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[Kta]

Le donne cinesi sono le prime al mondo per presenza nella stanza dei bottoni nell’imprenditoria: il 51% dei posti di management di alto livello sono infatti detenuti da donne, un record mondiale. Al secondo posto della graduatoria pubblicata dalla Grant Thornton International ci sono le filippine - dove le donne occupano il 37% delle posizioni manageriali di alto livello, seguite dalle thailandesi(36%) e dalle vietnamite (33%).

Per uscire dall’Asia bisogna guardare all’ottavo posto in classifica, dove spuntano gli Stati Uniti - con il 20% di donne in posizioni manageriali di alto livello. L’Italia si trova in posizione leggermente migliore degli Usa, dato che la percentuale rientra nella media mondiale del 24%. Globalmente, infatti, le donne occupano proprio il 24% delle posizioni manageriali di livello, ma in Paesi come il Giappone - in netta controtendenza regionale - si trovano solo il 7% di donne al comando.

La graduatoria è stata compilata analizzando i dati di quasi 7000 aziende mondiali in un ampio arco di settori.
Ma un’altra classifica, questa volta condotta dalla MasterCard, mostra che quello che manca alle donne cinesi, come alle loro sorelle del mondo intero, é una maggiore rappresentazione politica: si trovano infatti solo 27 “leader” (di tutti i livelli) donna per ogni 100 posizioni politiche.

Secondo un’analista della Grant Thornton, la tanto controversa politica del figlio unico per famiglia contribuisce a slegare le donne dagli eccessivi impegni domestici, dando loro più tempo per il business, e garantisce loro maggiori possibilità di ereditare posizioni manageriali nelle aziende fondate da un capofamiglia, dato che non hanno un fratello pronto a competere con loro per aggiudicarsi le posizioni di rilievo.

Fonte: lastampa.it