Regia: Sándor Sára
Paese: Ungheria
Anno: 1963
Genere: Cortometraggio - Drammatico
Durata: 22'
Lingua: Ungherese
Sinossi
Le vicende di alcune persone che vivono in uno stato di pura emarginazione, di esclusione sociale e le relative ripercussioni che ne derivano sotto il profilo psicologico.
Commento di JulesJT
Visione che personalmente mi ha lasciato un profondo senso di sconforto - di malessere esistenziale - perché, pur intuendo ciò che ero in procinto di vedere, sono entrato irrimediabilmente in empatia con questi individui che si sono messi a nudo di fronte alla cinepresa.
E il bello è che non è stata la crudezza delle immagini a colpire nel segno, bensì il disagio delle parole da loro proferite. Ho avvertito un misto di rassegnazione, ingiustizia, sgradevolezza, inquietudine, incomprensione ma anche un sentimento di rivalsa sociale mai soddisfatto a causa degli eventi.
Non si tratta di provare compassione per le orrende vite che costoro ci hanno descritto, ma di avvertire una costante malinconia simile a una dimensione oscura che tutto inghiotte; può quindi trattarsi di una donna cresciuta senza l'affetto familiare, di un'anziana claudicante dimenticata dalla società, di una vedova che non si capacita di quanto la vita possa essere ostica, ecc...
Venti minuti (circa) farciti di un desolante patimento senza fine. Scorgiamo soltanto la grettezza umana, nient'altro.
Traduzione: JulesJT
SOTTOTITOLI
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Messaggio modificato da JulesJT il 25 March 2016 - 08:39 PM