Asaka, il 09 May 2013 - 09:36 PM, ha scritto:
Non ho il tempo di cedere a tante e tali tentazioni
E già... e lo stato di "grandezza" è un tema presente in molta letteratura del periodo, in modo esplicito o nascosto... ma probabilmente la maniera in cui lo ha affrontato questo autore non ha eguali quanto a rigore e profondità di pensiero.
Poi come sempre i romanzi di Dostoevskij non sono mai monotematici... la miriade di personaggi secondari e sottotrame sconvolgono gli umori del lettore e veicolano un senso di sconfitta così forte e inesorabile, che quando poi arriva lo spiraglio di luce pare una vera e propria illuminazione...
Ma che ho detto?
Attento al prossimo libro che recensirai, Blind!
E' stato il mio primo Dostoevskij, anche se ho pure Le notti bianche già in attesa, ma sono comunque intrippatissimo dalla letteratura russa nell'ultimo periodo, da Anna Karenina e Il maestro e Margherita mi sono letteralmente innamorato. Ora recupero tutti i classici che da adolescente avevo sempre ignorato. Comunque tranquilla il prossimo non è russo...anche se sempre di classico parliamo