A touch of Zen
styxx (o Saphire)
La vita semplice e umile del pittore di provincia Ku sta per essere sconvolta da avvenimenti eccezionali.
Un oscuro destino si affaccia alla sua porta prima sotto forma di un illustre straniero giunto da lontano, poi di una misteriosa ragazza che non è quello che sembra.
Un impressionante affresco che comprende donne-guerriero, interminabili duelli nelle foreste, monaci shaolin dalla straordinaria potenza e saggezza, e un'appassionante sfida alla corruzione e all'odio dei potenti.
A Touch of Zen - La fanciulla cavaliere errante
(Hsia nu)
Regia e sceneggiatura: King Hu
Soggetto: romanzo di Pu Sung-Ling.
Fotografia: Yeh-Hsing Chou, Hui-Ying Hua.
Montaggio: Jinquan Hu, King Hu.
Musica: Tai Kong Ng, Daijang Wu. Pr: Jung-Feng Sha, Shiqing Yang.
Produzione: Lian Bang, Union Film Company, International Film Company.
Hong Kong, 1969, col, 200’
Cast: Xu Feng (Yang Hui-Chen), Shi Jun (pittore Ku), Roy Chiao (monaco zen Hui Yuan),
Bai Ying (Shi), Hang Yinjie (comandante Hsu), Sammo Hung (figlio del comandante Hsu),
* Gran Premio tecnico al Festival di Cannes, 1975
"Basta vedere poche scene di La fanciulla cavaliere errante per rendersi conto che quest'opera dovrebbe entrare nell'elenco dei film più importanti della storia del cinema (...)
Considerando che è stato realizzato nel '71, la modernità di linguaggio che trasuda da ogni fotogramma è a dir poco impressionante. I movimenti della macchina da presa - che eleganza quelle carrellate laterali che attraversano stanze, cortili e giardini; m anche quelle frontali, oggi tanto usate da cineasti come Spielberg e Scorsese - , la costruzione studiatissima di ogni singola inquadratura, la velocità del montaggio, curato dal regista, come anche la sceneggiatura e la scenografia, non hanno praticamente eguali nel cinema dell'epoca.(...)
Ma il film, tratto da una raccolta di brevi storie di Pu Song Ling (...) è importante soprattutto perché anticipa, più nella forma (sperimentale) che nella struttura narrativa, il cinema visionario che si produrrà a Hong Kong quasi vent'anni più tardi. Pensiamo a Tsui Hark e a Ching Siu Tong, entrambi non a caso coinvolti nel remake di un altro grande film di King Hu, Dragon Gate Inn, e co-autori nel 1990, assieme allo stesso Hu, della regia del bellissimo Swordsman; ma anche a Wong Kar-wai, il cui Ashes of time, sembra quasi una versione aggiornata di La fanciulla cavaliere errante.
(Giona A. Nazzaro - Andrea Tagliacozzo, Il cinema di Hong Kong, 1997, Le Mani)
E adesso non vi resta che fare un salto giù in edicola e chiedere al vostro edicolante di darvi ciò che vi DEVE dare, che vi spetta di diritto, che non potete non avere... e che vi resterà dentro per molto ma molto tempo!
Buona visione...
Messaggio modificato da fabiojappo il 19 January 2016 - 06:06 PM