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[NEWS] È legge in Cina l'amore filiale


13 risposte a questa discussione

#1 mark87

    Operatore luci

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Inviato 02 July 2013 - 06:23 PM

Guido Santevecchi Una nuova legge in Cina impone visite frequenti ai genitori anzianiDAL NOSTRO CORRISPONDENTE PECHINO

- Si può imporre la «pietà filiale» per legge? Se si crede agli articoli della normativa cinese entrata in vigore ieri, sì. Il titolo è «Protezione dei diritti e degli interessi degli anziani», che nella Repubblica popolare ora sono 185 milioni, il 13,7 per cento della popolazione. Il nuovo pacchetto di norme introduce l'obbligo per i figli grandi di visitare il padre e la madre «più spesso» e addirittura concede ai lavoratori 20 giorni di permesso per andare a trovare i vecchi genitori che vivono molto lontani. Segue una serie di divieti, dall'abbandono agli insulti, fino agli atti di violenza domestica. Ma questo dovrebbe essere scontato e già previsto nel codice penale.

La presentazione della legge sui giornali ha aperto anche una discussione nell'immenso popolo della Rete (si calcola che Sina Weibo, il Twitter locale, abbia mezzo miliardo di utenti). «L'intenzione sembra buona, ma il metodo è sbagliato. Non si può regolare una questione morale per legge». Chiedersi fino a dove si può spingere lo Stato in questioni di famiglia sembra un dibattito da socialdemocrazia europea e già questo non è male.
Ma altri (molti altri) hanno fatto notare come negli articoli della legge manchino le sanzioni in caso di non rispetto degli obblighi da parte di figli e datori di lavoro. Che succede se il capoufficio boccia la richiesta di andare a casa per venti giorni a trovare i genitori ultrasessantenni? E poi che vuol dire «visitare più spesso»?

Uno degli estensori della legge per la protezione degli anziani genitori, il professor Xiao Jinming della Shandong University, si giustifica: «È soprattutto un modo per sottolineare il diritto dei nostri anziani a chiedere sostegno emotivo, noi vogliamo enfatizzare questa esigenza». Un blogger riassume così i suoi dubbi: «La pietà filiale dovrebbe essere naturale. Questa legge svela la tragedia della nostra generazione».

Noi siamo abituati a pensare alla Cina come a una «società confuciana», nella quale il rispetto degli anziani fa parte della cultura popolare, da secoli. Com'è possibile che ci sia invece un disagio tale da spingere i legislatori ad intervenire? La crisi è un altro prodotto dell'industrializzazione accelerata: trent'anni di crescita e di «aperture al mercato» hanno minato la famiglia cinese. Si cambia città per lavorare in fabbriche e uffici, lasciandosi i «vecchi» indietro. Molti giovani, guardando a tutto quello che è stato costruito sotto i loro occhi nelle megalopoli non riconoscono più meriti a nonni e genitori. E poi, nella seconda economia del mondo, non esiste un sistema di welfare come in Occidente.

Questo problema di mancata assistenza sarà enorme in pochi decenni: gli ultrasessantenni, oggi 185 milioni, diventeranno 487 milioni nel 2053, il 35% della popolazione, secondo le proiezioni della Commissione governativa sull'invecchiamento.
Con saggezza, Wang Yi, 57 anni, che fa la donna delle pulizie in città e ha due figli a centinaia di chilometri, dice: «Questa legge? Meglio che niente. I ragazzi io li vedo una volta l'anno, due sarebbe meglio... noi cinesi alleviamo i figli perché si prendano cura di noi quando diventiamo vecchi».

Non c'è solo la nuova legge che cerca di arginare il disagio. L'Associazione nazionale per gli anziani, che dipende dal ministero Affari civili, ha diffuso 24 «consigli» tra i quali: portare anche moglie e figli a trovare suoceri e nonni; ricordarsi dei loro compleanni e festeggiarli; telefonare. Cose normalissime. Ma nell'elenco ci sono anche suggerimenti che fanno riflettere, come: ascoltare con attenzione i racconti dei genitori, insegnare loro l'uso di Internet, andare insieme al cinema. E ancora, appoggiarli se restano vedovi e decidono di risposarsi, parlare di cose profonde.
In mezzo ai 24 punti ce n'è uno per niente scontato (anche nella nostra società del welfare state): «Ricordatevi di dire loro che li amate».

Guido Santevecchi
Fonte. corriere della sera


crasy

#2 Darkou

    Cameraman

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Inviato 03 July 2013 - 02:21 PM

secondo la mia modesta opinione, sta cosa è ridicola.

