Titolo: The Man from Nowhere ~ Ajusshi
Durata: 119'
Anno: 2010
Paese: Corea
Genere: Azione, drammatico
Regia: Lee Jeong Beom
Cast:
Won Bin - Cha Tae-shik
Kim Sae Ron - Jung So-mi
Kim Tae Hoon - Kim Chi-gon
Kim Hee Won - Man-seok
Tae-shik è un uomo che ha scelto di isolarsi dal mondo, mettendo una barriera tra sé e gli altri. Passa le sue giornate gestendo uno squallido banco dei pegni, e ha una pessima reputazione nel quartiere, anche se nessuno sa nulla del suo passato. So-mi è una bambina sveglia e simpatica, ma abbandonata a sé stessa da una madre drogata. Lei cerca un amico, ma Tae-shik ha paura… Paura di volere bene di nuovo a qualcuno, paura di soffrire ancora. Quindi meglio fingere che lei non conti nulla e voltarle le spalle, chiudendo gli occhi per non vedere quanto So-mi abbia bisogno di lui.
Ma quando dei criminali la rapiscono e minacciano di farle del male, Tae-shik non potrà più continuare a mentire a sé stesso. Se la posta in gioco è la vita di quella ragazzina, è tempo di smettere di fare lo spettatore e di giocarsi il tutto per tutto. Sarà una lotta senza quartiere, tra un gruppo di trafficanti di droga e il misterioso uomo del banco dei pegni. Ma chi è realmente Tae-shik?
Dopo essere stato un giovane uomo mentalmente ritardato in Mother, Won Bin cambia completamente genere e per il suo primo ruolo da protagonista sceglie un personaggio cupo, tormentato dal suo passato, sigillato in sé stesso, che decide di riemergere dall'abisso in cui lui stesso si era rinchiuso per salvare So-mi. Il film è crudo e non indora la pillola nel farci scoprire il passato di Tae-shik, il presente difficile in cui vive So-mi e l'avidità senza scrupoli dei trafficanti. Ma a queste scene forti e spesso molto violente, si alternano momenti di intensa emozione mentre Tae-shik si risveglia dal letargo che si era imposto. E scopre di non essere poi così indifferente al dolore ed alla sofferenza altrui come ormai credeva e di tenere da morire a quella ragazzina chiacchierona.
Bravissimi gli interpreti… Won Bin trasmette le emozioni di Tae-shik quasi solo con gli sguardi ed i gesti, e Kim Sae Ron non è da meno. Non a caso entrambi sono stati premiati agli 8° Korean Film Awards per la loro interpretazione. Quanto al film, merita decisamente secondo me il grande successo di pubblico che ha avuto, diventando un campione d'incassi in Corea. Insomma, Ajusshi (il titolo è l'appellativo con cui So-mi si rivolge a Tae-shik, un po' l'equivalente familiare del nostro "signore") è un film da vedere. Ci mostra il peggio della natura umana, ma allo stesso tempo ci fa anche sperare che una volta toccato il fondo, con il cuore dilaniato dall'odio e dal rimorso, un uomo possa trovare la forza di reagire per salvare una ragazzina a cui vuole bene, ma a cui ha voltato le spalle nel momento del bisogno fingendo indifferenza e mentendo anche a sé stesso.
SOTTOTITOLI
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Traduzione di Midwinter
Revisione e QC di Exe e Hanajima
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The Man From Nowhere
Messaggio modificato da Kiny0 il 06 May 2015 - 11:58 AM