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[RECE][SUB] Heroes of The East (1979)

Traduzione di Beggar Su. Revisione di AsianPat/

20 risposte a questa discussione

#1 Guest_Beggar Su_*

  • Guests

Inviato 26 December 2010 - 09:17 PM

Zhong Hua Zhang Fu
Heroes of The East
中華丈夫

Immagine inserita


noto anche come:

Chung Wah Cheung Fu (Cantonese)
Shaolin Challenges Ninja
Challenge of The Ninja


Lingua : Cantonese + Giapponese
Mandarino + Giapponese
Inglese





Anno : 1979
Regia e Coreografia : Lau Kar Leung (Liu Chia-Liang)
Ass. Coreografo : Tong Wai Shing
Scrittore : Ni Kuang
Produttore : Run Run Shaw
Genere : Arti Marziali / Commedia


Cast:

Liu Chia Hui - Ho Tao
Yuka Mizuno - Yumiko Koda (Kung Zi)
Cheng Hong Yip - Shou
Yasuaki Kurata - Takeno il ninja
Cheng Miu - padre di Tao
Yuen Siu Tien - 'sifu' di Tao
Chu Siu Keung - Chang
Riki Harada (Takeshi Yamamoto) - maestro di Kenjutsu
Yasutaka Makazaki - maestro di Sai
Shirai Manabu - maestro di Nunchaku
Tetsu Sumi - maestro di Karate
Nobuo Yana - maestro di Yari
Hitochi Ohmae - maestro di Jujutsu
Maozo Kato - granmaestro Giapponesi
Lau Kar Leung (Liu Chia-Liang)- maestro Sū

Trama:
Ho Tao, figlio di un ricco mercante di Hong Kong, sposa Yumiko (Kung Zi in mandarino) una giapponese con un matrimonio prestabilito da i loro padri soci in affari. Il loro matrimonio si rivela turbolento quando le arti marziali giapponesi di Kung Zi non vengono prese sul serio da Tao, ritenendole inferiori a quelli cinesi. Questa offesa si trasforma in un malinteso che viene recepita come una sfida da i connazionali di Kung Zi all'intero mondo marziale giapponese. Tao si ritrova da solo a sfidare sette maestri giapponesi nelle loro diverse discipline.


Recensione :
Senza dubbio uno dei migliori film di arti marziali in assoluto, una vera gemma del casato Shaw interpretato da "Gordon" Liu Chia Hui. Un film che esce dalla norma del suo genere per diversi aspetti. Diverso perché le arti marziali cinesi sono affiancate da quelle giapponesi e interpretate da veri giapponesi, come il noto Yasuaki Kurata. Il regista Lau Kar Leung ha insistito che i combattimenti non finissero con la morte di qualcuno per sottolineare il giusto spirito marziale. Ma l'aspetto piu interessante del film è che, a differenza di altri film di kung fu (come "The Deadly Knives", "Fist of Fury" e un piu' recente "Ip Man"), le arti marziali giapponesi sono trattate con rispetto e non percepite come barbarie senza principi, e i giapponesi non sono un branco di ubriaci che irrompono nelle palestre cinesi e uccidono tutti a tradimento, mentre l'eroe è andato a comprare le sigarette.

Il film parte con i divertenti bisticci di Tou e Kung Zi che incessantemente confrontano le loro tradizioni, dalla spada fino al bon ton a tavola, sminuendo le usanze dell'altro. Tou critica il modo indecoroso in cui Kung Zi pratica le arti marziali, e stranamente, Kung Zi afferma che le donne giapponesi non badano ad essere riservate come le donne cinesi, quando si sa che la donna giapponese tradizionalmente e molto riservata e modesta. Nel film non mancano delle sane chicche di tecniche marziali, come è solito fare Liu Chia Hui che affronta come sempre il tema delle arti marziali in modo religioso. Infatti quando si tratta di arti marziali, si intravede subito l'entusiasmo di Liu nella sua interpretazione seria e concentrata.

I combattimenti sono uno spettacolo. Niente effetti speciali, nè funi nascoste per simulare balzi enormi, e senza evidenti manipolazioni della velocità che di solito rovinano una bella coreografia. L'uso delle armi è particolarmente bello e i maestri delle diverse discipline sono dei veri esperti, senza contare la bravura di Liu Chia Hui.


Le Arti e Le Armi :

Il film mette a confronto stili e armi marziali cinesi e giapponesi.

