VIVA LA MUERTE
Il film è ora disponibile in DVD con sottotitoli in italiano
Regia: Fernando Arrabal
con: Núria Espert, Mahdi Chaouch, Anoek Ferjac, Ivan Henriques
durata: 1:27
nazionalità: France
anno: 1970
subs: snoo-pee
Basato sulla sua autobiografia Baal Babylon, Viva La Muerte è il primo film diretto
da Fernando Arrabal, un artista multi disciplinare iconoclasta e controverso
considerato un genio.
Trama + alcune note:
Fernando Arrabal, artista particolarmente prolifico, ha al suo attivo 150 libri (storie brevi e raccolte di poesie), 70 opere e 7 films, è anche il co-creatore (con Roland Topor e Alexandro Jodorowsky) del famoso Movimento Panico, un collettivo che celebrava il dio Pan attraverso diversi lavori e performance artistiche miscelando vari significati dell'espressionismo e del movimento artistico.
per questo suo primo film, un'autobiografia surrealista, Arrabal cerca di esorcizzare un trauma legato alla sua infanzia. Arrestato all'inizio della Guerra Civile Spagnola per essersi opposto al golpe militare, suo padre, un ufficiale, fu condannato a morte ed imprigionato finchè non riuscì riuscì a scappare scomparendo senza lasciare traccia. Usando questa premessa come base per il suo film, Arrabal si aiuta con la relazione che intercorre tra un ragazzino, Fado, (Mahdi Chaouch) e sua madre (Anoek Ferjac) per approcciare temi molto differenti tra loro, dalla politica alla religione passando per la sessualità.
Ecco allora che nel film Arrabal mescola alla sua autobiografia l'immaginazione di un bambino che vede la madre come causa dell'arresto del padre ad opera dei militari franchisti (appurato che questo fatto nn è autobiografico).
Affascinanti i disegni, all'inizio del film, di Topor. questi disegni accompagnano l'intera pellicola mescolandosi alle situazioni immaginate dal piccolo Fando e dando vita così ad una sorta di odio verso la madre ma allo stesso tempo di un amore fortissimo
che riporta al mito di edipo. le note che accompagnano la pellica sono di una canzone danese per bambini.
commento:
film DA VEDERE in quanto onirico ma lucidissimo, emblema forse più alto della genialità di questo artista (arrabal)
che nel surrealismo sa muoversi con destrezza. Alcune immagini simboliche truculente ed abbastanza forti,
si mescolano a situazioni di vita reale confondendo il sogno con la realtà e mostrandoli come unica cosa: eccezionalmente
dunque il regista ha stabilito uno stretto rapporto tra i mostri dell'inconscio e la vita reale.
Buona visione a tutti
Messaggio modificato da JulesJT il 14 October 2014 - 12:56 PM