TLF-PTU
tlf-ptu luceastrale
EDIZIONE AGGIORNATA CANTONESE
PTU CANTONESE 2 CD
PTU ita
PTU LINK
Traduzione: LUPO SILENZIOSO
Revisione: Luceastrale.
Dati tecnici
Paese di origine : Hong Kong
Genere : Azione,drammatico
durata : 85 minuti
Regista : Johnny To
Cast:
Simon Yam :Mike
Suet Lam : Lo
Ruby Wong : Leigh Cheng
Maggie Su : Kat
RECENSIONE (tratta da hong kong express-http://www.hkx.it/rec-film3.html)
I poliziotti passeggiano di notte, fanno la ronda, si perdono a sognare intorno a una cabina telefonica e poi si fermano a sussurrare la buonanotte alle fidanzate, reali o telepatiche, e a volte ordinano una chefsalad al chiosco dietro l'angolo... Il cinema di Hong Kong ci ha abituati da sempre a scene di questo genere, tante diurne, ma le più belle notturne (Andy Lau in Days of Being Wild, Tony Leung Chiu-wai in Chungking Express... ed è fin troppo facile partire da queste citazioni...). Fino a quando ecco che Johnnie To, nel suo ritratto di Hong Kong più silente e disilluso, ma ancora fantasioso e metaliguistico, sceglie di metterli tutti insieme questi poliziotti e di puntare l'occhio di bue sulle (non) avventure di chi lavora di notte, quasi minuto per minuto, optando per un film intero che svuoti ulteriormente tutti i momenti privi di senso dei poliziotti di Hong Kong. Lasciando perdere tutti i ripieni di tutti i film classici, le storie d'amore, gli inseguimenti e le rivalità cromaticamente chiaramente bipartite tra buoni e cattivi, e insistendo solo unicamente sugli andirivieni delle uniformi, sui loro svoltare gli angoli di strada, sul loro scontrarsi e sovrapporsi e ragionare giammai da eroi ma da impiegati-uomini-imperfetti e scoperti. Scardinando le regole del cinema d'azione. Impastando tutto nel blu, nel nero, nel giallo debole, tutto indefinitamente mischiato come l'immondizia e la pioggia, giù per una grondaia.
Un pretesto kafkiano, con la faccia di Lam Suet che grida sotto la pioggia con le mani a segnarsi il volto di angoscia, come nell'Urlo di Munch: il sergente Lo vive una serata sfortunata: alla tavola calda s'imbatte negli scagnozzi di un boss di quartiere; gli imbrattano la macchina, lo inseguono, lui inciampa, scappa, cade, viene picchiato e quando rinviene si accorge di non avere più con sé la pistola d'ordinanza. Bendato e rattoppato chiede venia al capo dei PTU (Police Tactical Unit) Mike Ho (Simon Yam, che per tutto il film si comporterà da Simon Yam, senza gli eccessi di Simon Yam), e tutti si mettono a cercare la pistola scomparsa, dandosi un limite orario entro il quale eventualmente denunciare la perdita dell'arma, mentre i colletti bianchi del reparto investigatori criminali si mettono a puntualizzare anche i respiri (e la puntualizzazione, si sa, è donna, e qui ha la faccia di Ruby Wong), accrescendo l'incertezza e il sudore, il panico e l'inadeguatezza; mentre dal canto loro immigrati clandestini, scavezzacollo da quattro soldi e capitriade oscuri e mellifluamente torbidi si manifestano lungo la strada, tra cabine telefoniche, sale giochi e fessure, tra gli infissi sudici della città immersa nell'oscurità, esattamente come una inspiegabile quanto tuttavia realmente indecifrabile accozzaglia di scarafaggi, subdolamente indaffarati e sguiscianti...
Non vengono in mente paragoni per spiegarsi e ritrovarsi in qualche modo dentro il circoscritto labirinto emozionale e piovigginoso, traspirante, di PTU. Vien voglia però di accostare mentalmente questa pellicola ad altre, altrettanto irreali e scivolosamente notturne, instabili, malate e stanche, sgualcite ed esauste: Al di là della vita, e Fuori orario di Martin Scorsese, per esempio.
In PTU poi ci sono solo sprazzi (contentini) di scontri a fuoco tradizionali, di guardie e ladri da blockbuster. Quello che invece c'è sul serio, insistentemente e contagiosamente, è la desolazione, il vuoto bagnato e rifrangente delle strade, il buio sconnesso delle scalinate disabitate, degli abitanti della notte che hanno smesso di essere delle apparizioni glamour di onnipotenza, tra caos, alcool, karaoke e droghe, e ora sono solo ominidi qualunque, tenuti insieme a forza da operazioni surreali (di nuovo, per l'appunto, kafkiane!), missioni incongrue, come in un incubo da cui non si riesce a svegliarsi, e in cui si ha l'impressione costante e crescente di non riuscire a vedere bene. La disperazione, l'aggressione, branchi di cani che si incontrano di notte e si riconoscono dall'odore, a seconda delle scie lasciate nelle zone battute d'abitudine.