Il primo incontro di spade vede il maestro di Iai con Katana contro le 8 Stili della Spada Divina Wudang di Tao che impugna la Juan.

Uno degli stili più famosi dello Iai e il Suiō-ryū, l'arte di estrarre la spada e colpire con molta velocità. Le 8 Stili della Spada Divina Wudang è un arte marziale detta "interna" con una fluidità dei movimenti che sembrano una danza.

Il secondo incontro vede il maestro di Karate contro il Zuì Quán (Pugno Ubriaco) di Tao. Tao impara il Zuì Quán osservando i movimenti di Sū il Mendicante.

Nel terzo combattimento vediamo l'esperto di Nunchaku e Tonfa (manganello) contro Tao e il suo Sān Jié Gùn (bastone a tre segmenti), l'arma che ormai è diventata un emblema di Liu Chia Hui.

Il quarto incontro è un duello di lancie, la Yari contro la Qiang. Queste due lance sono molto diverse in struttura e Tao utilizza la flessibilità della Qiang e "la chioma di sangue" per sopraffare la Yari. Infatti la Qiang con l'applicazione degli 8 metodi è un arma molto efficace e veloce.

La quinta sfida mette a confronto i Sai (pugnali a forchetta giapponesi) e i Húdié Shuāng Dāo (coltelli farfalla cinesi). In questo stupendo incontro vediamo una lotta velocissima dove i due contendenti usano al massimo i vantaggi delle loro armi come le trappola del manico di cui queste due armi sono famose.

La sesta sfida è una lotta corpo a corpo - Jujutsu contro... umm... Shuai Jiao? Liu sembra usare posizioni standard di lotta, che sembrano tal volta un misto fra Judutsu e posizioni Hung, ma a un certo punto si mette in una posizione di Qigong Duro, simile a quella della "camicia di ferro". Il suo avversario (Hitochi Ohmae) è un gigante d'uomo e Tao non riesce a sopraffarlo senza ricorrere a dei trucchetti.

Nell'ultimo duello, dove vediamo Tao sfidare Takeno il ninja, il film raggiunge il suo apice. La sfida è divisa in tre parti. La prima è interamente dedicata alle tattiche d'imboscata. Tao deve contrastare le arti elusive (Shinobi-iri) e camuffamento (Hensojutsu) di Takeno usando lui stesso le tecniche d'agguato (Lin Kuei?) che ritiene "da villani".

Qui si sfoggiano le armi segrete di entrambe le parti: skuriken, dardi moneta, Kusarigama (falce con catenata giapponese), Shéng Biāo (dardo con fune cinese), frecce nascoste e una marea di aghi e pugnali volanti. Anche la seconda fase parte con delle tattiche di camuffamento e armi nascoste, ma si trasforma in un duello con le lance seguita da uno scontro di lame - la Ninjatō giapponese (spada corta) e la Dāo cinese (sciabola).

La terza fase è uno scontro a mani nude dove Tao con lo Stile della Gru cinese confronta Takeno con lo Stile del Granchio giapponese. Lo Stile del Granchio, inventato per il film, è un interessante forma di combattimento ravvicinato che usa gomiti e ginocchia per intrappolare i colpi dell'avversario, contrattaccando con pugni, artigli e calci. Lo stile è molto credibile e sembra veramente una forma di Ninjitsu. Infatti io ci sono cascato in pieno.

Anche se il film è molto rispettoso verso le arti marziali e le armi giapponesi, non si può non notare una leggera affermazione che le arti e le armi cinesi sono superiori, a volte con delle imprecisioni.
Un tipico esempio è il primo combattimento di spade. La lama della katana richiede tante procedure per forgiarla. Il risultato è una lama di una affilatezza e durezza ineguagliabile. La Jian invece, è un arma delicata e leggera che permette movimenti veloci. Nel film vediamo queste due spade schiantarsi direttamente. In una situazione reale, la Katana avrebbe spezzato la Jian come se fosse un fiammifero.
Nel combattimento disarmato vediamo il Karate contro il Zuì Quán. Nel film Il karate si dimostra molto potente ma estremamente lento e con posizioni molto ampie e aperte agli attacchi. Quelle posizioni nel karate sono solo usate durante gli allenamenti nei 'kata'. I 'kata' sono posizioni zen che, secondo una teoria, sono poizioni yoga modificate da Bodhidarma per il combattimento durante gli anni di meditazione di fronte al tempio Shaolin. Nel Karate queste forme sono simili a quelle del Hung-Gar che utilizzava la tensione muscolare negli allenamenti per rafforzare il corpo. A differenza delle forme Hung-Gar, i kata sono molto piu minimaliste ed enfatizzano l'aderenza al suolo. Lo Zuì Quán, invece, è uno stile che richiede leggerezza di piedi e fluidità, però le forme dello Zuì Quán sono molto piú aperte e vulnerabili di quelle del Karate. Questa disciplina è molto, molto, molto difficile da imparare e sono veramente in pochi nella storia che sono riusciti a usare lo Zuì Quán efficacemente in una situazione reale. Uno che ha appena appreso le basi dello Zuì Quán non ha nessuna possibilità di vincere contro un maestro del Karate.
Malgrado queste inesattezze, il film da abbastanza credito alle arti giapponesi e mantiene il tema principale di rispetto e vero spirito marziale fino alla fine. Infatti l'epilogo del film mi ha veramente emozionato. *sniff*... che ci posso fare? Sono un sentimentale quando si tratta di arti marziali.


