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[ZOOM] Allan King


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3 risposte a questa discussione

#1 JulesJT

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Inviato 02 October 2017 - 12:25 PM

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Presentazione a cura di JulesJT


ALLAN KING: UNO SGUARDO SUL CINEMA VÉRITÉ


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Cenni storico-biografici

Allan Winton King nacque a Vancouver e frequentò sia la scuola media che le superiori a Kitsilano [1]. In quel periodo lavorò come scenografo e assistente per il primo film del suo amico Stan Fox, GLUB. I due divennero poi proiezionisti presso la Vancouver Film Society nel 1947 e cominciarono ad organizzarne le programmazioni di gruppo. Lì videro in anteprima innumerevoli film inerenti l'espressionismo tedesco e il cinema sovietico appartenenti al catalogo del Museo d'Arte Moderna di New York.
Dopo aver conseguito la laurea presso la University od British Columbia, King diresse la stagione concertistica 1950/51 del medesimo ateneo. Lì acquisì competenzenel marketing e gestionali. Fu per lui un periodo florido sia culturalmente che intellettualmente.
Durante la gioventù dovette affrontare diverse sfide poiché il padre era un alcolista e a un certo punto la madre si vide costretta a dare in affidamento lui e il fratello.
Quest'ultima divorziò infine dal marito, si risposò quando Allan aveva 15 anni e così entrambi i ragazzi acquisirono il cognome del patrigno, King per l'appunto.
In passato si disse spesso che Allan King sfruttò il mondo del cinema come porta di ingresso per i traumi altrui per empatizzare soprattutto con la condizione umana in tutte le sue illimitate forme.
Dopo aver viaggiato diverso tempo in Europa con la sua prima moglie Phyllis Leiterman, King fece ritorno in Canada. Nel 1954 entrò nel mondo della televisione cominciando a lavorare per la CBC Vancouver.
Lì realizzò il suo primo documentario nelle vesti di regista e produttore, Skidrow, opera inerente degli alcolisti
che vivevano in alberghi di infimo ordine nella zona centrale della sopracitata città canadese.
In quegli anni venne poi a mancare suo padre.
Trascorso un po' di tempo, King avvertì la necessità di un cambiamento e nel 1958 si trasferì con la famiglia a Ibiza, nelle Isole Baleari, deciso a diventare un filmmaker indipendente.
Dopodiché realizzò Running Away Backwards (1966), il suo primo documentario a sfondo drammatico inerenti dei canadesi espatriati a Ibiza.
Successivamente tornò nuovamente in Canada e la CBC lo incaricò di realizzare Warrendale, il suo primo documentario di rilievo. L'opera riguarda dei ragazzi con disturbi psichici che vivono in una comunità per minori a Toronto. Jean Renoir, noto regista, lo considerò il più importante documentario mai visto in vita sua.
Più avanti King si sposò con la sceneggiatrice Patricia Watson e iniziò a girare le riprese di A Bird in the House, Red Emma e Who Has Seen the Wind, opere scritte da lei stessa.
Questi successi furono susseguiti da One Night Stand, un adattamento filmico inerente l'opera della drammaturga Carol Bolt che affronta i temi della sessualità in chiave moderna.
Questo film venne prodotto negli anni '80 per la televisione, ambiente nel quale si adoperò a realizzare i successivi Danger Bay e La Strada per Avonlea [2].
Successivamente diede origine anche a Termini Station, lungometraggio basato sulla sceneggiatura scritta dalla sua terza moglie, Coleen Murphy.
Superata la soglia della terza età, King cominciò a realizzare una serie di documentari che trattavano i temi della morte della demenza: Dragon’s Egg (1999), Dying at Grace (2003) e Memory for Max, Claire, Ida and Company (2005). Questi ultimi riscossero un enorme successo, furono proiettati in numerosi festival internazionali e anche distribuiti nel mercato home video.
Nel 2006 completò il suo ultimo lungometraggio di rilievo, EMPz 4 Life, film che studia gli stereotipi razziali di alcuni giovani appartenenti alla comunità nera di Toronto.
Allan King presiedette Directors Guild of Canada - corporazione di registi cinematografici e televisivi canadesi - nel 1970/71 e dal 1993 al 2000.
I premi ricevuti durante la sua carriera ne attestano la passione e la competenza rivolta al mondo del cinema. Tramite i suoi lavori ha sempre espresso empatia nei confronti degli esseri umani e di numerose esperienze di vita. Allan King è morto a causa di un tumore al cervello nel giugno del 2009 a Toronto ma è stato apprezzato come regista sia dentro che fuori i confini canadesi.


