Winter Vacation
Han jia
Paese: Cina
Anno: 2010
Durata: 91 min.
Genere: Drammatico
Regia: Li Hongqi
Cast:
Bai Junjie, Zhang Naqi, Bai Jinfeng, Bao Lei
Presentazione di MarcoMx
Vincitore del Pardo d'Oro al Festival di Locarno 2010 - dopo che l'anno primo aveva trionfato un altro film cinese, She, A Chinese - Winter Vacation è una delle pellicole più originali apparse negli ultimi anni nel panorama festivaliero internazionale. L'opera diretta da Li Hongqi è una pellicola tanto surreale quanto delicata, dominata dall'immobilità. Di fatto, una trama vera e prorpia non c'è, ma a ipnotizzare lo spettatore ci sono i lunghi e fissi piani d'ambientazione che fotografano il desolato paesaggio invernale cinese, i tempi dilatati e i folli sipiarietti tra i personaggi. Nel film, dove non esiste un vero protagonista, si segue l'indolente convivio di quattro amici che, in un paesino nel nord della Cina, trascorrono placidamente l'ultimo giorno delle vacanze invernali discorrendo degli argomenti più disparati. La scuola è importante? Quanto vale l'educazione scolastica nella vita reale? L'amore adolescenziale può interferire con gli studi?
Di un paese un tumultuosa crescita industriale, Li Hongqi sceglie scientemente di raccontare chi non ne è al centro. Il lavoro è oculatamente epurato da Winter Vacation e tale esclusione concerne personaggi di ogni età: una donna in età da impiego è mostrata mentre fa la spesa, i ragazzini non vanno neanche a scuola, poiché siamo nel mezzo delle loro vacanze invernali. I due volti che ricorrono maggiormente sono quelli dello "zio", un signore già in pensione, e del suo nipotino "in un certo senso in pensione anche lui" e già in crisi esistenziale (come i suoi coetanei). I due, grazie sopratutto alla capacità del regista di dirigere i bambini, sembrano una consumata coppia uscita da anni di gavetta nel cabaret. Ma agli occhi dell'autore tutti i personaggi, non solo i menzionati, sono come marionette - immortalate senza un solo movimento di macchina - burattini di una deliziosa commedia dell'assurdo. Tuttavia, le risate non possono celare la malinconia di fondo dell'opera, popolata da protagonisti in cronica depressione, senz'altro favorita dal gelo del clima stagionale e delle relazioni interpersonali. E dalla desolazione di una grigia periferia confinata ai margini del progresso economico e sociale.
Messaggio modificato da fabiojappo il 14 May 2020 - 02:11 PM