DAMO
다모
Altri Titoli: Damo: The Legendary Police Woman /
Damo: The Undercover Lady Detective
Anno: 2003
Nazione: Corea del Sud
Genere: Dramma storico
Nr. Episodi: 14 da 1h ciascuno
Messa in Onda: dal 28/07/03 al 09/09/03 su MBC TV
Sceneggiatura: Jung Hyung Soo
Regia: Lee Jae-Gyu
Produzione: Lee Jae Kyu
Un po' di storia...
Riferimenti storici risalenti alla tarda epoca Chosun, nella Corea del XVII secolo, attestano l'esistenza di membri femminili del corpo di polizia, denominate "Damo", il cui compito preciso era di svolgere incarichi normalmente preclusi al personale maschile, quali lo svolgimento di autopsie, perquisizioni e interrogatori su donne - per lo più di nobile lignaggio - o anche operazioni in incognito sotto le spoglie di personale domestico. Sebbene le Damo fossero a tutti gli effetti membri delle forze di polizia nazionali, quando non impiegate in missione ufficiali esse venivano adibite ad umili mansioni al servizio dei colleghi maschi, quali il servizio del te' ed altre incombenze domestiche, mentre al di fuori dei confini del commissariato erano private di qualsivoglia status privilegiato ed equiparate a cittadini delle più umili origini, soffocate dal vortice dei pregiudizi di classe e dal maschilismo dell'allora soffocante società coreana....
TRAMA
Chae-Ohk, una damo del Commissariato di Polizia di Seoul dall'eccezionale talento investigativo che non teme rivali nell'uso della spada, presta servizio agli ordini del valoroso comandate Hwangbo, che si è preso cura di lei fin da tenera età a seguito della morte dei genitori e nei confronti del quale nutre un profondo sentimento di stima e affetto. L'eccezionale capacità d'osservazione e la sua innata arguzia uniti al suo valore in combattimento le sono valsi il rispetto e l'affetto di colleghi e superiori, ed il suo intuito investigativo fuori dal comune le permette di risolvere i casi più intricati. Ma al di fuori del comissariato, agli occhi del mondo Chae-Ohk resta un umile servitrice, una cittadina di basso rango e di umili origini, degna soltanto di occuparsi delle faccende domestiche.Quando il commissariato di Polizia viene incaricato di una delicata inagine su di un traffico di monete contraffatte che rischia di minare alla base l'economia di tutta la provincia,Chae-Ohk, sotto mentite spoglie maschili, si imbatte casualmente per le vie della città in Jang Sung-Baek, un misterioso viandante che rivela ben presto possedere un'eccezionale tecnica di combattimento oltre ad uno spirito generoso e altruista. In una serie di circostanze, i due trovano modo di aiutarsi reciprocamente, prima che le loro strade si dividano.Quando però Chae-Ohk si offre volontaria per una delicata infiltrazione in incognito nel campo della banda dei sospetti falsari, apprende con sua grande sorpresa che il viandante è in realtà il leader della gang, e che dietro l'intera vicenda asi nasconde una macchinosa cospirazione di palazzo in cui sono coinvolti alte cariche dello stato.Nel mentre emergono nuovi dettagli del disegno cospiratore ed il legame con il ribelle Jang Sung-Baek si fa via via più stretto, per Chae-Ohk giungerà presto il momento di mettere alla prova il proprio senso del dovere e la stessa lealtà verso il comandante Hwangbo , ed i tre protagonisti si troveranno loro malgrado riuniti tra passato e presente in un fatale ed inevitabile scontro destinato ad un tragico epilogo.