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King: I drammi di attualità

La retrospettiva in questione si focalizza esclusivamente su alcuni dei cosiddetti "actuality dramas" del noto documentarista canadese.
La pubblicazione dei relativi sottotitoli non seguirà comunque l'ordine cronologico con cui i film sono usciti, anzi, sarà letteralmente invertito: Come on Children (1972), A Married Couple (1969) e Warrendale (1967).
Di seguito vi proponiamo una breve descrizione degli stessi più un estratto di un'intervista che lo stesso regista rilasciò per Brick - un magazine letterario di Toronto - pubblicata tra l'altro sul sito dei professionisti della Criterion Collection (nota azienda statunitense di distribuzione home video) di cui abbiamo appunto tradotto i tre film sopracitati.

Warrendale, documentario inerente un gruppo di ragazzi con problematiche comportamentali che alloggiano in un centro di riabilitazione sito in Toronto, è stato paragonato ai lavori di Pennebaker, Maysles e Rouch all'interno dei movimenti del cinema verité [3] e direct cinema. Tuttavia l'approccio di King era mirato a catturare i flussi emozionali dei bambini, quindi mentre esperivano sentimenti di rabbia, sensi di colpa e infine la tragedia. Verosimilmente pareva essere un lavoro più umano, adattato alle diverse sensibilità, ai movimenti
e ai suoni delle singole persone. Così come gli educatori adulti cercavano di costruire un rapporto di fiducia con questi ragazzi problematici, King si focalizzava sugli intimi momenti di counseling [4], di rassicurazione e conversazione per strutturarne la propria narrativa. Queste sequenze - che spesso evolvono in attacchi isterici e contenimenti che attribuiscono al film ancora più enfasi - ci mostrano l'oscuro telaio dell'infanzia traumatica senza tamponi né reti di sicurezza.
Il fulcro del lungometraggio in questione, ossia un incontro simil-familiare tra gli educatori e i ragazzi a proposito del decesso della cuoca della comunità, è una rappresentazione di dolore straziante collettivo che genera una frenesia di rabbie represse. Per un istante la videocamera di King viene inghiottita in questo campo di guerra emozionale, messa alle corde ma mai sopraffatte da queste espressioni oneste, crude, capace inoltre di catturarne ogni singolo momento.

Sempre impressionante, seppur in modo diverso, A Married Couple si avventura nel mondo degli adulti attraverso il rapporto conflittuale tra Billy e Antoinette Edwards. A King è stato dato libero accesso al loro matrimonio e le sue videocamere riprendono quell'apparente affresco di felicità suburbana che velocemente si sgretola per rivelare un'accesa lotta per il controllo di una famiglia moderna appartenente al ceto medio. Semplici conversazioni inerenti il dovere, la responsabilità e la lealtà si trasformano in discorsi confusionari e attacchi verbali colmi di risentimento offuscando le colorate mura domestiche tipiche degli anni '60. King riesce inoltre a trovare il lato comico nella tragicità, soprattutto mentre Billy cammina con una giacchetta di lana e un velo rosso, pavonegginadosi per una donna che ormai aveva perso ogni interesse. L'ultima conversazione tra i due coniugi sfiora l'assurdo ma, tenendo conto del punto a cui sono giunto, assume un certo senso. È difficile credere che un film di finzione riesca a catturare questa potente dicotomia umana che unisce una graduale sofferenza alla sopravvivenza.

