Regia: Claude Jutra
Paese: Canada
Anno: 1971
Genere: Drammatico
Durata: 104'
Lingua: Francese
Interpreti: Jacques Gagnon (Benoit), Jean Duceppe (zio Antoine),
Lionel Villeneuve (Jos Poulin)
Sinossi
Québec, anni '40. Protagonisti sono gli abitanti di un piccolo e accogliente paesino rurale della nota provincia canadese. In particolare si susseguono le vicende di un tredicenne - Benoit - e del relativo zio Antoine. Siamo alla vigilia di Natale e nel luogo in questione fervono i preparativi: la gente si accinge a fare gli ultimi acquisti, i commercianti lavorano alacremente così come i contadini e i minatori, i quali costituiscono una forza-lavoro degna di nota. Tra di loro troviamo Jos Poulin, un uomo un po' scorbutico ma altrettanto simpatico che - stufo di subire le angherie del suo boss statunitense - decide di andare a prestare servizio in un campo di lavoro invernale (logging camp) abbandonando la famiglia per ben sei mesi.
Benoit e lo zio - tuttavia - avranno modo di entrare in contatto coi suoi familiari in occasione del...
Commento di JulesJT
*(Contiene Spoiler)*
"Mon oncle Antoine" è probabilmente il film più noto di Claude Jutra, anzi, per diversi anni è stato considerato dalla critica internazionale il miglior lungometraggio canadese di sempre. Ecco, le qualità sono indiscutibili ma, personalmente, tendo a non dare mai troppo adito a certe affermazioni (anche perché basta poco per venire smentiti nel mondo del cinema).
Trattasi comunque di una godibilissima pellicola che ci mostra in tutta la sua semplicità il quotidiano di questo gradevole paesino del Québec, un luogo ricco di fascino, pressoché incontaminato e - per certi versi - ostile. Dico questo perché il periodo invernale non è certo semplice da affrontare vista la durata e tutte le problematiche che si può trascinare (difficoltà nel comunicare tra i villaggi, i trasporti, il commercio che ne risente, ecc...).
La particolarità di questo film risiede innanzitutto nel lasso di tempo in cui intercorrono le vicende di zio Antoine e company: soltanto 24 ore. Ebbene sì. Jutra (che qui interpreta Fernand) decise infatti di porre l'accento sulle ore che precedono il Natale e la festività stessa.
Devo ammettere che "l'esperimento" è decisamente riuscito. Ho infatti adorato questa atmosfera festaiola, ilare, gaia che - nell'immaginario della mia infanzia - corrispondeva a una sorta di tregua dagli stress quotidiani (forse ciò è più avvertibile nelle metropoli).
Ambiente gioioso a parte, il regista canadese è stato assai capace nell'approfondire il cambiamento di Benoit in seguito alla morte del primogenito dei Poulin. Da ingenuo adolescente, il nostro giovanotto compie subito quel "salto di consapevolezza" che lo porta a raffrontarsi con l'elaborazione del lutto. Emblematica questa sua "trasformazione" che vediamo soprattutto nelle battute finali, una volta tornato a casa.
Convincente anche il personaggio dello zio Antoine così come tutto il resto della comunità; ecco, avrei voluto che Jutra si soffermasse ulteriormente sulla figura di Jos Poulin, omaccione che fin dai primi minuti mi ha ispirato una certa simpatia.
Il film si chiude comunque lì dov'è iniziato, tra gli splendidi paesaggi innevati del Québec, in compagnia del sibilo del vento, del freddo pungente e dei fiumi di alcol (un must per chi vive in quelle zone).
Gran bella prova.
Traduzione e recensione: JulesJT
SOTTOTITOLI
(Versione: DVD Criterion / WEB)
Mon.oncle.Antoine.AsianWorld.zip 38.66K
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Messaggio modificato da JulesJT il 25 April 2020 - 01:42 PM