FILMOGRAFIA del cast pricipale
Lee Seo Jin
è Hwang-bo Data di nascita: 30/06/73 |
Ha Ji Won
è Chae-Ok Data di nascita: 28/06/79 |
Kim Min Joon
è Jang Sung-Baek Data di nascita: 24/07/76 |
Filmografia:
Drama:
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Filmografia:
Drama:
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Filmografia:
Drama:
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I
LUOGHI DI DAMO Damo è
stato girato in alcuni luoghi di straordinaria bellezza, ed il massimo sforzo è stato investito per valorizzare le risorse naturali e storiche della Corea nel corso delle riprese, sfruttando alcuni tra i luoghi più celebri del paese dal punto vista paesaggistico ed artistico. Di seguito alcune delle più celebri location in cui sono stati ambientati passaggi del drama:
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Villaggio Folkloristico coreano
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Tempio di Seonamsa |
Lago di Chungjuho
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Spiaggia
di Yeonpo
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Parco
Nazionale di Mungyeong Saejae
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Gwanghanru
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COMMENTO
[Rielaborazione
di un articolo di "Twitch" - www.twitchfilm.net]
Correva l'anno 2003 quando un
giovane produttore coreano decise di imbarcarsi in un progetto
già
avviato e accantonato almeno una decina di volte nell'ultimo decennio,
un qualcosa che avrebbe cambiato per sempre il panorama dei drama
televisivi contemporanei, in maniera inaspettata e imprevedibile. Il
suo nome era Lee Jae-Gyu, e il suo drama d'esordio una serie di
ambientzione storica intitolata 다모 (Damo).I
Drama a sfondo storico non erano certa una novità del
panorama televisivo coreano, ma in quell'anno la MBC
decise di avventurarsi in qualcosa di davvero rischioso,
innovativo e decisamente problematico per l'epoca. Se le serie storiche
del passato erano sempre state
incentrate su un largo numero di personaggi principali e sul loro
sviluppo, in maniera simile ad un gioco di ruolo, in
Damo, per la prima volta, venne riciclato il
principale clichè dei drama di tendenza, il tradizionale
"triangolo
d'amore", riadattandolo però in un contesto del tutto
nuovo. Sempre per la prima volta, si decise di girare la serie
interamente in alta definizione, una tecnica generalmente usata solo
per documentari o per miniserie di breve durata. Infine, si decise di
inserire una massiccia dose d'azione, un
mix di arti marziali e combattimento di strada, con spruzzi
di
hapkido/taekwondo e largo utilizzo della tecnica del "Wire" con un
chiaro richiamo allo stile dei Wuxia di Honk Kong. Infine, ulteriore
elemento di distinzione per questo tipo di produzioni, prima ancora
della messa in onda del primo episodio circa l'80% delle riprese era
già stato completato, a causa del massiccio impiego di scene
CG,
della complessa messa in scena delle sequenze di combattimento e di
altri fattori che determinarono rallentamenti nella lavorazione. Questo
ebbe però il vantaggio di consentire alla produzione di
rifinire
ulteriormente il prodotto, dedicandogli più attenzione e
cura
nel dettaglio rispetto agli standard presenti nelle serie della
concorrenza
Già solo per questi motivi Damo costituiva rispetto agli standard dell'epoca una mezza rivoluzione. Lo
spunto per la sceneggiatura, ampiamente rimaneggiata rispetto all'idea
originale, venne ricavato da un Manwa originale di Bang
Hak-Gi (다모 남순이 - Damo Nam-Soon), autore
già molto conosciuto al pubblico e noto anche per
la cura maniacale riposta nel descrivere il contesto storico
in cui ambientava le sue storie. Nel caso specifico, il soggetto
rappresentava una sorta di inno femminista alle donne in carriera
dell'epoca Chosun, descrivendo la forte figura di una donna
indipendente e risoluta dedita a risolvere casi e svolgere
indagini nelle vesti di DAMO, cioè di un membro
femminile del corpo di polizia, una figura professionale realmente
esistita di cui esistono numerosi riferimenti in trattati storici e
cronache dell'epoca. Le Damo dovevano essere non più alte di
150 cm, pesare tra i 40 e i 45 Kg, essere agili, snodate e e
tollerare bene l'alcool, e venivano impiegate regolarmente per una
serie di compiti, spesso in incognito, dove era richiesta una presenza
femminile. Nonostante l'importanza dei compiti loro assegnati, dal
punto di vista sociale esse erano considerate a tutti gli effetti delle
serve e come tali oggetto di tutti i comuni pregiudizi di una
società fortemente maschilista e classista.