In Come on Children Allan King ritorna le vite travagliate dei giovani di Toronto, tuttavia questa volta crea egli stesso l'ambiente di studio. Dopo aver realizzato lunghe interviste con degli adolescenti locali, King mandò dieci di costoro in una località di campagna dove poter vivere in collettività senza l'interferenza degli adulti, gerarchie o regole di sorta. Ognuno di questi adolescenti - di età variabile dai 13 ai 18 anni - riceve una specie di introduzione musicale da parte di un carismatico ex tossicodipendente di nome John.
Il suo modo di raccontare che ricorda molto lo stile folk di Bob Dylan, attribuisce a Come on Children una certa identità riflessiva che si esemplifica bene nelle seguenti parole: "Non ho ben capito di cosa parli il film ma spero che vi faccia venire voglia di essere qui". Questi ragazzi sono ben consci della presenza della videocamera ma ciò non impedisce loro di svelare una miscela inquietante di ingenuità e di cinica aggressività nei confronti della futura vita da adulti. Ancora una volta King sfrutta elementi collettivi (una visita dei genitori
nella località di campagna) per mostrare le differenti dinamiche drammatiche che emergono da ogni conversazione.


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Intervista al regista
(Ad opera di Blaine Allan, Seth Feldman, and Peter Harcourt)


PH: Una volta ha detto in un'intervista che odia fare film.

AK: Sì, trovo che sia terrificante. Tempo fa una persona mi ha chiesto: "Se ti dessero un milione di dollari, che genere di film realizzeresti?". E io risposi: "Metterei quei soldi in banca e smetterei certamente di farne altri".

PH: Ma odia ancora girare film?

AK: I documentari sono terribili mentre i prodotti realizzati per la TV sono come dei dolci perché già precostruiti. È come lavorare su dei modelli. Ho trovato assai più complicato lavorare
su dei lungometraggi originali sebbene col tempo ci si impratichisca. Ma la difficoltà risiede nell'interpretazione. Ogni volta ci si chiede: "Ma a cosa starà pensando lo sceneggiatore?".
Per questo motivo li ho sempre portati con me sul set quando possibile.

SF: Ma la produzione cinematografica le avrà pure dato qualche soddisfazione, no?

AK: È tutto una scoperta. Direi durante la realizzazione dei documentari, soprattutto quando ci si liberava di parte dell'attrezzatura e si era liberi di esplorare il territorio circostante.
Io sono una persona che legge molto ma non ho mai scoperto tante cose come quando realizzo dei film perché le persone stesse che riprendi con la videocamera ti insegnano di tutto.
Ciò che loro ti danno è spontaneo, proviene dal nulla e ne ottieni uno straordinario significato intrinseco.
Il pubblico ti racconta molte cose riguardo ai film che produci e anche 30 anni dopo ne impari tante altre che non conoscevi in precedenza.

BA: Che significato ha realizzare un film - soprattutto uno che verrà mandato in onda - in un contesto terapeutico?

AK: Beh, si viene intrappolati in una sorta di legame - e l'ho scoperto in modo vivido a Warrendale - perché il mio obiettivo e quello del film stesso era quello di esplorare la vita dei minori.
Warrendale si è rivelata un'esperienza straordinaria perché la priorità era quella di far esprimere i ragazzi. Li si incoraggiava a manifestare i propri sentimenti - finché questi non risultavano ovviamente dannosi per loro stessi - oltre al luogo in cui vivevano, la comunità e gli altri bambini residenti.
Ma lo scopo del film non era quello di focalizzarsi sulla terapia. Se cominci a modificare l'esperienza filmica che realizzi in qualcosa di didattico, finisci per creare un lavoro assai banale.
Lo stesso pensai con A Married Couple. Se riesci a osservare i conflitti matrimoniali con sufficiente acutezza e attenzione, potresti scoprire le ragioni per cui il matrimonio stesso si complica.
Il film in questione offre alcuni consigli in tal senso. Billy e Antoinette dissero che il motivo per cui accettarono di farsi filmare era quello di voler scoprire se avessero potuto risolvere i loro problemi matrimoniali. Riguardarono spesso le riprese, giuravano che non avrebbero più rifatto determinate cose e, ovviamente, ci ricascarono. Questo perché puoi avere tutta la conoscenza di questo mondo ma ciò non significa necessariamente che riuscirai a cambiare.

