The Valiant Ones
Chung lieh tu
Taiwan/Hong Kong, 1975
Regia: King Hu
Sceneggiatura: King Hu
Fotografia: Chun Tsing-Chan
Musica: Wang Yun-Dong
Montaggio: King Hu
Interpreti: Roy Chiao, Pai Ying, Hsu Feng, Sammo Hung, Han Ying Chieh
Produzione: Golden Harvest Company, King Hu Productions
Durata: 107'
Trama. Epoca Ming, XVI secolo circa. Incaricato dal governatore Chi Yuan di sgominare le bande di pirati giapponesi che infestano le coste della Cina, il prode Yu Dayou, aiutato da due invincibili spadaccini, il signore e la signora Wu, e da alcuni fedeli coraggiosi, si mette alla caccia del pericoloso corsaro Hakatatsu. Il problema è che i pirati hanno spie ovunque, anche a palazzo, dove gli ufficiali corrotti sono conniventi e dove il governatore, disperato, ha a disposizione solo un generale imbelle e precipitoso. Rintracciato tramite un complesso inganno il nascondiglio dei pirati, Yu e la sua compagnia giungono al terribile scontro finale.
Commento. Seconda produzione, dopo il successo di The Fate of Lee Khan, per la neonata compagnia di King Hu - forte di un favorevole contratto di distribuzione con la Golden Harvest -,The Valiant Ones è la vetta stilistica del regista (che in un'intervista ai Cahiers du Cinema disse di aver dovuto girare il film in fretta per non scontentare i finanziatori). Non quella morale: è a tutti gli effetti il suo film più spettacolare, quello meno preoccupato di sottotesti e valori da trasmettere, di una poetica da rispettare. E' al tempo stesso un vertice del dinamismo applicato al cinema, della trasposizione del senso pittorico (degli spazi e dei personaggi) su pellicola. Di minor respiro rispetto all'immenso A Touch of Zen, ma maggiormente movimentato, coreografico, con una serie di sequenze avvolgenti di azione purissima. In questo senso è il massimo possibile di intrattenimento che si possa richiedere al wuxiapian. Esaltato dal solito uso personale di montaggio - come sempre spiazzante, modernissimo; qui ancora più esasperato e di stordente bellezza - e coreografie - opera, come nella precedente regia di Hu, del martial arts director Sammo Hung, in questa circostanza anche attore con un ruolo rilevante -, The Valiant Ones procede a scatti, accumulando frammenti cinetici di assoluta perfezione, in preparazione di un finale catartico, fatalista, incompromissorio, superbo. L'intuizione geniale è il mettere da parte il singolo (femminile) e farlo semmai emergere gradualmente dal gruppo, a furia di combattimenti attraverso i quali il suo carattere matura e viene alla luce: più gli eroi lottano, più, nel crescendo emotivo e mirabolante, risultano definite e comprensibili le loro specificità (non solo fisiche). [...] Definito «summa dei valori di Hu e della natura dell'eroismo nella sua opera cinematografica [...] necessario per la comprensione della sua visione tragica di onore, coraggio e valore», The Valiant Ones è molto più di quel che sembra - un prodotto commerciale d'intrattenimento -, molto più profondo e carismastico, pessimista, ennesima sfaccettatura della genialità del suo autore. (Matteo Di Giulo)
Non ho avuto tempo per scrivere una recensione. Mi limito a dire che The Valiant Ones è stato a lungo considerato uno dei lavori minori di King Hu. Invece è uno dei suoi film migliori: certo, non un capolavoro al livello di A Touch of Zen, ma un'opera di straordinario nitore umanistico, in cui si ravvisa un certo pessimismo nei confronti del Bene di matrice kurosawiana (molti gli echi del capolavoro del regista giapponese I sette samurai).
Il film è stato oggetto di remake da parte di Liu Xin, nel 2007.
Buona visione!
Un grazie a kunihiko per la revisione.
Messaggio modificato da fabiojappo il 27 December 2014 - 06:00 PM