''Il cervello e' plastico, modellato da quello che facciamo'', ha affermato lo scienziato. ''Stiamo diventando tutti piu' sani e longevi, ma la minaccia piu' preoccupante a mano mano che la popolazione invecchia e' quella riguardante le funzioni del cervello'', ha sottolineato lo studioso, che lo scorso mese ha pubblicato un libro intitolato 'Stay Sharp' (Mantenetevi lucidi) proprio sul tema.
A questo proposito, Robertson, che ha 54 anni, ha citato un programma di training cerebrale al quale hanno partecipato volontari di eta' compresa fra i 65 ed i 94 anni. Questi ultimi, dopo appena dieci lezioni della durata di un'ora ciascuna per migliorare la memoria attraverso la risoluzione di problemi di ragionamento ed altri esercizi, hanno acquistato un'agilita' e lucidita' mentale propria di persone fra i 7 ed i 14 anni piu' giovani.
I benefici dell'allenamento si sono rivelati particolarmente marcati sui lobi frontali del cervello, legati alla capacita' di organizzare, prendere decisioni o iniziative, all'umorismo, all'attenzione e alla memoria. Gli esercizi infatti generano una sostanza chimica che stimola la crescita di nuove cellule e connessioni cerebrali. Innalzano inoltre i livelli di serotonina, che controllano l'umore, e favoriscono l'afflusso di vasi sanguigni al cervello.
''Per gli ultra-cinquantenni l'esercizio e' una sorta di droga miracolosa che rende mentalmente piu' agili, meno smemorati e ritarda la perdita di agilita''', ha sottolineato Robertson, ricordando che anche una buona alimentazione e' importante, poiche' cibi ricchi di grassi saturi possono accelerare il declino della testa. Pure lo stress, se grave e prolungato, puo' essere nocivo.
''Uno dei motivi per cui la memoria ci tradisce e' che non attacchiamo le informazioni con lo stesso vigore cerebrale di quando eravamo giovani'', ha affermato il professore spiegando che, scansioni del cervello hanno mostrato un maggiore utilizzo del lobo frontale sinistro e dello stesso ippocampo da parte dei giovani, quando sottoposti ad esercizi mnemonici.
Ma non ogni speranza e' perduta: gli anziani possono riattivare questo tipo di apprendimento piu' giovanile allenando la memoria. Anche giochi che richiedono un'intensa attivita' mentale, come cruciverba, sudoku o gli stessi videogiochi, possono rallentare il declino del cervello.
-----------------------------------------
Ansa - 8 settembre 2005
Messaggio modificato da Monana il 09 October 2005 - 05:22 AM