insegnare a molti che sta cosa a volte è una malattia grave di cui c si vuole liberare, efficace quando Bacon dice al terapeuta ormai stanco di lottare con se stesso "Quando guarirò" quasi piangendo.

Qui non c'è tracvcia ne di peodiflia ne di morbosità, tutto è stato trattato con estrema dolcezza, e la cosa affascinante dle film è proprio questa, che tutto il quartiere stima e tratta bene MAximo nonostante sia omosessuale(quanto si potrebbe imparare da questo)

In attesa di migrazione


#22 Hikaruno5

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Inviato 19 April 2010 - 09:55 PM

Lol, ragazzi, il tono dell'ultima affermazione era ovviamente scherzoso. Forse non ho messo la faccina giusta per sottolinearlo a dovere. :(

Che poi abbia "frainteso" il tono del film ci può stare...non incazzatevi. :em66:

Io continuo a vederci una certa morbosità, anche (soprattutto) in quel quartiere così "accomodante" e in certi ammicamenti del poliziotto...poi, boh, sarà. :)
E di certo non è l'argomento omosessuale (che poi, con ogni probabilità, sarebbe più opportuno parlare di transessualità) ad avermi avvelenato... :Thailand:

Immagine inserita

Se ti dicessi che ho scritto questa canzone per te,
mi crederesti?

Sub AW: The love of Siam, Eternal Summer


#23 Shimamura

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Inviato 20 April 2010 - 02:09 PM

Visualizza MessaggioBadGuy, il 19 April 2010 - 07:45 PM, ha scritto:

'Sto film non è né disturbante, né tantomeno pedofilo (tsk!)...

E almeno una volta sì, il cinema l'ha affrontato sul serio l'argomento.
Era l'ottimo e coraggioso "The Woodsman": la pedofilia dal punto di vista del pedofilo...

Il film tratta un argomento a tratti scomodo, perciò non può che essere, a tratti sempre, volutamente disturbante, e d'altronde è stato lo stesso regista, più volte, in alcune interviste, a ribadire di aver voluto trattare ujnh argomento "scomodo".

Riguardo a The Woodsman, film davvero bello, con un Bacon straordinario, e pur tuttavia molto lontano dalla realtà. il film infatti parla di un ex pedofilo e del suo difficile rientro nella società. Il conflitto interiore di Bacon è sì realista, ma credimi, lontano da qualsiasi analisi razionale del tema delle "parafilie" e di tutto ciò che ad esse è correlato. Si tratta di un argomento estremamente delicato, che in realtà ha un fondamento molto più semplice di quanto si pensi e che è ben lungi dall'essere una patologia. The Woodsman ha solo il pregio di essere il primo film a trattare il punto di vista del carnefice. Il film, seppur a tratti scomodo, è come al solito inficiato da quell'etica cinematografica americane che costringe il cinema entro certi limiti, magari portandolo talvolta al confine con gli abissi della mente, ma mai sullo stesso piano ovvero oltre di essi. Il che probabilmente è meglio così. Per chi come me, per mestiere, è costretto volente o nolente a confrontarsi con vittima e carnefice, è meglio che il cinema certe cose le lasci nelle aule del tribunale o tra le righe d'inchiostro, tra perizie, atti e studi criminologici.

Visualizza MessaggioHikaruno5, il 19 April 2010 - 09:55 PM, ha scritto:



Che poi abbia "frainteso" il tono del film ci può stare...non incazzatevi. :em41:



Dont'worry, nessuna intenzione del genere!! :em16:

Era solo per parlare :em28:

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#24 ronnydaca

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Inviato 20 April 2010 - 03:26 PM

Nemmeno io mi sono arrabbiato, si discuteva del film :em41:

Messaggio modificato da ronnydaca il 20 April 2010 - 03:27 PM

In attesa di migrazione


#25 Momoko

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Inviato 21 April 2010 - 05:50 PM