PH: Una volta ha detto che il motivo per cui ha cominciato a realizzare documentari deriva dal desiderio di esplorare i suoi stessi pensieri e sentimenti - dei quali era talvolta incerto - attraverso quelli delle altre persone. Vorrei sapere se questa considerazione è cambiata nel corso degli anni.
È ancora incerto riguardo ai suoi pensieri e sentimenti?


AK: Io sono particolarmente sorpreso dai miei sentimenti perché spesso credo di conoscerli ma poi me ne stupisco e rimango di stucco. A dire il vero scoppio in lacrime molto facilmente.
Talvolta però mi arrabbio riguardo ad alcune cose che pensavo di poter gestire tranquillamente.
sorprendo spesso dei miei sentimenti forse perché sono stato un uomo molto riservato per tanti anni e ho nascosto le mie impressioni anche a me stesso.

SF: All'inizio dell'intervista ha detto che la produzione cinematografica è legata alla scoperta.
Allora cos'ha scoperto in tutti i suoi film?


AK: L'aspetto più disingannevole è che puoi imparare tanto e trovare una moltitudine di soluzioni ma scopri anche che non esistono risposte reali e che il mondo non migliora particolarmente,
semplicemente cambia. Ma la difficoltà nel rendere la gente pacifica o nel frenare la loro avidità è la stessa di sempre. Suppongo che il bello di invecchiare è che conosci più cose a tal riguardo e che diventi più equo. Talvolta puoi di fatto realizzare qualcosa di tanto efficace da cambiare le persone.


Filmografia completa

Film e telefilm

Skid Row (1956)
The Pemberton Valley (1957)
Rickshaw (1960) (TV)
Interview with Orson Welles (1960) (TV)
A Matter of Pride (1961) (TV)
Dreams (1962) (TV)
The Field Day (1963)
Joshua: A Nigerian Portrait (1963) (TV)
Running Away Backwards (1964)
Children in Conflict: A Talk with Irene (1967)
Warrendale (1967)
A Married Couple (1969)
Come on Children (1973)
Red Emma (1974) (TV)
Maria (1977) (TV)
Who Has Seen the Wind (1977)
One Night Stand (1978) (TV)
Silence of the North (1981)
Tucker and the Horse Thief (1985) (TV)
The Last Season (1986)
Termini Station (1989)
The Dragon's Egg (1998) (TV)
Leonardo: A Dream of Flight (1998) (TV)
Dying at Grace (2003)
Memory for Max, Claire, Ida and Company (2005)
EMPz 4 Life (2006)

Serie TV

Alfred Hitchcock presenta (1985)
Philip Marlowe, Private Eye (1986 episode)
Friday the 13th: The Series (1987)
The Twilight Zone (1988)
Bordertown (1989)
La strada per Avonlea (1989)
Neon Rider (1990)
Dracula: The Series (1990, 1991)
By Way of the Stars (1992)
Madison (1993)
Kung Fu: The Legend Continues (1993)
Twice in a Lifetime (1999)


Premi e riconoscimenti

1992 – Gemini Award
2002 – Ufficiale dell'Ordine del Canada
2006 – Dottorato ad honorem di Belle Arti presso la Simon Fraser University
2009 – Academy Achievement Award - premiazione postuma - per il suo contributo nella televisione

Premi cinematografici

Premio Internazionale della Critica a Cannes per Warrendale
Miglior film Straniero presso la British Academy of Film Awards con Blow-Up di Michelangelo Antonioni
Gran Premio al Paris International Film Festival per Who Has Seen the Wind
Cinque Canadian Film Awards per One Night Stand realizzato per la televisione
Un Premio Gemini per il montaggio di Dying at Grace – 2003
Donald Brittain Award per il Miglior Documentario a sfondo politico o sociale per Dying at Grace – 2003