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Traduzioni "Cinema Asiatico": Legend of the Wolf (Hong Kong; 1997); Shaolin Mantis (Hong Kong; 1978); Crippled Avengers (Hong Kong; 1978); Five Element Ninjas (Hong Kong; 1982); Opium and the Kung Fu Master (Hong Kong; 1984); Rikidōzan (Corea del Sud; 2004); Empress Wu Tse-Tien (Hong Kong; 1963); Shaolin and Wu Tang (Hong Kong; 1983); The Shaolin Temple (Hong Kong; 1982); The Kid from the Big Apple (Malesia; 2016); Slice (Thailandia; 2009); Tiger on the Beat (Hong Kong; 1988); Hand of Death (Hong Kong; 1976);

Traduzioni "L'altro Cinema": Dancehall Queen (Giamaica; 1997); Khadak (Belgio; 2006); Dragon Ball Z: Light of Hope (USA; 2014); Sleeping Dogs: Live Action (USA; 2012); One Love (Giamaica; 2003);


"Escape from Babylon"


#3 sobek

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Inviato 03 July 2013 - 04:22 PM

Visualizza MessaggioDarkou, il 03 July 2013 - 02:21 PM, ha scritto:

secondo la mia modesta opinione, sta cosa è ridicola.

ah sì? e perchè ? dicci, dicci

#4 Shimamura

    Agente del Caos

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Inviato 03 July 2013 - 04:37 PM

Certo, arrivare ad imporre la pietà filiale ex lege... È vero che oggi il rispetto per la famiglia è un po' andato a quel paese, ma bisognerebbe educarli i giovani alla pietà filiale, favorendo una rinnovata consapevolezza di quello che dovrebbe essere una sorta di obbligo morale, non un obbligo giuridico...

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AsianCinema: Laura (Rolla, 1974), di Terayama Shuji; Day Dream (Hakujitsumu, 1964), di Takechi Tetsuji; Crossways (Jujiro, 1928), di Kinugasa Teinosuke; The Rebirth (Ai no yokan, 2007), di Kobayashi Masahiro; (/w trashit) Air Doll (Kuki ningyo, 2009), di Koreeda Hirokazu; Farewell to the Ark (Saraba hakobune, 1984), di Terayama Shuji; Violent Virgin (Shojo geba-geba, 1969), di Wakamatsu Koji; OneDay (You yii tian, 2010), di Hou Chi-Jan; Rain Dogs (Tay yang yue, 2006), di Ho Yuhang; Tokyo Olympiad (Tokyo Orimpikku, 1965), di Ichikawa Kon; Secrets Behind the Wall (Kabe no naka no himegoto, 1965) di Wakamatsu Koji; Black Snow (Kuroi yuki, 1965), di Takechi Tetsuji; A City of Sadness (Bēiqíng chéngshì, 1989), di Hou Hsiao-hsien; Silence Has no Wings (Tobenai chinmoku, 1966), di Kuroki Kazuo; Nanami: Inferno of First Love (Hatsukoi: Jigoku-hen, 1968) di Hani Susumu; The Man Who Left His Will on Film (Tokyo senso sengo hiwa, 1970), di Oshima Nagisa.
AltroCinema: Polytechnique (2009), di Denis Villeneuve ; Mishima, a Life in Four Chapters (1985), di Paul Schrader; Silent Souls (Ovsyanky, 2010), di Aleksei Fedorchenko; La petite vendeuse de soleil (1999), di Djibril Diop Mambéty; Touki Bouki (1973), di Djibril Diop Mambéty.
Focus: Art Theatre Guild of Japan
Recensioni per AsianWorld: Bakushu di Ozu Yasujiro (1951); Bashun di Ozu Yasujiro (1949); Narayama bushiko di Imamura Shohei (1983).

#5 Darkou

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Inviato 04 July 2013 - 10:45 AM

Visualizza MessaggioShimamura81, il 03 July 2013 - 04:37 PM, ha scritto:

Certo, arrivare ad imporre la pietà filiale ex lege... È vero che oggi il rispetto per la famiglia è un po' andato a quel paese, ma bisognerebbe educarli i giovani alla pietà filiale, favorendo una rinnovata consapevolezza di quello che dovrebbe essere una sorta di obbligo morale, non un obbligo giuridico...
esatto!

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Traduzioni "Cinema Asiatico": Legend of the Wolf (Hong Kong; 1997); Shaolin Mantis (Hong Kong; 1978); Crippled Avengers (Hong Kong; 1978); Five Element Ninjas (Hong Kong; 1982); Opium and the Kung Fu Master (Hong Kong; 1984); Rikidōzan (Corea del Sud; 2004); Empress Wu Tse-Tien (Hong Kong; 1963); Shaolin and Wu Tang (Hong Kong; 1983); The Shaolin Temple (Hong Kong; 1982); The Kid from the Big Apple (Malesia; 2016); Slice (Thailandia; 2009); Tiger on the Beat (Hong Kong; 1988); Hand of Death (Hong Kong; 1976);

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#6 sobek

    雪狐

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Inviato 04 July 2013 - 04:08 PM