ATTENZIONE : Solo per gli appassionati dei film di arti marziali tradizionali HK anni 70/80 e non per i turisti del genere. Qui non troverete effetti speciali, scazzottate di massa, case che crollano, hadouken e fantascienza. Solo le belle e elaborate coreografie firmate Lau Kar Leung e il talento di veri praticanti di arti marziali. Se vi piace lo stile veloce con molti scatti da angoli diversi del tipo Jet Li, o i combattimenti cosidetti realistici (con lunghe pause, due calci e basta) del tipo Bruce Lee, o le buffonate di Van Damme, questo film NON FA PER VOI. Certo ognuno ha diritto a dire la sua, però il tempo che sprecate è solo vostro. E' come uno che ascolta Gigi D'Agostino che si mette a fare recensioni metal. O meglio ancora, è come dire "questa canzone non mi dice niente" quando sei sordo.

Ambientazione e Personaggi Storici:

Alla prima occhiata, il film sembra ambientato nel primo decennio del 20° secolo: mercanti cinesi con abiti occidentali, battelli di ferro, ecc. ma ci sono diversi fattori non molto chiari. Il maestro Sū (Sū Chàn detto "il mendicante" maestro di Zuì Quán) interpretato dal regista Lau Kar Leung è un personaggio storico ben noto per la sua abilità, tanto da fargli guadagnare un posto fra le Dieci Tigre di Guandong durante la Dinastia Qing (1644–1912). Sebbene sia un dato di fatto che questo personaggio è esistito veramente, molte verità sul suo conto si sono perse fra il folklore cinese e il cinema di Hong Kong. Assumendo che ha veramente conosciuto Huáng Qíyīng (padre di Huáng Fēihóng), un'altra Tigre, allora si parla di metà 19°secolo. Un altro elemento che confonde è il granmaestro giapponese "Kato". Secondo wikipedia, sarebbe il fondatore dell'Associazione di Karate-dō Gōjū-kai Internazionale, Yamaguchi Gōgen, ma io ritengo che questo non è plausibile. Yamaguchi ha vissuto tra il 1909 e il 1989 e nel film era già vecchio. Di sicuro il film non è ambientato negli anni '60 o '70. Forse si riferiscono a Itosu Ankō (1831 – 1915) detto il padre del Karate moderno, o Gichin Funakoshi (1868 – 1957) il fondatore dello Shotokan Karate che diffuse il Karate per tutto il Giappone, o forse Higaonna Kanryō (1853 - 1916) di Okinawa che creo il Gōjū ryū Karate... boh! Se qualcuno ha qualche idea che può mettere luce su questo dilemma e più che benvenuto.


Traduzione:

Le battute in giapponese subbate in inglese molte volte non erano corrette e sono state tradotte direttamente dall'audio (grazie Picchi). Durante la scena del dojo in Giappone, il maestro Kato chiama Kung Zi Mayumi invece che Yumiko.

L'italiano per me è una lingua straniera. I miei insegnanti di italiano erano Goldrake, Mazinga, Jeeg, Daltanious e il Dr.Slump. Perciò non ritengo il mio italiano all'altezza di fare un sub per gli italiani. Questo progetto non sarebbe stato possibile senza l'aiuto di Picchi che mi ha guidato per tutto il tempo e corretto accenti, congiunzioni e altri abomini linguistici. Grazie di cuore. La mia riconoscenza va anche a AsianPat che ha revisionato questo mio primo sub e a tutti del forum che mi hanno accolto e aiutato. M'goi!




