Ciclo Il cinema indiscreto della corea del sud
Cannes 2019, la Palma d’Oro a Bong Joo-ho rappresenta la punta dell’iceberg, ma il cinema sudcoreano vive ormai già da vent’anni una seconda e poderosa giovinezza. Tre titoli a testimoniare il meglio delle produzioni recenti e l’incredibile ricchezza creativa di un’industria che ha raggiunto il quinto posto del box office mondiale.
Soon-rye Yim
Little Forest
(K 2018, 86’, v.o. sott.it.)
Tratto da un manga giapponese, ma adattato allo stile narrativo sudcoreano, Little Forest racconta (anzi: dipinge) con sorprendente delicatezza la storia di una fuga e di una rinascita. La fuga e la rinascita della giovane Hye-won, in crisi professionale e sentimentale, che abbandona la frenesia della metropoli per imparare la lentezza della vita rurale. I codici e i segreti dell’essenzialità. Little Forest è uno sperduto villaggio dove le radici (emotive) dell’infanzia corrispondo alle radici (fisiche) della terra. Little Forest è una piccola cucina dove i nudi frutti dell’orto diventano golose ricette conviviali. Abbiamo bisogno di tanto altro, per essere felici?
Sabato 7 dicembre, h. 18.15
Lunedì 9 dicembre, h. 18.30
Martedì 10 dicembre, h. 16.00
Hun Jang
A Taxi Driver
(K 2017, 137’, v.o. sott.it.)
La mente corre a De Niro e Scorsese, certo, ma questa non è la New York degli anni ‘70: è la Seoul degli anni ‘80. Jang Hoon ci fa salire su un taxi e ci (ri)porta nel buio di Gwangju, dove sta per esplodere la grande rivolta popolare contro la dittatura di Chun Doo-hwan. Dieci giorni di lotta, dieci giorni di feroce repressione. Il 18 maggio 1980 rappresenta ancora una ferita aperta, nel cuore della Corea del Sud, e i dodici milioni di spettatori che hanno applaudito A Taxi Driver lo dimostrano. Blockbuster o inno civile? Un inno civile che parla il linguaggio del blockbuster, affidandosi – tra lacrime, risate, azione – al gigantesco Song Kang-ho.
Giovedì 5 dicembre, h. 16.00
Lunedì 9 dicembre, h. 16.00
Mercoledì 11 dicembre, h. 20.30
Won-tae Lee
The Gangster, the Cop, the Devil
(K 2019, 109’, v.o. sott.it.)
Le vie dell’action-thriller sono infinite, o quasi, e il cinema sudcoreano le sa percorrere a occhi chiusi. Dal punto di vista delle strutture narrative e, naturalmente, dal punto di vista stilistico. Pensiamo a The Chaser. Pensiamo a The Man from Nowhere. Pensiamo ai tanti cult che gli appassionati conoscono a memoria. The Gangster, The Cop, The Devil, però, non si accontenta e moltiplica tutto per tre: l’elemento crime, l’elemento poliziesco, l’elemento noir. Più che l’ennesima variazione sul tema, un appassionante – e divertente! – virtuosismo pop. La storia di un’alleanza spericolata tra uno sbirro e un bandito, impegnati a costruire una tregua per neutralizzare un serial killer. Chi sono i buoni e chi sono i cattivi?
Venerdì 6 dicembre, h. 16.00
Domenica 8 dicembre, h. 21.00
Mercoledì 11 dicembre, h. 18.30
Ciclo Perdere, ricercare, ritrovarsi
Wong Kar-wai
2046
(Francia/Hong Kong 2004, 120’, HD, col., v.o. sott.it.)
Era uno scrittore. Pensava di aver raccontato il futuro, in realtà era il passato. Nel suo romanzo, un treno partiva una volta ogni tanto per una destinazione misteriosa: 2046. Chiunque viaggiasse verso 2046 voleva riconquistare i ricordi perduti. Era un paese, una data o un luogo della memoria? Si diceva che laggiù tutto rimanesse immutato. Una supposizione, perché nessuno era mai tornato indietro.
Lun 16, h. 21.00
Messaggio modificato da AsianPat il 07 December 2019 - 12:25 AM