Si da il caso che nella Cina moderna del PIL a due cifre il ritorno al Confucianesimo sia fortissimo, e non solo tra le generazioni più mature che già ne erano impregnate, è il governo stesso che sottilmente spinge verso lidi confuciani la popolazione (trovando in ciò anche una propria legittimazione); si da anche il caso che sempre più giovani , anche sposati, si trasformino in cino-bambacioni per la grandissima difficoltà a trovare alloggi a prezzi accettabili, soprattutto nelle grandi città.
E' giusto, a mio avviso, che dove non arriva la pietà filiale, cui comunque i giovani cinesi sono istruiti, sia la legge ad imporre delle regole; d'altronde ne dovremmo sapere bene qualcosa noi che viviamo in un paese dove l'abbandono dell'anziano è ormai cronico e ipocritamente accettato da tutti.
Poi non ho capito perchè se ci sono leggi ad hoc che proteggono bambini, donne,minoranze, etc etc (tutti aspetti che normalmente non dovrebbero essere sottoposte all'azione della legge, visto che fanno parte delle norme basilari di civiltà) non ci debbano essere disposizioni di legge che obblighino i figli a non dimenticarsi di una semplice e banale legge della natura.
Fosse per me la introdurrei di sana pianta anche in Italia.

#7 Shimamura

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Inviato 04 July 2013 - 07:58 PM

Sobek, il problema è che una legge del genere è espressione della sconfitta sociale di un popolo e di una cultura.
La pietà filiale non va confusa con l'assistenza ai familiari, che nell'ordinamento italiano è tutelata molto più che in Cina, in quanto impone anche dei doveri economici, e non certo come questa legge solo obblighi morali.
Senza entrare nella diatriba di matrice illuministica per cui morale e diritto non devono mai intersecarsi ( e non starò qui a spiegare il perché se no ci vorrebbero giorni, ma se mai passerai a Napoli potremo approfondire insieme un po' di filosofia del diritto davanti una pizza ;)), imporre un sentimento è quanto di più misero un ordinamento giuridico che definisce sé stesso democratico (ma in realtà laCcina non è un paese democratico, ma vabbé) possa fare.
È un po' come imporre l'amore... non si può, punto. E qualsiasi legge cerchi di farlo è sbagliata.
Si devono educare i giovani alla pietà filiale, non imporglielo ex lege.

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#8 mark87

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Inviato 04 July 2013 - 08:38 PM

quoto sul questione che in cina il ritorno al Confucianesimo sia fortissimo.
una legge del genere servirebbe ad dare un segnale ai datori di lavoro. ai figli disgraziatti. alla societta filo americana in generale. far piu attenzione verso gli anziani bisognosi. non ad imporre dei sentimenti che non puo essistere.
in una soccieta occidentale, sul televisione raddio scc.magari date per scontato ma fate molto piu propaganda sul protezione addozione animale sopratutto cani. che sul famiglia o anziani.
la stramaggioranza dei cittadini cinesi danno molto importanza al famiglia e rispetto ai genitori. pultroppo con questa legge ha fatto sembrare il contrario.

Messaggio modificato da mark87 il 04 July 2013 - 08:41 PM



crasy

#9 JulesJT

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Inviato 04 July 2013 - 11:53 PM

Visualizza MessaggioShimamura81, il 04 July 2013 - 07:58 PM, ha scritto:

La pietà filiale non va confusa con l'assistenza ai familiari, che nell'ordinamento italiano è tutelata molto più che in Cina, in quanto impone anche dei doveri economici,
Vero, anzi, verissimo (amministrazione di sostegno/ tutore legale, curatela, ecc..... da quel punto di vista siamo all'avanguardia)...... ma, ahimé, devo dire che il WELFARE ITALIANO STA ANDANDO ALLO SCATAFASCIO un po' in tutte le Regioni (già da diversi anni.....) e non aggiungo altro perché, essendoci dentro fino al collo, mi sale una carogna.... Rischierei solamente di andare Off Topic......

Visualizza Messaggiosobek, il 04 July 2013 - 04:08 PM, ha scritto:

....d'altronde ne dovremmo sapere bene qualcosa noi che viviamo in un paese dove l'abbandono dell'anziano è ormai cronico e ipocritamente accettato da tutti.
E qui stra-quoto sobek. Io vivo in Piemonte, regione in cui la percentuale di persone anziane è bella altina (per usare un eufemismo). Questo si traduce in: abbandono sociale, affollamento nelle residenze per anziani (con conseguenti difficoltà gestionali per il personale socio-sanitario), intasamento delle linee telefoniche dei servizi di pronto intervento (tra l'altro siamo in piena estate, manca poco), emarginazione/vulnerabilità abitativa e, nel peggiore dei casi, vita di strada (e qui ne avrei da dire...).
Anche a me non piace l'idea della "pietà filiale" (bruttissimo termine) regolamentata dalla legge..... ma - stando alla situazione attuale - la Cina non deve certo prendere lezioni dall'Italia..... non più almeno, visto il nostro andazzo....
Scusate per lo sfogo. :em07:

Messaggio modificato da JulesJT il 05 July 2013 - 06:26 AM

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