Il progetto di Stibbert si articolò nel corso degli anni. La sua collezione spazia tra armamenti, armature, vasellame e oggetti d'arte di ogni tipo e di ogni epoca.
Un cenno speciale va alle Sale Giapponesi, al quale Frederick si interessò in concomitanza con la riapertura del Sol Levante all'occidente intorno al 1880. Tale collezione è tra le più cospicue al di fuori del Giappone stesso.
Pensate che la collezione è talmente vasta che Frederick decise di acquistare la villa accanto alla sua in modo da poter esporre tutte le sue opere.
La casa-museo, alla sua morte è stata lasciata alla Città di Firenze con la clausola di mantenere le collezioni nel luogo e negli ambienti pensati e di aprire il Museo al pubblico.
Alcune armature europee
Una delle sale islamiche
Una delle sale islamiche: armamenti e costume tipico
Armamenti: spade, scudi e archi islamici
Sale Giapponesi
Sella dello Shogun Tokugawa, fatta in legno laccato
Maschera: demoni dagli occhi d'oro e alcuni Tengu
Armamenti e armature europee e la famosa sala della cavalcata
Sala da ballo con ritratti della famiglia e uno dei salotti della casa con le pareti in cuoio
Alcuni fucili e il mantello che Napoleone (figura che Stibbert ammirava)
indossò per l'incoronazione a Re d'Italia
Stibbert amava ricomporre le armature seguendo un senso estetico invece che storico.
Si avvalse di artigiani per la creazione dei supporti e per la valorizzazione di ogni suo pezzo d'arte.
Queste foto sono solo una briciola di quello che potete trovare nel museo-casa. Io ne sono rimasta meravigliata e impressionata, non solo per gli oggetti presenti, ma anche per la casa in sé, rimasta quasi intatta anche nell'arredamento.
Ultima nota, attorno alla casa vi è anche il giardino: una piccola oasi assolutamente imperdibile.
L'unico tasto dolente, se così vogliamo dire, è che la visita è a tempo ed è sempre accompagnata da un custode. Per la visita alle sale giapponesi c'è l'obbligo di prenotare, senza costi aggiunti.
Le sale sono un po' in ombra e ciò rende difficile vedere bene gli oggetti, quasi tutti conservati in teche di vetro. Si possono fare foto, ma è vietato l'uso del flash.
Per concludere, come diceva sempre Stibbert: Per aspera sic itur ad astra!
Messaggio modificato da Îshta il 21 November 2015 - 11:16 PM