Visage
Titolo : Visage
Titolo originale : Visage
Titoli Alternativi: Face, Visages
Regia: Tsai Ming-Liang
Interpreti : Lee Kang-Sheng, Yi Ching-Lu, Laetitia Casta, Normann Atun, Chao-jung Chen, Nathalie Baye, Jeanne Moreau, Fanny Ardant, Jean-Pierre Léaud, Shiang-chyi Chen
Produzione: Taiwan, 2009
Genere: Drammatico
Durata: 138'
imdb: 6.0/10 (214 voti) http://www.imdb.com/title/tt1262420/
Versione compatibile: 2CD
Lingue: Mandarino, Francese, Spagnolo
Traduzione: battleroyale
Revisione: Sazuke
Parigi. Il regista taiwanese Kang sta realizzando un film basato sulla storia di Salomè. Dal primo giorno delle riprese, però, cominciano ad avvenire eventi scomodi che sembrano, in qualche modo, disturbare la realizzazione del film. In questo metacinema si incontrano le vite del regista, della bellissima protagonista, di un fragile attore e della produttrice disperata, con amori e solitudini che li legano tra loro...
Tsai Ming Liang è tornato. Dopo l'incantevole "I Don't Want To Sleep Alone", il magnifico regista taiwanese è stato chiamato dal Museo Del Louvre per realizzare una pellicola su commissione. Visto che Tsai ha sempre fatto tutto da solo, senza mai addentrarsi in nulla che fosse commerciale, la notizia ha un po' sconvolto tutti, da fans ad amanti del cinema. Eppure, il film (uscito recentemente in DVD- in Francia) dimostra quanto Tsai Ming Liang ami giocare con lo spettatore, distruggendo ogni presupposto. Ecco che, dunque, il suo primo film su commissione si rivela la sua opera più coraggiosa, quella che osa di più, quella che prova a devastare più di quanto avesse fatto quel capolavoro di "Vive L'Amour", ipnotizzare più di quella danza cinematografica sotto il nome di "Che Ora è Laggiù?" (il mio preferito del regista) e scioccare più di quanto avesse fatto l'erotismo ludico di "Il Gusto Dell'Anguria".
Il risultato è sorprendente: due ore e dieci che scorrono in un attimo. Storia risicata, dialoghi pressocchè assenti (più o meno 200 battute), ma tante, tantissime emozioni e persino la bellissima modella Laetitia Casta offre un'inaspettata e splendida performance recitativa, grazie anche alla sua natura di femme fatale feroce quanto sensuale, accompagnata dagli onnipresenti Lee Kang-Sheng e Shiang-chyi Chen, da semrpre gli attori feticcio del regista.
Il film ripresenta le ossessioni del regista che, da sempre, ha saputo mettere sullo schermo con grandissimo fascino. Tsai si autocita (il materasso sull'acqua di "I Don't Want To Sleep Alone", la casa allagata di "The Hole", l'acquario e i fantasmi di "Che Ora è Laggiù?") ma è in grado anche di evolversi e realizzare un film immobile quanto affascinante. Immagini tanto splendide da sembrare di essere frutto di una creatura angelica.
Neve, fiumi, musei... i personaggi si muovono solitari e silenziosi in luoghi circoscritti, senza una propria personalità (emblematica la scena in cui uno degli attori del film nel film dice che un uccellino è il miglior attore del cast, in quanto resterà per sempre nel suo ruolo, mentre gli attori umani lo cambieranno nel prossimo film), alla ricerca di un conforto, di comunicazione, di amore.
Scene straordinarie (i due amanti nell'ombra, si baciano, illuminati da un accendino), anche disturbanti (Lee Kang-Sheng ricoperto di sugo in una vasca da bagno, mentre la Casta lo seduce con altre ragazze avvenenti - tra l'altro una scena che, pur non essendo esplicita è da annali dell'eros- ) e che dire, poi, dei bellissimi intermezzi musicali (il primo, soprattutto) che richiamano, quelli, meravigliosi di "Dong/Il Buco"? Cast eccezionale, dove solo Jean-Pierre Léaud è abbastanza deludente (ma forse è anche dovuto al suo personaggio), soprattutto quando è talmente rincoglionito da irritare. Tuttavia, la recitazione (così come regia e fotografia) è sorprendente. Degna di nota, oltre che al duo Lee Kang Sheng e Laetitia Casta, una splendida Fanny Ardant, l'amante di Truffaut.
Un film immancabile, che nell'immobile finale ritrova straordinaria potenza.
Magnifico.
Curiosità:
* Il ruolo di Salomé doveva, in precedenza, essere affidato alla splendida Maggie Cheung di "In The Mood Of Love", la quale, però, ha sistematicamente rifiutato in seguito alla sua uscita di scena dallo spettacolo per stress. E' stato allora che Tsai Ming Liang ha optato per la bellissima Leatitia Casta, affermando di averla scelta perchè "donna affascinante, ma dalla poca esperienza cinematografica nonostante il suo charme".
* "Visage" è stato uno dei film più controversi di Cannes 2009 (non sul lato esplicito -in quel caso è assoluto vincitore il sottovalutatissimo delirio di "Antichrist" di Von Trier) ed ha scatenato le stesse identiche reazioni del suo capolavoro "Vive L'Amour" al Festival Di Venezia 1994. Ha diviso a metà il pubblico: chi non ne comprende il significato e chi lo elogia per il suo osare e per la splendida messa in scena.
Non so voi, ma io questo film lo adoro e ve lo consiglio con il cuore.
PS: Ricordo a tutti coloro che vedranno il film, di votare nell'apposita scheda in home! Grazie!
Ringrazio ancora Sazuke per la sua impeccabile revisione e per il suo entusiasmo. Grazie
BUONA VISIONE!
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Messaggio modificato da fabiojappo il 23 December 2014 - 06:52 PM