Note

[1] Quartiere di Vancouver.
[2] Serie televisiva canadese inerente una comunità presbiteriana e trasmessa sul canale CBC.
[3] La locuzione cinéma vérité (sull'argomento v. anche documentario) fu lanciata dal sociologo francese Edgar Morin in un articolo del gennaio 1960 sul settimanale "France Observateur", dove veniva fornita un'interpretazione della poetica cinematografica di Dziga Vertov, celebre cineasta dell'avanguardia sovietica. Nel 1960, in occasione della proiezione al Festival di Cannes di Chronique d'un été, diretto da Jean Rouch e dallo stesso Morin, la locuzione si leggeva nella frase di lancio del film: Pour un nouveau cinéma vérité. Morin intervenne a chiarire il proprio pensiero:
"Si tratta di fare un cinema verità che superi l'opposizione fra cinema romanzesco e cinema documentaristico, bisogna fare un cinema di autenticità totale, vero come un documentario ma col
contenuto di un film romanzesco, cioè col contenuto della vita soggettiva" (cit. in Fofi, Morandini, Volpi 1988, p. 343). [fonte: treccani.it]
[4] Nell’ambito sanitario, è un’attività relazionale, svolta da personale specializzato (counselor), finalizzata a orientare, sostenere e sviluppare le potenzialità di persone momentaneamente in
difficoltà. Il c., che può essere individuale o di gruppo, promuove atteggiamenti attivi verso soluzioni possibili di una problematica, aiuta a prendere decisioni e a migliorare le relazioni
interpersonali. Scopo fondamentale è lo sviluppo dell’autonomia della persona, che rimane sempre la protagonista del processo di c., e che viene messa nelle condizioni di attuare scelte dopo
essere stata guidata a esaminare la situazione da diversi punti di vista. [fonte: treccani.it]

N.B. Questa retrospettiva non sarebbe stata possibile senza l'impegno di paxy - nostro collaboratore - che ha tradotto ben 2/3 dei film che qui vi presentiamo e che con determinazione mi ha spronato non poco al fine di portare a termine la suddetta iniziativa. Thank you!

Film tradotti:

- Warrendale (1967)
- A Married Couple (1969)
- Come on Children (1973)




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Messaggio modificato da JulesJT il 25 October 2017 - 12:33 PM

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Cinema Asiatico:
Welcome to the Space Show, Udaan (2010), Goyōkin, Fuse, Dragon Town Story, The River with No Bridge, ILO ILO, A Time in Quchi
Still the Water, Norte - the End of History, The Terrorizers, Yi Yi, Stray Dogs, Tag,
Cemetery of Splendour, A Brighter Summer Day,
Labour of Love,Double Suicide, Japanese Girls at the Harbor, Nobi (Fires on the Plain), The Postmaster, Radiance, Liz and the Blue Bird
Modest Heroes,
The Seen and Unseen, Killing, Dwelling in the Fuchun Mountains, The Woman Who Ran,


L'Altro Cinema:
Kriegerin, Chop Shop, Marilena de la P7, Kinderspiel, Kes, Abbas Kiarostami (special), Hanami, L'enfance nue, Short Term 12
Mamasunción, The Rocket, The Selfish Giant,
Argentinian Lesson, Holubice, The Long Day Closes, Mon oncle Antoine, O som do Tempo
Mammu, es tevi mīlu, Skin, Une histoire sans importance, Couro de Gato, Los motivos de Berta, Ne bolit golova u dyatla, Valuri, Club Sandwich
, Whiplash, The Strange Little Cat, Cousin Jules, La fugue, Susa, Corn Island, Beshkempir, The Better Angels, Paul et Virginie, Im Keller, Ich Seh Ich Seh, Harmony Lessons, Medeas, Jess + Moss, Foreign Land, Ratcatcher, La maison des bois, Bal, The Valley of the Bees, Los insólitos peces gato, Jack, Être et avoir, Egyedül, Évolution, Hide Your Smiling Faces, Clouds of Glass, Les démons, On the Way to the Sea, Interlude in the Marshland, Tikkun, Montanha, Respire, Blind Kind, Kelid, Sameblod, Lettre d'un cinéaste à sa fille, Warrendale, The Great White Silence, Manhã de Santo António, The Wounded Angel, Days of Gray, Voyage of Time: Life's Journey,Quatre nuits d'un rêveur, This Side of Paradise, La jeune fille sans mains, La petite fille qui aimait trop les allumettes, CoinCoin et les Z'inhumains, Brothers, Permanent Green Light, Ryuichi Sakamoto: Coda, Travel Songs, Reminiscences of a Journey to Lithuania, Retouch, Barn, Fauve, Fragment of an Empire, Ravens, The Trouble with Being Born, Without, Limbo (2020), The Girl and the Spider, Earwig,