Buona visione e buone feste a tutti!



Allega file  Heroes.of.the.East.AsianWorld.zip   52.87K   43 Numero di downloads





NOTA : Il zip contiene due versioni dello stesso sub che hanno il timing diverso e non un sub per 2CD. Sceglete quella piu adatta alla vostra versione del film.

Messaggio modificato da fabiojappo il 24 December 2014 - 07:24 PM


#2 Tsui Hark

    洪 天

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Inviato 26 December 2010 - 10:04 PM

Interessante. Spero di apprezzare :) Grazie

Film tradotti per AW: Meat Grinder Die a Violent Death Naked Killer Shanghai Blues(con asturianito) August in the Water Mutant Girls Squad Tokyo 1958(con cignoman) Female Yakuza Tale: Inquisition and Torture

L'abilità di chi traduce non sta soltanto nella comprensione di quello che si legge, ma nella capacità di renderlo correttamente in italiano.

La Cina è un paese incredibile, l'idea comune che si ha in occidente dell'Impero Celeste è completamente sbagliata.

星期五:欢迎我来中国!!!


#3 AsianPat

    Drunken (Web)Master

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Inviato 26 December 2010 - 11:19 PM

Il mio film di Liu Chia-liang (o Lau Kar-leung a seconda della translitterazione utilizzata) preferito, assieme a My Young Auntie :)


A differenza di Beggar Su, io mi sento di consigliare questo film a tutti, senza lasciarsi cogliere da pregiudizi. Come in altre pellicole del regista, il film è anche una piacevole commedia incentrata sulla rivalità nelle arti marziali tra moglie e marito e ci sono delle magistrali coreografie marziali che difficilmente potranno annoiare.
Certo, se paragonato a film più moderni (Ip Man, Fearless o True Legend per citarne alcuni), mancano l'esasperazione dell'atto marziale e il superomismo del protagonista, ma come sottolinea Beggar, le coreografie rendono giustizia agli attori marziali e alle loro capacità atletiche con un senso di maggiore realismo.

Qualche appunto sparso (per quello che le mie limitate conoscenze permettono).
I subs inglesi a volte prendo cantonate pazzesche sui film di arti marziali perché spesso tendono ad inventarsi cose che non conoscono :em15:

Il maestro di Iaido e Kendo, probabilmente lo è di Iaido e Kenjutsu. Il kendo (la Via (do) della spada (ken)) nasce e viene codificato come tale dopo gli anni '20. Prima si parla di kenjutsu (arte (jutsu) della spada (ken)). La differenza in soldoni è che i Do sono più moderni e principalmente vie spirituali, nati anche per mantenere vive discipline che con l'avvento delle armi da fuoco non avevano più uno scopo di esistere;
i Jutsu erano invece incentrati sull'efficacia guerriera dell'arte in questione.

La spada cinese Wu Jan (Spada Marziale) è solo una delle innumerevoli varianti in dimensioni e consistenza tra spade e sciabole; variazioni che testimoniano la vastità culturale cinese di cui la Wu Jan rappresenta una forma comune, unica per tutti.
Questa è una spada a una mano piuttosto robusta. Forse non quanto una katana giapponese ma comunque robusta. La lama sottile che a volte vediamo usata o celata come cintura che cita Beggar è un altra spada, più affine alla frusta se vogliamo. Non conosco il nome di quest'arma ma non è la Jan che usa Toh.

Nel contesto storico, in giappone le scuole di arti marziali (ryu) coprivano molte displine del Bujutsu nel loro insegnamento, per questo nel film si vede una scuola apparentemente di karate avere tra i suoi allievi specialisti di altre arti marziali. Per questo motivo è anche piuttosto difficile risalire a chi possa essere il suo maestro, ma non credo possa essere un particolare maestro di karate.

Il film è chiaramente di parte (cinese), visto che era inteso per il mercato cinese, ma come già sottolineato da Beggar, nel suo essere di parte (e nei suoi luoghi comuni) il regista riesce comunque ad essere rispettoso verso il Giappone e a riprendere il suo discorso sulla valenza morale delle arti marziali, non senza tirare qualche frecciatina su come la pensano i cinesi al riguardo; in un dialogo esplicativo dirà che "Le arti marziali giapponesi derivano dalle cinesi, come anche i caratteri con cui scrivono" :em05:

Di nuovo interessante e sfaccettato è anche l'utilizzo del personaggio femminile
Spoiler

Curiosità:
All'inizio Kung Zi veste di bianco al matrimonio (indossa il Shiromaku ("bianco puro") , abito tradizionale dei matrimoni Shintoisti), e tutti appaiono sconcertati; questo perché in cina il bianco veniva una volta principalmente usato nel lutto. Per i matrimoni cinesi si usa soprattutto il rosso (e il nero a quanto pare...)

