Henan Sheng, Cina.
Funzionari cinesi e una folla cremisi omaggiano con incenso e inchini l'antenato noto come Imperatore Giallo.
Il partito comunista dichiaratamente ateo sta promuovendo il culto dell'antica figura per rafforzare la sua legittimità -enfatizzando i legami di sangue cinesi, compresi quelli con Taiwan che ha appena eletto il nuovo presidente Tsai Ing-Wen.
A migliaia si sono riuniti nella provincia di Henan, dove l'Imperatore Giallo -si dice sia nato 5000 anni fa- è descritto negli annali arcaici e presente nei libri scolastici come il fondatore della civiltà cinese.
Colpi di cannone hanno dato il via alla cerimonia, mentre un presentatore proclamava l'antenato della nazione cinese.
Un gruppo di alto rango -tra cui l'alto funzionario della provincia e un ex-vice ministro della cultura- hanno solcato il tappeto rosso e posto delle offerte davanti all'altare che incasella la statua.
Le esaltazioni del nuovo Presidente Cinese Xi Jinping (salito nel 2013) sempre più idolatrate dai media statali cinesi, e il presentatore fa eco alle sue parole: "Rivive la Cina, un sogno di 100 anni, al potere il diritto, prosperità per tutti".
Gli storici dicono che non ci sono prove che l'Imperatore sia realmente esistito, ma i libri di testo lo descrivono ampiamente come fondatore della cultura cinese e antenato del popolo -comprese le 55 minoranze etniche ufficiali, alcune delle quali fortemente contrarie-.
Gli stessi libri affermano che la Cina sia nata 5000 anni fa, ma gli studiosi fanno risalire la prima dinastia cinese -che copre una piccola frazione del paese- a circa il 1600 a.c.
Il partito comunista ha cercato di bandire la religione dopo aver preso il potere nel 1949.
Sotto Mao Zedong il culto dell'Imperatore Giallo era visto come una superstizione feudale, dice Ren Dahuan vice-presidente di un'associazione statale di ricerca.
Ora, il partito dice che la religione deve essere sfruttata per il bene sociale, approvando la cerimonia in un Consiglio di Stato.
Con il rallentamento della crescita economica, il partito cerca di presentarsi come conseguenza naturale della cultura cinese. Ciò serve loro per spiegare la loro legittimità e allo stesso tempo cercano di creare un'unica identità per una popolazione etnicamente diversificata.
'Lo stato ha bisogno di questa linea di sangue. È una strategia politica' ribadisce Zhu.
Messaggio modificato da Kiny0 il 25 May 2016 - 12:32 PM