The Foul King (2000)
(Versioni: ac3.mojis.sharereactor / dvd unknown)
Dae-ho è un goffo impiegato di banca, quotidianamente vessato dal proprio direttore (che lo umilia spesso e volentieri con una mossa da wrestling) e innamorato (non ricambiato) di una collega. Ma l'occasione per sfogare le proprie frustrazioni, per sfuggire alla realtà quotidiana e per trovare fiducia in se stesso non tarda a presentarsi: una palestra cerca aspiranti lottatori per tornei di wrestling. Inizia così, per Dae-ho, una doppia vita: di giorno impiegato imbranato e sottomesso, di notte The Foul King, lottatore mascherato che fa ricorso alle peggiori scorrettezze per battere l'avversario... (da cinemacoreano.it)
Cast: Song Kang-ho (Dae-ho), Chang Jin-young (Min-young), Jang Hang-sun (Jang Kwan-jang), Park Sang-myun (Tae Baek-san), Le Won-jong (Oh Dae-san), Jeong Ung-in (Du-shik)
Produttore: Oh Jeong-wan
Regista: Kim Jee-woon
Durata: 112 minuti
Commento
Un avvertimento prima della visione del film: cercate di guardare oltre alla comicità delle scene e ammirate lo splendido (e triste) messaggio che sta dietro la palizzata di divertimento, ovvero l’inesorabile tristezza della vita.
Una volta che siamo vittima del società, del sistema, è quasi impossibile uscirne.
Anche se raggiungiamo un inaspettato successo che abbiamo inseguito con ostinazione, alla fine ci accorgiamo che, nonostante tutto, la vita rimane sempre la stessa.
Recensione
di Gianpiero Mendini (da cinemorfina.net)
Le cose cambiano era il titolo di un bel film di David Mamet di qualche anno fa. E le cose cambiano anche per il giovane Dae-ho, un impiegato di banca per niente soddisfatto della propria vita (sul lavoro viene quotidianamente umiliato dal proprio direttore, nel privato è innamorato, non ricambiato, di una collega), nel momento in cui decide di iscriversi ad una palestra che cerca aspiranti lottatori di wrestling! Da quel giorno la sua vita non sarà più la stessa: di giorno impiegato timido e sottomesso, di notte temibile lottatore mascherato, finché…
Il classico tema dello sport come rivalsa nei confronti di un destino infelice e come valvola di sfogo/terapia per i problemi famigliari e le ansie derivanti dagli stressanti ritmi lavorativi è stato (ab)usato in talmente tante occasioni che mi pareva realisticamente impossibile riuscire a trovare qualcosa di fresco ed originale in un film come questo. Fortunatamente, mi sbagliavo di grosso!
Il brio del protagonista (Song Kang-ho, uno degli attori più interessanti nel panorama cinematografico orientale, interprete anche del drammatico Sympathy for Mr.Vengeance di Park Chan-wook), semplicemente perfetto col suo misto di buffaggine, timidezza e forza di volontà, la scelta azzeccata di caratterizzare i personaggi secondari in maniera caricaturale (il malvagio direttore, il padre perennemente insoddisfatto, la giovane istruttrice) e una regia capace di divertire e contemporaneamente di dire qualcosa di non banale su temi importanti come la solitudine, la paura di un futuro incerto, la possibilità di realizzare i propri sogni,... fanno passare in secondo piano la prevedibilità del soggetto ed un finale forse un po’ troppo dispersivo, trasformando questa pellicola in un film indimenticabile, insieme esilarante e struggente.
Non a caso si tratta di uno dei maggiori incassi del cinema coreano di sempre, vincitore del prestigioso Far East Film Festival di Udine del 2001.
Messaggio modificato da fabiojappo il 13 May 2018 - 09:11 AM