Drama: Oshin, Going My Home
Focus: AW - Anime Project 2013, Sull'Onda di Taiwan, Art Theatre Guild of Japan, Allan King, Jonas Mekas,

#2 fabiojappo

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Inviato 03 October 2017 - 01:33 PM

Grazie ! Molto interessante. Aspetto di vedere i film proposti

#3 paxy

    Microfonista

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Inviato 05 October 2017 - 12:36 PM

Visualizza MessaggioJulesJT, il 02 October 2017 - 12:25 PM, ha scritto:

N.B. Questa retrospettiva non sarebbe stata possibile senza l'impegno di paxy - nostro collaboratore - che ha tradotto ben 2/3 dei film che qui vi presentiamo e che con determinazione mi ha spronato non poco al fine di portare a termine la suddetta iniziativa. Thank you!
Mi ero perso 'sto pezzo, potrei quasi commuovermi. :em41:
Gran presentazione, comunque.
Mubi - Sito web - Facebook - YouTube

Traduzioni Cinema Asiatico:
The Clone Returns Home (Nakajima); The Backwater (Aoyama); Over Your Dead Body (Miike); Behemoth (Liang); Genpin (Kawase)

Traduzioni L'altro Cinema:
Je t'aime, je t'aime (Resnais); Horse Money (Costa); Nathalie Granger (Duras), Our Man (Costa), Ossos (Costa), Ne change rien (Costa); Slow Action (Rivers); Come on Children (King); A Married Couple (King); La valle chiusa (Rousseau); La belle Nivernaise (Epstein); Garoto (Bressane); Tokyo Days (Marker); Be seeing you (Marker); Description of a Struggle (Marker); The Koumiko Mystery (Marker); Wheel of ashes (Goldman); An Example Of Intonation (Sokurov); Early Works (Žilnik); He Stands in the Desert Counting the Seconds of His Life (Mekas); As I Was Moving Ahead Occasionally I Saw Brief Glimpses of Beauty (Mekas)

Focus:
Pedro Costa, Allan King, Chris Marker, Jonas Mekas

#4 JulesJT

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Inviato 25 October 2017 - 12:40 PM

Con la pubblicazione di Warrendale è ufficialmente terminata la restrospettiva dedicata ad Allan King.
Mi raccomando, guardate i film e fateci sapere cosa ne pensate. :em67: Buona visione!

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Cinema Asiatico:
Welcome to the Space Show, Udaan (2010), Goyōkin, Fuse, Dragon Town Story, The River with No Bridge, ILO ILO, A Time in Quchi
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Cemetery of Splendour, A Brighter Summer Day,
Labour of Love,Double Suicide, Japanese Girls at the Harbor, Nobi (Fires on the Plain), The Postmaster, Radiance, Liz and the Blue Bird
Modest Heroes,
The Seen and Unseen, Killing, Dwelling in the Fuchun Mountains, The Woman Who Ran,


L'Altro Cinema:
Kriegerin, Chop Shop, Marilena de la P7, Kinderspiel, Kes, Abbas Kiarostami (special), Hanami, L'enfance nue, Short Term 12
Mamasunción, The Rocket, The Selfish Giant,
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Mammu, es tevi mīlu, Skin, Une histoire sans importance, Couro de Gato, Los motivos de Berta, Ne bolit golova u dyatla, Valuri, Club Sandwich
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Drama: Oshin, Going My Home
Focus: AW - Anime Project 2013, Sull'Onda di Taiwan, Art Theatre Guild of Japan, Allan King, Jonas Mekas,





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