Pretty Guardian Sailor Moon Crystal
美少女戦士セーラームーン
La guerriera che veste alla marinara è tornata! Ecco quali sono le principali differenze da aspettarsi rispetto alla serie classica degli anni ’90.
Era il 1991 quando Usagi Tsukino (per noi Bunny) , una goffa e svogliata studentessa delle medie, si trasformò per la prima volta in Sailor Moon, la combattente che veste alla marinara.
Da allora sono passati più di vent’anni, eppure la sua stella non accenna ad eclissarsi. Sarà che è difficile dimenticare un successo del genere: 200 episodi dell’anime trasmessi in 24 lingue, 3 film, una serie con attori in carne e ossa, 29 musical andati in scena tra il 1993 e il 2005, il tutto per un mercato che è praticamente incalcolabile, considerando che nel solo Giappone, nei primi tre anni, ha fruttato più di un miliardo di euro. Il manga originale, scritto e disegnato dall’allora ventiquattrenne Naoko Takeuchi, è uno dei più venduti di sempre a livello globale, e nella recente seconda ristampa in patria ha visto andare sold out 50,000 copie di ogni volume nel giro di pochi giorni. Ma non è di certo per i numeri che i fan adorano ancora quest’opera dopo così tanto tempo. Sailor Moon è stata la prima serie su un team di ragazze guerriere, e la prima a proporre alle bambine una storia di amicizia e solidarietà femminile che andasse più in là della scambio di vestiti e consigli sui ragazzi e sul make-up. Nell’industria culturale costellata da figure femminili a scelta tra la reginetta di bellezza stupida, la fanciulla indifesa da salvare e l’intramontabile “maschiaccio” (rispettata dai coetanei maschi perché “come loro”), Sailor Moon offriva una scelta vastissima di modelli nei quali identificarsi, e tutti erano ugualmente positivi. Diceva alle bambine che non c’era un modo giusto o sbagliato per essere una ragazza, bastava essere se stesse. La sua storia lunga e complessa affascinava tutti, anche il pubblico maschile, che però negava strenuamente.
Oggi le epiche gesta delle guerriere Sailor ritornano in Sailor Moon Crystal, il cui primo episodio è stato trasmesso sabato 5 luglio in contemporanea mondiale sulla piattaforma giapponese Nico Video, sottotitolato in 12 lingue tra cui l’italiano. Il nuovo anime si propone come l’attesissimo adattamento fedele al manga, che essendo diretto a un target di adolescenti offriva una storia dai toni più adulti, anche se a tratti caotica. Le differenze tra le due versioni sono tante, quindi se siete curiosi andatele a scoprire.
La serie riprende dal manga anche il design, che riproduce il tratto della Takeuchi, famoso per essere impreciso, poco dettagliato e a volte confusionario, ma di grandissimo impatto, specie nelle illustrazioni a colori. Da una parte la scelta di non adeguarsi alla moda del design morbido alla Madoka Magica è sicuramente coraggiosa. Dall’altra, i disegni sono forse poco adatti all’animazione, che nel complesso risulta un po’ piatta. Si tratta comunque, per ora, dell’unico difetto evidente in un lavoro che ha le potenzialità per rendere felici molti fan e per dimostrare che ancora, dopo vent’anni, Sailor Moon non ha perso la sua capacità d’incantare.
La serie andrà in onda ogni due settimane e ogni episodio coprirà un capitolo del manga.
Per vedere il primo basta andare sul sito: Nico Video.
Messaggio modificato da Îshta il 08 July 2014 - 05:01 PM