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[CINEMA] Che film avete visto ultimamente? (2012)


405 risposte a questa discussione

#1 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 04 January 2012 - 09:37 PM

:em66:
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#2 fabiojappo

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Inviato 07 January 2012 - 02:38 PM

Inauguro il topic 2012 con un film, visto ieri, che attendevo molto:


Once Upon a Time in Anatolia (Bir zamanlar anadodu'da)

Turchia 2011, drammatico, 150 minuti, Premio Giuria all'ultimo festival di Cannes

di Nuri Bilge Ceylan

Tre auto viaggiano nella notte. A bordo un commissario, alcuni poliziotti, un procuratore, un medico legale e un assassino. Sono alla ricerca del cadavere della vittima. Il colpevole non ricorda più, o finge di non ricordare, il luogo dove l’ha sepolto.

Un film particolare, anche se la trama potrebbe far pensare a un poliziesco. E che richiede un certo sforzo. Il film è lungo, i tempi sono dilatati, il ritmo è lento. La prima metà, più di un'ora, si svolge nell'oscurità, nell'arco della notte in cui sono alla ricerca del cadavere. Ogni sosta sembra essere il luogo giusto, ma il corpo verrà trovato solo all'alba.
L'indagine non si concentra tanto sull'omicidio, quanto sull'animo dei personaggi. Il procuratore e il medico legale soprattutto: uomini soli.
La fotografia è splendida, la regia è di classe, l'ambientazione e l'atmosfera di sicuro fascino. Ripeto non facile e se non si è belli svegli si rischia di addormentarsi. Ho messo pausa un paio di volte per non cadere... Da rivedere, magari sub ita, per un giudizio più completo.

Messaggio modificato da fabiojappo il 24 September 2012 - 01:35 PM


#3 lordevol

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Inviato 07 January 2012 - 07:16 PM

Colazione da Tiffany - Blake Edwards

Dal "don't worry, be happy" della folle, bellissima ed irresistibile Holly Golightly, che è il principale motivo per cui questo film ha segnato un'epoca, sbrodola un po' nell'amore romantico disperato, che è il principale, stupido, motivo per cui lo si ricorda oggi.
Tratta con estrema leggerezza argomenti di assoluto tabù e di grande attualità: oggi i due protagonisti li chiameremmo escort e gigolò. Invece li era la New York che contava e che tutti invidiavano. Fatta di lusso, possibilità, sole ed appartamenti al ventiseiesimo piano.

Qualche sbavatura segna il film come le rughe segnano il viso in vecchiaia, oggi come oggi certi dettagli di recitazione e di realismo non passerebbero il puzzolente setaccio di Hollywood. Ma il bello dell'epoca è anche quello di farsi cullare dai film senza inviperirsi per i dettagli.
Poca cosa, comunque, in confronto alle mille meraviglie che fanno brillare prima gli occhi e poi lo spirito.

Audrey Hepburn è una di quelle persone per le quali sarebbe anche troppo facile sacrificare la vita se in cambio il tempo potesse tornare indietro ed allungare il suo periodo di maggior splendore. Voglio dire, far durare 40 o 60 anni il ventennio 50-60 della Hepburn varrà pure la mia misera vita, giusto?
Devo ammettere che saperla morta da quasi vent'anni mi commuove ancora oggi. Mi si stringe il cuore.
Ogni volta che rivedo un "suo" film, ovviamente, mi ri-innamoro perdutamente.


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Consigliato!


PS qui un po' di scatti in HD della super diva: http://www.doctormac...udrey-Annex.htm :em41:

PPS George Peppard, il figone del film, dopo gravi problemi di dipendenza, altri non sarà che John "Hannibal" Smith nella serie televisiva A-Team!






L'ultimo dei templari - Dominic Sena

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I film tamarri con Nicolas Cage andrebbero sconsigliati tutti per principio.
Ma durante la visione riescono sempre a convincere in qualcosa, non paiono pura immondizia girata solo per buttare qualche milione di dollari, come invece succede in molte altre produzioni da popcorn al multisala.
La trama è indovinata: un gruppo di soldati di ventura ed un prete devono scortare una strega in un'altra città per essere giudicata da una corte cattolica.
La mia idea è che i "suoi" film debbano creare categoria a sè, ed in questa loro micro-classifica si piazza a metà: lo sconsiglio solo perché è venuto dopo il precedente Drive Angry, che mi ha divertito molto di più




We want sex - Nigel Cole

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invece è un film onesto, con un po' troppe sbavature nella recitazione (imbarazzanti ad esempio i due assistenti della "rossa fiammeggiante") e con un'interessante valenza storica: la rivoluzione delle donne operaie che nel 1968 hanno chiesto ed ottenuto la parità di salario rispetto agli uomini.
E' un po' la nascita del concetto di pari opportunità, incarico importante che negli ultimi vent'anni è stato usato come facciata o come parcheggio per scambi di favori, sessuali e politici.
Io, essendo femminista convinto, tenderei a consigliarlo ma, in ogni caso - vista la pochezza di linguaggio cinematografico - direi che chi conosce già la storia di Rita O'Grady può tranquillamente evitare