L'ho trovato un bel film, che sottolinea la dolcezza ed il garbo del protagonista.
Nulla a che fare con un film come Woodsman...lungi dall'esserlo...lì si narra di un pedofilo redente, mentre qui si racconta la vita e l'innamoramento di un ragazzino per un uomo più grande: questa è la storia basilare; Victor poi non credo possa esser definito pedofilo: si mantiene sempre nei limiti non mostrando mai chissà quali atteggiamenti pedofili.
Al di là di questo, devo però dire di esser in pieno accordo con asturianito, quando dice che certi avvenimenti vengono lasciati a se stessi seza alcuna spiegazione e/o approfondimento (il compagno invidioso, il nuovo capo, il rancore tra il padre di Maxi e il capo della polizia), lasciando lo spettatore con l'amaro in bocca e con un certo senso di fastidio.

#26 BadGuy

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Inviato 21 April 2010 - 08:08 PM

Boh, non so… è un melò col cerchietto. Un melò con un cerchietto naif che stringe un po' troppo di didascalismo dietro le orecchie.
Mi è piaciuto ciò che è dolce stato delle cose in famiglia, ciò che è primo amore... mi è piaciuto l'oscillare della mdp tra plastica e fiori, rifiuti (anche umani) e santini, tra corruzione e dvd pirata... mi è piaciuto lui, Maxi Oliveros. Non mi sono piaciuti invece l'educazione sentimentale causa effetto sul campo, quella cioè che porta alla scuola, la figura del poliziotto (un po' tontolone in verità…), il nuovo capo, il vecchio debito eccetera.
La sequenza finale è bellissima, che citi o no quella de "Il terzo uomo" (ma rivedendola nel commento più sopra pare di sì).
Insomma mi è piaciuto il dolce, ma non l'edulcorato che sta dietro alla durezza.


Visualizza MessaggioShimamura81, il 20 April 2010 - 02:09 PM, ha scritto:

Il film tratta un argomento a tratti scomodo, perciò non può che essere, a tratti sempre, volutamente disturbante, e d'altronde è stato lo stesso regista, più volte, in alcune interviste, a ribadire di aver voluto trattare ujnh argomento "scomodo".

Il fatto che il regista abbia detto che sia scomodo non vuol dire che lo sia. :em66:
Disturbante poi, lo ripeto, non lo è per nulla.
Talvolta - talvolta assai - mi deludono gli autori quando parlano della propria opera… nel senso: sa parlare di più la creatura.

#27 Shimamura

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Inviato 23 April 2010 - 05:22 PM

Visualizza MessaggioBadGuy, il 21 April 2010 - 08:08 PM, ha scritto:

Non mi sono piaciuti invece l'educazione sentimentale causa effetto sul campo, quella cioè che porta alla scuola, la figura del poliziotto (un po' tontolone in verità…), il nuovo capo, il vecchio debito eccetera.

Insomma mi è piaciuto il dolce, ma non l'edulcorato che sta dietro alla durezza. Il fatto che il regista abbia detto che sia scomodo non vuol dire che lo sia. :em63:

Talvolta - talvolta assai - mi deludono gli autori quando parlano della propria opera… nel senso: sa parlare di più la creatura.

Vero, quelli da te elencati sono i punti deboli del film, che comunque nel complesso sono passabili (c'è di peggio in giro... e in questo Award...)

Quoto anche le ultime righe. Hai ragione, a sentir parlare i registi sembra spesso che un film sia stato diretto da un altro, ma spesso è vero anche il contrario, e cioè che in unn film siamo noi a voler vedere qualcosa che non c'è...

Comunque quando intendevo "disturbanete" mi riferivo al tema, sicuramente scomodo in un paese ideologicamente "fondamentalista" come le Filippine, dell'omosessualità. Tema che il regista voleva ricoradre essere nel suo paese quasi Tabù, e spesso oggetto di censura, soprattutto sociale oltre che mediatica.
Il tema poi, nella sua ambiguità, meno ambigua di quel che sembra, può essere disturbante per chi ha un certo modo di vedere le cose (ed ahimé, purtroppo non parlo di fantasmi), se associato ad un tema che in realtà tocca il film solo di striscio (ma molto di striscio), come la pedofilia, che nel film non c'è, ma viene cmq adombrata.

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