Inviato 26 May 2007 - 10:18 AM
Film interessante. Spesso, ma non sempre, visivamente intrigante.
[parzialmente spoiler]
Ho pensato più di una volta che forse l'innocenza a cui si riferisce il titolo non riguarda solamente quella delle fanciulle, ma anche la nostra, quella del nostro sguardo.
In fondo si rimane turbati dalla freschezza, dalla libertà (in fondo alle protagoniste è concesso tutto tranne l'evasione dal campo), dal miracolo della crescita e della trasformazione.
Anche se la soluzione e la messa in scena mi sembra eccessiva, in effetti è così metaforica da risultare più che pertinente.
Le bambine arrivano dentro una bara, dal nulla. Forse ancora perchè così piccole ancora non conoscono i segreti della riproduzione e quindi della nascita?
Cosa è il bosco? Forse è il limite invalicabile della "protezione" di cui godiamo nella nostra infanzia da parte dei genitori? L'uomo disegnato nel foglio è ciò che potrebbe influenzarle, privandole prematuramente della loro innocenza una volta superato il varco?
Sinceramente io ne avrei fatto un film tutto tondo, ambientato a cavallo tra la fine dell'800 e inizio 900, invece di avere questo strano passaggio finale quasi, consentitemelo dire, alla "the village".
La sequenza finale, nella sua semplicità, è fortissima e conturbante. E per me, forzata.
E' come dare in pasto delle prede innocenti ed ingenue (ma sarà poi vero? In fondo dopo il ballo, le ragazzine vogliono scoprire a tutti i costi chi c'è dietro il sipario. E' il desiderio che nasce in loro) ai leoni affamati.
In conclusione l'ho trovato un film davvero interessante che merita una seconda visione
BASTA COL DOPPIAGGIO DEI FILM IN ITALIA !
Se lo scadimento dell'arte è evidente- il che è palese - e l'arte è l'anima di un popolo, allora il nostro popolo, il nostro paese, è gravemente malato nell'anima. (1-9-1970) A. Tarkovskij