Forse Johnnie To è stato amaramente fortunato, assecondato in qualche modo dagli eventi reali, nel senso che il suo PTU (due anni di gestazione) è preoccupantemente simile a come ci si immagina che debbano essere le notti ora, a Hong Kong, con la SARS che striscia tra i vicoli desolandoli. E a questo proposito, sempre forse, è interessante notare cosa sia in realtà la PTU, un'unità di polizia locale che di solito ha il compito di mantenere l'ordine durante le occasioni ufficiali e le feste cittadine, tipo la cerimonia dell'handover del 1997. È interessante perché ora le stesse persone, gli stessi poliziotti, si ritrovano a perlustrare i marciapiedi sostanzialmente vuoti, con la stessa serietà e la stessa professionalità, o meglio lo stesso ostinato illuso-disilluso tirare avanti di e per sempre. Mentre invece Hong Kong è finita, è chiusa, è malata, e chi è stato addestrato per contenere le folle, ora non può fare altro che rimettere in scena lo sfuggire obliquo a pericoli tanto letali quanto inutili e noti, tra equivoci (alla fine anche) buffi e sorprese di gelido squallore inconcludente, ripetitivamente irreale, in cui conta solo tornare a casa sani e salvi, a dispetto, è liberatorio ripeterlo, del cinema di eroi che tutti amano, che tutti si aspettano, e che PTU non è.
Fasci di luce deboli, torce elettriche che segano e segnano l'oscurità, mentre la colonna sonora s'ingrandisce e gonfia il petto di malinconia.
Commento personale
Film secondo me molto realistico,spesso sembra quasi di vedere qualcosa che sta accadendo realmente sotto i nostri occhi,di certo non si tratta di un film che bada molto al dialogo ma piuttosto all'azione immediata e senza fronzoli........
Cmq nn pensate di capirlo facilmente ad una prima lettura perche' gli intrecci tra i vari personaggi sono molteplici e spesso ci si perde e si rimane interdetti.Certo e' duro e pessimista in molte cose,ma in altre gioca molto sugli equivoci e lo fa con una certa ironia.
Per i sub e' stato necessario vedere il filmato e rivederlo piu' volte perche' altrimenti sarebbe stato tutto incomprensibile,dato che le versioni a cui ho fatto riferimento avevano perfino i nomi dei personaggi diversi....insomma non un lavoro facile.
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PTU nuova edizione
DATI TECNICI E RIFERIMENTI SONO RIPORTATI NELLE PRIME RIGHE DELLA RECE.
Commento personale lupo silenzioso
Chi conosce To, prolifico regista hongkonghese, sa che non rimane certo deluso dai suoi film. Con questo PTU si puo' affermare che siamo davanti ad una delle sue vette piu' elevate. Come per "A hero never dies", i personaggi sono molto sfaccettati, a tutto tondo, allo stesso tempo pieni di meschinita' e dosi di coraggio che li portano a cavare le gambe dalle situazioni piu' imprevedibili (qua la perdita della pistola di ordinanza da parte di un poliziotto).
Registicamente ben congegnato, sembra di vedere il complicato ma ben oliato meccanismo di un orologio che scorre inesorabile verso la sua fine.
Il film e' un amaro ritratto della polizia e dei biechi piani che i tutori della legge operano per svicolare da ogni tipo di empasse; persone che si muovono ai margini della legge dunque, che cercano di sopravvivere come il nostro protagonista, un ufficiale della polizia in attesa della promozione del prossimo mese, pronto a tutto pur di salvare l' "onore" (leggi: la pellaccia e la faccia). E allora anche un collega parte in suo aiuto, in mezzo a questa odissea notturna, pronto ad usare ogni mezzo a sua disposizione, come l'integrita' della squadra di cui e' a capo, per salvare l'onore del Corpo di Polizia. Il senso di appartenenza ad un tutto si fa sentire molto forte.
Tutto culmina nell'amaro finale, dove la bassezza dei personaggi principali (i poliziotti) raggiunge il suo culmine (da sottolineare anche grazie all'apporto dei media....).
Traduzione:
abbiamo voluto riproporre questo capolavoro per 2 motivi:
innanzitutto perche' e' un capolavoro, e per tale io intendo una qualsiasi forma d'arte umana di cui non ci si stanca mai e che ad ogni sguardo ci fornisce elementi nuovi su di se' (e su di noi, come amava definire Truffaut un'opera d'arte).
E poi perche' la versione precedente aveva due difetti: era doppiata dall'originale cantonese in mandarino ed edulcorata dell'amaro finale (3-4 minuti) di cui sopra. Serva anche per il futuro a chiunque si metta a tradurre un film di HK: controllate sempre che sia la versione originale in cantonese!!!
Ho notato anche come le versione eng derivate da queste due distinte fonti sono profondamente diverse in certi punti!! quindi non e' stato un lavoro di adattamento ma spesso e volentieri di traduzione ex novo.
Revisione luceastrale
Mi ha fatto molto piacere fare il lavoro con Lupo perche' non solo mi ha appassionato farlo,ma mi ha dato la possibilita' di ripresentare questo lavoro in maniera piu' precisa e su una fonte piu' valida.Ai tempi della prima stesura purtroppo il materiale su cui lavorare era solo quello e ricordo che fu una fatica.....
Spero apprezzerete tutti il lavoro fatto.
ATTENZIONE
Questo titolo è ora reperibile nei migliori negozi e store-on line.
Asian World si prefigge la promozione e la diffusione della cultura cinematografica asiatica.
Per questo motivo i sottotitoli relativi a questo film sono stati ritirati.
Supporta anche tu il cinema asiatico,acquistando questa pellicola in dvd.
PTU
Messaggio modificato da fabiojappo il 27 December 2014 - 02:45 PM