monogatari, il Jul 13 2005, 07:00 AM, ha scritto:
Dopo un pò di riflessione continuo la discussione con qualche spunto che mi sembra avere colto dalle vs. parole. Mi sembra sia opinione diffusa che il concetto di "autorialità" è assolutamente uguale tra oriente ed occidente e che si tratti, per la maggior parte, di registi non proprio amati nel loro paese d'origine.
Non so se questa affermazione mi convice appieno, infatti, fondamentalmente, penso che in oriente il concetto autoriale sia ben più elastico e ben mno rigido che in occidente. Come si fa a non considerare Autori registi come Stephen Chow, John Woo, o Shynia Tsukamoto? eppure non si può certo dire che loro facciano film particolarmente impegnati. Con una nota di polemica vorrei far notare come noi occidentali abbiamo quasi un pregiudizio contro il cinema di genere e soprattutto contro la commedia o il comico. Tanto da avere sviluppato, almeno subliminalmente, l'idea che l'autore deve sempre essere super complesso e impegnato. Cosa che nel cinema d'oriente s'avverte molto meno. Poi, di certo, il fatto che molti registi scrivano anche la sceneggiatura è un fatto molto positivo. Un fattore inequivocabile che indica una certa fertilità d'idee.
Non so se questa affermazione mi convice appieno, infatti, fondamentalmente, penso che in oriente il concetto autoriale sia ben più elastico e ben mno rigido che in occidente. Come si fa a non considerare Autori registi come Stephen Chow, John Woo, o Shynia Tsukamoto? eppure non si può certo dire che loro facciano film particolarmente impegnati. Con una nota di polemica vorrei far notare come noi occidentali abbiamo quasi un pregiudizio contro il cinema di genere e soprattutto contro la commedia o il comico. Tanto da avere sviluppato, almeno subliminalmente, l'idea che l'autore deve sempre essere super complesso e impegnato. Cosa che nel cinema d'oriente s'avverte molto meno. Poi, di certo, il fatto che molti registi scrivano anche la sceneggiatura è un fatto molto positivo. Un fattore inequivocabile che indica una certa fertilità d'idee.
Niente affatto, per me non è così. Alcuni mesi fa ho scritto un post (non mi ricordo più dove) parlando proprio di come sia cambiato il concetto di autorialità. Solo che non credo che sia una questione tra oriente e occidente. Anche a Hollywood oggi si parla di "autori" eppure è gente legata più o meno ai film di genere (Romero, Lynch, Carpenter, Cronenberg, Burton, Coen, ecc...). Poi ci sono anche gli autori-autori, quelli che fanno un cinema indipendente e/o minimalista e/o a basso budgest (Jarmusch e tutta la cosiddetta "scuola di New York", da Jost a Hartley e via dicendo), che fanno un cinema più all'europea. Per non parlare di Scorsese, De Palma e quant'altri i cui film sono sì delle megaproduzioni - almeno negli ultimi tempi - ma anche film su cui hanno (quasi sempre) parecchio controllo.
Insomma, non credo ci sia questa differenza. Direi che il cinema europeo invece è rimasto un po' indietro, proprio snobbando il cinema di genere e appigliandosi a un cinema "d'autore" (leggi d'essai, oppure "da festival") non sempre di così alto livello come vorrebbe.
Mi fermo qui perché vado di fretta