Messaggio modificato da lordevol il 07 January 2012 - 07:57 PM

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#4 Asaka

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Inviato 07 January 2012 - 08:48 PM

Lord!! :em41: :em41: :em41: :em41: :em41: :em41: :em41: :em41:

Visualizza Messaggiolordevol, il 07 January 2012 - 07:16 PM, ha scritto:


Audrey Hepburn è una di quelle persone per le quali sarebbe anche troppo facile sacrificare la vita se in cambio il tempo potesse tornare indietro ed allungare il suo periodo di maggior splendore. Voglio dire, far durare 40 o 60 anni il ventennio 50-60 della Hepburn varrà pure la mia misera vita, giusto?
Devo ammettere che saperla morta da quasi vent'anni mi commuove ancora oggi. Mi si stringe il cuore.
Ogni volta che rivedo un "suo" film, ovviamente, mi ri-innamoro perdutamente.


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Audrey Hepburn è una di quelle attrici che non posso avere emuli né essere sostituite, una completa essenza di grazia, raffinatezza e delicatezza. Quando morì, dopo diversi anni dedicati all'impegno di ambasciatrice Unicef, ricordo che, nonostante fossi piccola e non avessi visto nessun suo film, le sue immagini, soprattutto quelle più recenti, mi colpirono profondamente.
Ancora oggi, almeno una volta l'anno, rivedo un film con lei. Il mio preferito rimane Sabrina, anche grazie a quei tre campioni di Bogart, Holden con vetri nel sedere e Wilder.
Colazione da Tiffany nonostante Blake Edwards non sarebbe il cult che è, senza la Hepburn.


Citazione

We want sex - Nigel Cole
invece è un film onesto, con un po' troppe sbavature nella recitazione (imbarazzanti ad esempio i due assistenti della "rossa fiammeggiante") e con un'interessante valenza storica: la rivoluzione delle donne operaie che nel 1968 hanno chiesto ed ottenuto la parità di salario rispetto agli uomini.
E' un po' la nascita del concetto di pari opportunità, incarico importante che negli ultimi vent'anni è stato usato come facciata o come parcheggio per scambi di favori, sessuali e politici.
Io, essendo femminista convinto, tenderei a consigliarlo ma, in ogni caso - vista la pochezza di linguaggio cinematografico - direi che chi conosce già la storia di Rita O'Grady può tranquillamente evitare

Ecco, questo è un film che ho sulla scrivania da tanto e non mi decido a vederlo perché un certo tipo di commedie inglesi mi ha un po' stufato.
Però l'argomento mi interessa, quindi prima o poi lo vedrò! :mukka:

#5 KSC2-303

    PortaCaffé

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Inviato 08 January 2012 - 02:41 AM

Noroi: The Curse
M'ha fatto paura ed è difficile che qualche film riesca nell'impresa (li vedo fin da quando sono bambino) ma questo ci è riuscito.
E' girato come un documentario ed è così reale che appena succede qualcosa ti spaventi tanto.
Alcune scene sono parecchio inquietanti e ben girate, sanno spaventare ed eseguono bene il loro compito.
Interessante la vicenda e tutto l'evolversi, bravi gli attori.
In conclusione posso dire che è un grandissimo J Horror e mi è piaciuto davvero molto.

#6 Quinton

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Inviato 08 January 2012 - 10:46 AM

Emotivi anonimi: pessima commedia francese sulla difficoltà a socializzare :em90:

#7 BadGuy

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Inviato 08 January 2012 - 11:05 AM

Coogan's Bluff - L'uomo dalla cravatta di cuoio (1968, Don Siegel)

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Noioso western urbano con pessima sceneggiatura.
Ma illustra assai bene il vecchio detto sulle due espressioni di Eastwood: con cappello e senza... a metà lo perde, alla fine glielo ridanno.
Un Siegel minore.

#8 Dan

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Inviato 10 January 2012 - 04:21 PM

Rivisto la seguente delizia: :em28:
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tra i fondamentali del western filoindiano, dotato di una portata epica impressionante, immortalato dal leggendario Alton che fa uso di un b/w a tratti espressionista, un uso delle inquadrature e carrellate altamente innovativo, senza contare l'interpretazione quasi religiosa di Taylor e una Raymond di imbarazzante bellezza. Un capolavoro che lo stesso Mann riuscì difficilmente ad eguagliare.

#9 BadGuy

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Inviato 10 January 2012 - 09:48 PM

Visualizza MessaggioDan, il 10 January 2012 - 04:21 PM, ha scritto:

tra i fondamentali del western filoindiano, dotato di una portata epica impressionante, immortalato dal leggendario Alton che fa uso di un b/w a tratti espressionista, un uso delle inquadrature e carrellate altamente innovativo, senza contare l'interpretazione quasi religiosa di Taylor e una Raymond di imbarazzante bellezza. Un capolavoro che lo stesso Mann riuscì difficilmente ad eguagliare.

E' il solo western-Mann che mi manca... Rimedio subito! :em28:





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