Il casting della serie tra alti e bassi si protrasse per molti mesi, anche a causa dell'elevato numero di parti da assegnare, includendo veterani del piccolo schermo e giovani promesse a fianco dei tre interpreti principali. Alla fine la squadra era al completo: una solida idea alla base, un ottimo sceneggiatore nella persona di Jung Hyung-Soo, capace trasferire con grande efficacia nel formato televisivo le tavole di Bang Hak-Gi, un cast di interpreti di tutto rispetto, un cast tecnico di primissimo livello e, da ultimo, il supporto della Seoul Action School per le coreografie di combattimento. A tutto questo si aggiungeva un budget di oltre 200 milioni di Won per episodio, una cifra iperbolica rispetto a qualsiasi serie mai girata in Corea all'epoca. Damo
ha segnato una svolta fondamentale nel panorama dei drama televisivi,
per diversi motivi. Innanzitutto ha rappresentato l'alba di una nuova
era per gli sceneggiatori, abituati a riproporre da sempre i
medesimi clichè e indirizzarsi agli stessi target
demografici, e un occasione per le stesse stazioni televisive,
da sempre inclini a spendere i propri budget senza prima riflettere
esattamente sui target cui volevano rivolgersi. Miscelando con sapienza
azione, melodramma, commedia, mistero e grazie a solide
fondamenta tecniche, questa serie ha inaugurato l'era dei "Fusion
Drama", contaminazioni di generi diversi capaci di strizzare l'occhio
alle ambientazioni d'epoca ma ricevere
ampio apprezzamenti anche da un target d'audience
giovanile che predilige soprattutto l'aspetto esteriore dei
protagonisti.
A ciò si aggiunse l'incredibile hype che la serie suscitò nel popolo della rete..per la prima volta nella storia della televisione coreana un'intera generazione di persone diede vita ad un fenomeno culturale parallelo a quello ufficiale fatto di blog, siti internet ufficiosi, gruppi di discussione e forum in cui gli appasionati si scambiavano opinoni, immagini, video musicali, pareri e materiale sulla serie e sui loro beniamini...un fenomeno di portata tale da mandare down i server che ospitavano i siti ufficiali all'indomani di ogni episodio, letteralmente invasi dalle decine di migliaia di post dei fan...basti pensare che nel giro di poche settimane dall'inizio della programmazione il sito web principale raggiunse la soglia del milione di contributi...Da allora, per effetto della grande popolarità raggiunta on line dalle serie televisive, le stazione televisive cominciarono a monitorare attentamente l'opinione del popolo della rete, arrivando a modellare le serie secondo i gusti e le mode che da essa emergevano e non soltanto basandosi sui classici rating d'ascolto. La forza di Damo, però, oltre che nella robusta sceneggiatura, nella splendida e ricercata scenografia, capace di rievocare con grande vividezza l'atmosfera dell'epoca, e nella spettacolarità dei pirotecnici duelli, risiede nella straordinaria prova interpretativa offerta da un affiatato gruppo di attori e nella loro capacità di ricreare un universo pulsante di vita e memorabile, in cui è facile rispecchiarsi. A dispetto dell'ambientazione d'epoca, in Damo si muovono personaggi assolutamente credibili, capaci di provare i medesimi sentimenti ed emozioni di personaggi dei nostri giorni, e verso i quali è difficile non provare un sincero trasporto, immedesimandosi nelle loro umane debolezze, passioni, ambizioni e speranze. Un vortice di emozioni capace di trascinare lo spettatore di episodio in episodio, regalando momenti di straordinaria intensità drammatica e spessore emotivo. Raramente come in questa serie può capitare di restare rapiti dalla recitazione in una lingua straniera la cui musicalità ed espressività tanto differiscono da quella cui sono abituate le nostre orecchie, ma tanta è l'intensità e la forza drammatica espressa della recitazione da riuscire a far vibrare delle corde "universali", che prescindono dai codici linguistici. Una menzione particolare poi va alla colonna sonora, un mix sapientemente miscelato di musica strumentale d'accompagnamento e di brani rock elettronici dal ritmo trascinante, perfettamente mixata con trama e immagini e capace di rievocare sensazioni forti ad ogni ascolto. Tutto questo e molto altro fanno di Damo, oltre che un apripista ed una pietra miliare nell'evoluzione del drama moderno, una memorabile serie televisiva, che qualsiasi appassionato del genere non dovrebbe mancare di annoverare tra le serie televisive da vedere almeno una volta, quantomeno nel suo genere. Raramente come in questa occasione, sono lieto di augurare a tutti: |
BUONA VISIONE!