Manila by Night
Titolo Alternativo: City After Dark
(1980)
'150
Regia: Ishmael Bernal
Versione: Allzine
Manila.by.Night.Asian.World.rar 27.5K 17 Numero di downloads
Il film è ambientato nell'arco delle 24 ore, dall'alba a quella del giorno dopo, ma con una predilezione per il crepuscolo. È infatti al calare della sera che le vicende prendono piede e coprono la maggior parte della pellicola. Sono storie che s'intrecciano lungo tutto l'arco di tempo, con i personaggi che s'incrociano, con storie diverse ma sempre pessimistiche.
Veniamo introdotti nella vita di una serie di realtà metropolitane, principalmente persone che cercano di sbarcare il lunario in una città immensa dove confluiscono persone dalle province in cerca di una rivalsa.
Le vicende:
Nell'unica famiglia benestante del film, il figlio maggiorenne (Alex) è all'insaputa dei genitori un tossicodipendente.
Kano, una spacciatrice, è segretamente innamorata di una sua amica d'infanzia non vedente (Bea), che lavora in un'ambigua sauna per uomini.
Bea sogna di trasferirsi in Arabia Saudita col suo ragazzo e le sue due figlie avute da altrettanti uomini.
Baby, da poco giunta a Manila, fa la cameriera ed è fidanzata con un tassista (Pebrero) col quale sogna di sposarsi, ma non hanno soldi.
Pebrero in realtà ha già una moglie e due figli avuti da un'altra donna. La moglie (Adelina) fa l'infermiera, ma presto si scoprirà una verità diversa.
Sharon, un gay proprietario di una sartoria, si divide tra un amore ed un altro, tra Alex e Pebrero.
Tutte queste situazioni, nel corso del film s'incontreranno.
La città è descritta dagli stessi personaggi come sporca, puzzolente, dura, un luogo dal quale fuggire. Personaggi alla deriva disposti a tutto pur di sopravvivere nella caotica metropoli, sogni infranti, fuga dalla realtà con ogni mezzo.
L'immagine che ricaviamo dal film non è positiva. I personaggi conducono vite ai margini, si parla di tossicodipendenza, lesbismo, omosessualità, prostituzione, promisquità. Argomenti che ora non fanno scalpore ma che all'epoca, specie sotto una dittatura come quella un tempo presente nelle Filippine, appariva come sovversiva agli occhi delle autorità. Infatti il film, alla sua uscita fu ridotto appena a 90 minuti contro i 150 attuali. Tutto ciò che rappresentava una critica al Paese, il regime lo fece togliere.
Messaggio modificato da fabiojappo il 03 November 2014 - 04:09 PM