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Traduzione di Dan, revisione di Benares

20 risposte a questa discussione

#19 feder84

    Direttore del montaggio

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Inviato 23 October 2008 - 11:44 AM

Visto anche io..Debbo dire che condivido parecchie critiche di Paolone..sul finale nn sono rmasto così spiazzato, ma solo perché ero sicurissimo che sarebbe andato a finire così, avendo già visto qualche altro film di Naruse. E' considerato uno dei suoi film più importanti, però secondo me ha fatto di meglio..

.. alla fine - e Cignoman nn mi sgridi - preferisco come chiude i concetti Ozu rispetto a Naruse. Sono due registi molto simili, ma allo stesso tempo diversi. E Naruse è troppo martellante sul tema della donna costretta a vivere una vita infelice e ad essere sottomessa ad un uomo che non ama. Questo tema viene affrontato anche da registi occidentali quali Bunuel e soprattutto da Fassbinder, ma entrambi mostrano delle donne meno arrendevoli.

La donna di Naruse si rifiuta di combattere dopo essre giunta ad un quasi totale annichilimento di sè, la donna ozuiana continua a combattere, per questo mi piace di più.

Messaggio modificato da feder84 il 23 October 2008 - 11:44 AM

In una notte della tarda primavera del quinto anno dell'era Meiwa, finisco di scrivere quest'opera, accanto alla mia finestra, mentre, cessata la pioggia, è apparsa la luna appena velata; perciò, nell'affidarla al tipografo, la intitolo Racconti di pioggia e di luna.


Firmato: Seishi kijin
Sigillo: Shikyo kojin
Yugi Sanmai

#20 cuorenucleare

    Ciakkista

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Inviato 24 March 2014 - 01:40 AM

Grazie mille! :)

#21 ggrfortitudo

    Cameraman

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Inviato 25 September 2018 - 06:01 PM

Una storia, ahimè, fin troppo attuale. Le vicende di Michiyo non riguardano soltanto le donne del passato, o donne che vivono in paesi remoti, ma troppo spesso sono simili a quelle di donne e ragazze che magari abitano vicino a noi.
Tuttavia Mikio Naruse ha voluto narrare, a mio avviso, le infelicità di ciascuno dei protagonisti; anche il marito soffre interiormente e silenziosamente.
Si vive sull'orlo della disperazione, senza caderci. Un film amaro; ma non privo di speranza.
Credo.





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