Un intraducibile passaggio verte su una superstizione cinese per la quale se un giocatore d'azzardo vedeva una ragazza tirare un calcio alto, non avrebbe più vinto al gioco ... non chiedete :em15: S.P.Q.C.

Non avete riconosciuto Gordon Liu come protagonista? Beh, per forza! Di solito lo si vedeva nei panni del monaco pelato San Te :em16:

Dialogo clou: "Non c'è un sacco per allenarsi nè delle tavolette di legno... perciò ho dovuto usare il muro!"
:(

Un doveroso grazie per la traduzione :em07:
Inclinazione Orientale -> HK:50%; JP:45%; KR:5%
Vantaggi ad essere smemorati: ti rivedi un bel film e te lo gusti (quasi) come la prima volta :)
AW subs: Tsubaki Sanjuro, My Young Auntie, Invincible Shaolin (\w Tiz)
AW rece: Martial Club, The Lady Hermit, The Five Venoms, Shaolin Mantis, The Avenging Eagle, Yes Madam, A Chinese Odyssey, Force of The Dragon, In the Line of Duty 4, On The Run
AW DVD: Il Buono, il matto, il cattivo, A Hero Never Dies, The Beast Stalker, The Longest Nite, Detective Dee, La congiura della pietra nera, One Nite in Mongkok, Fire of Conscience, Bullets Over Summer, Castaway On The Moon, The Man From Nowhere

Maestro dello stile multiplo del TORNEO di KUNG FU di AsianWorld

Tutti sono fan di Jackie Chan, solo che alcuni ancora non lo sanno...
intellettualità e cazzeggio, in complementarietà e non in opposizione, sono il pane delle community. (cit. Magse)

#4 ronnydaca

    Cameraman

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Inviato 27 December 2010 - 10:42 AM

Questo me lo prendo sicuro! :)
Grazie :(

In attesa di migrazione


#5 Tsui Hark

    洪 天

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Inviato 27 December 2010 - 11:58 AM

Scusa, la versione qual'è?
:)

Film tradotti per AW: Meat Grinder Die a Violent Death Naked Killer Shanghai Blues(con asturianito) August in the Water Mutant Girls Squad Tokyo 1958(con cignoman) Female Yakuza Tale: Inquisition and Torture

L'abilità di chi traduce non sta soltanto nella comprensione di quello che si legge, ma nella capacità di renderlo correttamente in italiano.

La Cina è un paese incredibile, l'idea comune che si ha in occidente dell'Impero Celeste è completamente sbagliata.

星期五:欢迎我来中国!!!


#6 Cignoman

    Direttore del montaggio

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Inviato 27 December 2010 - 12:24 PM

Gran bella recensione ! ! !

Immagine inserita


#7 paolone_fr

    GeGno del Male

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Inviato 27 December 2010 - 02:40 PM

bravi ragazzi. vi voglio bene un po'
:em31:

#8 paolone_fr

    GeGno del Male

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Inviato 28 December 2010 - 01:43 PM

appena passato dalla pagina dei voti e appena letto, come spesso accade dalla tastiera di creep, cose come:
Combattimenti ripetitivi in piena tradizione shaw

che è buonissimo indice di non averci capito un cavolo, ma dal concetto di shaw brothers (ci fosse almeno stato scritto in stile liu chia liang, gesù. come se mo' mi vedo sanjuro e me ne esco con "soliti duelli alla katana come nel solco della tradizione della toho"), al concetto di combattimenti ripetitivi. per heroes of the east, tra la'ltro, dove c'è un mix di armi e stili che difficilmente riesci a vedere da altre parti.

creep, fatti e facci un favore, lascia perdere i film di arti marziali. il buon vecchio giangi ne sa a pacchi e ci fa meglio figura, al tuo confronto.
:em88:

Messaggio modificato da François Truffaut il 28 December 2010 - 07:16 PM
Cavol-fiori.


#9 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 28 December 2010 - 07:15 PM

Paolò, perdonami, lungi da me dare lezioni di stile, ma sono sicuro che potresti esprimere gli stessi concetti senza fare sfoggio di acredine, altrimenti la buttiamo in rissa, no? :em88:
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)





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