JEGICHAGI
Luogo: Corea
Nomi: 제기차기, Jegichagi
Storia
Jegichagi è un gioco tradizionale coreano, che viene praticato all'aperto. Sebbene non vi sia traccia sulle sue origini, leggende storiche affermano che il gioco si è sviluppato dalla formazione dei giovani artisti alle arti marziali, che prevedeva il calciare una piccola palla in pelle.
Il Samguk Yusa, una raccolta di leggende storiche coreane, afferma che la gente di Goguryeo era brava nel gioco cinese Cuji, e che il Jegichagi sia derivato da esso.
Inoltre, si narra che Kim Yushin di Silla abbia calpestato e strappato l'otgoreum di Kim Chunchu (due lunghi nastri del costume tradizionale coreano) e che sua sorella li abbia poi ricuciti. Dopo quell'evento la sorella di Kim Yushin è divenuta la moglie di Kim Chunchu, il 29esimo Muyeol del regno di Silla.
Materiale: JEGI
Il modo di preparare il Jegi:
- Carta tradizionale (Hanji)
- Una moneta con il buco in mezzo (Yeopjeon)
Regole
Giocatori: da 1 a infinito
Si può giocare da soli o in gruppo.
Il gioco consiste nel calciare in aria con il piede il Jegi; chi lo lascia cadere viene eliminato.
Ci sono varie varianti.
1. Calciare il Jegi nel cerchio-bersaglio (con diametro di 1,6 metri e i restanti 3 cerchi interni più piccoli di 20 cm ciascuno. Simile al bersaglio del tiro con l'arco) con punteggio che va dal 30 al 120. La distanza dai cerchi-bersaglio deve essere almeno di 5 metri. Il giocatore entro 30 secondi deve calciare in aria per almeno tre volte il Jegi e poi tirarlo verso il bersaglio. Vince il giocatore che ottiene più punti.
Messaggio modificato da Îshta il 16 May 2014 - 08:07 PM