Tatsuya Nakadai, quando lo sguardo buca lo schermo
Omaggio al grande attore giapponese
di fabiojappo
Tatsuya Nakadai nasce a Tokyo il 13 dicembre 1932. (Anche se alcune fonti dicono sia nato lo stesso giorno del 1930.
Tra i più i grandi attori di tutti i tempi, viene scoperto - sembra mentre lavora come commesso in un negozio - da Masaki Kobayashi. Il regista lo fa esordire nel 1953 in Kabe atsuki heya e quattro anni dopo gli offre il primo ruolo importante: quello di Jo in Kuroi kawa (Black River). Grande presenza scenica, intensità espressiva e due occhi magnetici. Le caratteristiche di Nakadai si notano subito. Nasce una stella.
Con Kobayashi lavorerà ancora in diverse occasioni. A cominciare dalla realizzazione della grandissima trilogia Ningen no jôken (Human Condition). Non ancora trentenne a Nakadai viene affidato il ruolo di protagonista in questa monumentale opera, massima espressione del cinema di Kobayashi permeato di critica sociale ma così alto da non rimanere ingabbiato in semplici classificazioni. Un sodalizio artistico, quello tra il regista e Nakadai, che continua con altri film indimenticabili come Seppuku (Harakiri) e Kwaidan. Quello del ronin Hanshiro Tsugumo, pronto a compiere il suicidio rituale dei samurai, resta l'interpretazione forse più nota di tutta la carriera dell'attore. Difficile, impossibile però scegliere la migliore tra le tante memorabili. Anche in ruoli non centralissimi Nakadai non passa inosservato e contribuisce in modo importante alla riuscita dei film. Per esempio, sempre diretto da Kobayashi, in Jōi-uchi: Hairyō tsuma shimatsu (Samurai Rebellion) dove duetta-duella con l'altro volto del cinema giapponese, Toshiro Mifune, in un superbo combattimento.
All'epoca di quest'altra fenomenale opera firmata da Kobayashi, il 1967, le katane di Nakadai e Mifune si sono già incrociate sotto la direzione dell' "Imperatore". Quella con Akira Kurosawa è un'altra collaborazione fondamentale nella carriera di Nakadai che, curiosità, è comparsa non accreditata anche in Shichinin no Samurai (I sette samurai, appare intorno al nono minuto). In Yojimbo (La sfida del samurai) c'è il primo grande duello con Toshiro Mifune che sarà subito replicato nel "sequel" Tsubaki Sanjuro (Sanjuro). Nakadai impugna la katana tante volte. Quando si parla di jidaigeki, chanbara non si può fare a meno di visualizzare nella mente il suo volto e le immagini relative ai film del genere a cui l'attore ha preso parte. Sempre negli anni Sessanta non si può non ricordare almeno Dai-bosatsu tôge (The Sword of Doom) di Kihachi Okamoto, altro regista che lo dirige in numerosi film.
Ma non solo con indosso vestiti da samurai. Nakadai convince sempre. Anche in abiti moderni. È il periodo d'oro dell'attore che tra i 25 e i 35 anni, oltre a recitare nei film già citati, lavora anche con altri grandi maestri. Lo ritroviamo per esempio in Enjo (Conflagration), adattamento del romanzo di Mishima "Il padiglione d'oro" diretto da Kon Ichikawa, dove interpreta magistralmente la parte di Togari, lo studente zoppo e cinico. Al fianco di Hideko Takamine nel capolavoro di Mikio Naruse Onna ga kaidan o agaru toki (When a Woman Ascends the Stairs) e in Eien no hito (Immortal Love) di Keisuke Kinoshita. E ancora nello stupendo Tanin no kao (The Face of Another) di Hiroshi Teshigahara.
Negli anni seguenti lavora spesso con Hideo Gosha, maestro del chanbara. Tra i vari titoli da ricordare Goyokin, risalente al 1969, e Yami no karyudo (Hunter in the Dark) realizzato dieci anni dopo. Prende curiosamente parte anche a un film italiano, "Oggi a me... domani a te!" di Tonino Cervi, e ad altri lavori di Ichikawa come la trasposizione cinematografica di Wagahai wa neko de aru (I Am a Cat) di Natsume Soseki. Nel 1980, a distanza di diciassette anni da Tengoku to jigoku (Anatomia di un rapimento), torna a lavorare con Kurosawa che gli affida il ruolo del "guerriero ombra", del protagonista di Kagemusha. Cinque anni più tardi i due si ritrovano in Ran. Praticamente irriconoscibile per via del trucco, Nakadai interpreta il vecchio signore Hidetora Ichimonji in quello che da molti è considerato il capolavoro assoluto di Akira Kurosawa. Una doppia straordinaria prova d'attore.
La carriera di Nakadai prosegue, anche se i film a cui prende parte non sono più memorabili come quelli del passato. Nel 1987 in Hachiko monogatari di Seijiro Koyama è il padrone del famoso cane di razza akita protagonista del commovente film basato su una storia vera; dodici anni dopo compare, come maestro di spada, in Ame agaru (After the Rain) diretto da Takashi Koizumi, ma scritto da Akira Kurosawa poco prima della morte. Lavora anche in televisione per alcune serie. Tra queste la più nota è Sekai no chushin de, ai wo sakebu (Crying Out Love, in the Center of the World) del 2004. Ancora oggi continua a recitare. È nel cast di due film da poco usciti in Giappone: Tsunagu (Until the Break of Dawn) di Yuchiro Hirakawa e Nihon no higeki (A Japan's Tragedy) di Masahiro Kobayashi che lo aveva già diretto due anni fa nel discreto Haru tono tabi (Haru's Journey). Non sono più i ruoli, i film indimenticabili di una volta. Ma lui è ancora grande, è il cinema (forse) che è diventato piccolo. Troppo piccolo per l'ultimo samurai, per una leggenda come Tatsuya Nakadai.
Per una maggiore scorrevolezza del testo non ho citati altri titoli importanti. Per un quadro più completo della sua filmografia: IMDb
Sottotitoli dei film con Nakadai
presenti nell'archivio di AW
(link alle relative discussioni)
Daughthers, Wives and a Mother
When a Woman Ascends the Stairs
Crying Out Love, in the Center of the World (serie tv)
*Sottotitoli tolti in seguito all'uscita in Italia del dvd. Sono reperibili anche: La sfida del samurai, Harakiri, Anatomia di un rapimento, La battaglia di Port Arthur, Hunter in the Dark, Kagemusha, Ran.
Per l'occasione ho creato anche questo video, molto semplice, che in ordine cronologico ripercorre parzialmente la carriera di Tatsuya Nakadai con 33 immagini per altrettanti film.
Ringrazio Picchi (prima sostenitrice di questo omaggio), Cignoman (che mi ha aiutato nella scelta del brano del video) e tutti i subber che hanno contribuito a far conoscere di più questo straordinario attore traducendo i sottotitoli dei film sopra elencati.
Messaggio modificato da fabiojappo il 23 November 2016 - 10:18 AM