Regia: Robert Eggers
Paese: Stati Uniti
Anno: 2014
Genere: Cortometraggio - drammatico
Durata: 10'
Lingua: Inglese
Sinossi
La quotidianità di due giovani fratelli che vivono nella campagna statunitense: povertà, litigi, marginalità sociale e mancanza di educazione caratterizzano le giornate di questi ragazzi che crescono immersi in una natura spoglia, scarna, dalle tinte palesemente autunnali. Tutto sembra proseguire nella normalità fino a quando...
NOTE sull'autore
Robert Eggers ha iniziato la sua carriera come production designer e regista di produzioni teatrali a New York prima di dedicarsi al cinema.
Da allora, è noto soprattutto per i suoi film di genere horror e visionari quali The Witch (2015) e il più recente The Lighthouse (2019).
DICHIARAZIONI del regista
“Nel 2013, dopo oltre tre anni di tentativi per finalizzati al finanziamento di "The Witch", Jay Van Hoy e Lars Knudsen - i miei produttori della Parts & Labor - mi spiegarono che i finanziatori volevano vedere alcuni lavori recenti. Erano passati cinque anni dalla realizzazione del mio ultimo cortometraggio - "The Tell-Tale Heart" - che era piuttosto stilizzato e tonicamente molto diverso dalla pellicola che stavamo cercando di realizzare.
Jay e Lars mi suggerirono di realizzare una bozza di progetto del cortometraggio concettuale che avesse legni spaventosi, ragazzi come protagonisti e spettacoli naturalistici. Avevo voglia di provare tale sfida. Fortunatamente, a cinque minuti da dove sono cresciuto, nelle zone rurali del New Hampshire, sapevo di poter creare una storia con la giusta atmosfera e gli ingredienti necessari. Questa vicenda di Caino e Abele si basava sui miei ricordi d'infanzia di quando giocavo nei boschi, storie di vita contadina del New Hampshire della metà del secolo e un tragico incidente di caccia inerente l'infanzia del poeta Gregory Orr. Alla fine "The Witch" venne finanziato senza i fondi di "Brothers", ma la realizzazione di questo film ha dimostrato a me e ai miei più stretti collaboratori - come il direttore della fotografia Jarin Blaschke - che potevamo davvero dare origine a "The Witch". Sono orgoglioso di condividere Brothers con un pubblico più ampio ".
[fonte: memory.is]
INTERVISTA al regista
Come le è venuta in mente l'idea di "Brothers" e in quale contesto l'ha realizzato?
Brothers venne realizzato poiché stavo avendo difficoltà a finanziare The Witch. Tra i vari problemi c'era da considerare il fatto che non dirigevo nulla da parecchio tempo e i finanziatori mi chiesero dei lavori recenti. Inoltre il mio ultimo lavoro era assai stilizzato e comprendeva di recitazioni artificiali (ad esempio, uno dei protagonisti era un pupazzo).
I miei produttori - Jay Van Hoy e Lars Knudsen - mi suggerirono di realizzare un corto ambientato in natura i cui protagonisti fossero bambini, ragazzi e con una scenografia ricca di elementi lignei spaventosi.
Quello era il mio compito. Decisi in seguito di aggiungere animali. A dieci minuti dalla casa in cui crebbi, c'è un bellissimo caseificio fatiscente circondato da una ricca foresta di pini bianchi e cicuta.
Ero certo che sarebbe stato un ottimo punto di partenza per il mio film. Mi mancava soltanto una storia.
Sentii poi parlare di una storia del poeta Gregory Orr; la stessa si basava sull'omicidio accidentale del suo fratello minore durante una battuta di caccia. Quell'idea mi rimase impressa.
Feci quindi ricorso ai miei stessi ricordi di infanzia in cui giocavo nei boschi coi miei fratelli e il mio migliore amico; sfruttai il terrore di uccidere accidentalmente i miei fratelli per dare origine a questa rivisitazione di Caino & Abele in chiave anni '50. La stesura della sceneggiatura, il casting e le riprese avvennero nel giro di due mesi.
Dove ha girato il film e con che macchina da presa?
Il corto è stato prodotto da Jodi Redmond e abbiamo avuto una troupe newyorchese che venne si spostò verso il New Hampshire al fine di girare il film per tre lunghi giorni.
Era un gruppo di persone piccolo ma fantastico. Nessuna pubblicità. I ragazzi, ovviamente, erano originari del luogo, così come la nonna. Fu un po' come girare il "solito film nel giardino dietro casa" con tutte le peculiarità e stress del caso. Insieme a Jarin Blaschke (direttore della fotografia di The Witch, The Lighthouse e alcuni lavori precedenti) utilizzai una videocamera Alexa con lenti datate, cui facemmo ricorso anche per The Witch.
Questa pellicola - che ha meno personaggi e un tocco assai più claustrofobico - è stato realizzato con rapporto in scala 1.33:1 con lenti leggermente più lunghe di The Witch.
Considera questo cortometraggio come un preludio di The Witch? Era un modo per prepararsi a fare riprese nei boschi?
Volevo che questo fosse un film indipendente, autonomo, ma mi fu comunque assegnato come compito. Alla fine credo che risultò essere persino più importante per me che per gli stessi investitori. Dopo questa esperienza, mi sentii più sicuro nel girare The Witch.
Quando capì di voler diventare un filmmaker? Quali furono i registi che la spinsero a intraprendere questa professione?
Nel corso della mia intera infanzia desiderai di diventare un pittore, un regista o un musicista. Il dubbio ricadeva sempre su queste tre figure.
Credo che guardare "From Star Wars to Jedi: The Making of a Saga" (documentario televisivo del 1983) generò l'idea di "girare film" nella mia testa come qualcosa di concreto.
Chiaramente, come molti americani della mia età, presi ispirazione da Spielberg, Lucas e la Disney, sebbene Tim Burton fosse il mio preferito. Di certo, durante lo svuluppo, registi quali Bergman, Dreyer, Kubrick e Ken Loach cambiarono i miei gusti.
I suoi due corti e il suo primo lungometraggio sono ricchi di suspense e mostrano un approccio fresco e unico al cinema horror.
Come si relaziona a questa tipologia di film? Cosa la spinge a realizzare questo genere di storie?
Non lo so. Lo chieda al mio psichiatra. Personalmente sono attratto dall'oscurità, è vero. Storie di fantasmi, fiabe, religione, i miti, l'occulto... Mi sono sempre piaciuti.
Di certo, nel narrare le storie, la tensione è necessaria per mantenere vive le vicende. Con i miti si creano generalmente dei drammi estremi, con l'horror/suspense si dà origine all'ansia estrema.
Questi elementi sono utili a sorreggere la tensione.
Attualmente a cosa sta lavorando?
Qualcosa di cupo.
[fonte: lecinemaclub.com]
Traduzione: JulesJT
SOTTOTITOLI
(Versione: WEB/Vimeo)
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Messaggio modificato da JulesJT il 07 January 2020 - 09:29 AM