62 risposte a questa discussione

[JulesJT]

Foxcatcher, di Bennet Miller (USA, 2014)

Le vicende (post vittoria olimpica) di Mark Schultz, campione statunitense di lotta libera.
In particolare ci si sofferma sul confluttuale rapporto triangolare che vede come protagonisti lui, il fratello Dave e il ricco ereditiero/filantropo insoddisfatto John E. du Pont.

Non mi spiego tutto l'entusiasmo che circola per la rete (e non solo) dal momento che il lungometraggio in questione si regge esclusivamente sulle interpretazioni di Tatum e Carell (sicuramente più incisivo il secondo del primo, il quale pare essere la versione "donkey" di Marlon Brando), un po' come accadde l'anno scorso per "Dallas Buyers Club" (sicuramente migliore di questo).
Finale tragicamente americano ma quelli sono i fatti occorsi.

[fabiojappo]

JulesJT, il 24 February 2015 - 10:58 AM, ha scritto:

Foxcatcher, di Bennet Miller (USA, 2014)

Non mi spiego tutto l'entusiasmo...

Ultimamente mi trovo troppo spesso d'accordo con te, mi devo preoccupare
A me ha persino annoiato, e non sono facile alla noia quando guardo un film... Se non fosse per qualche sussulto derivante dalla prova di Carrell, bocciatura completa.

Messaggio modificato da fabiojappo il 25 February 2015 - 01:53 PM

[JulesJT]

fabiojappo, il 25 February 2015 - 01:53 PM, ha scritto:

Ultimamente mi trovo troppo spesso d'accordo con te, mi devo preoccupare

Vuol dire che pian piano sto maturando... finirete per chiamarmi JappoT.

fabiojappo, il 25 February 2015 - 01:53 PM, ha scritto:

A me ha persino annoiato, e non sono facile alla noia quando guardo un film... Se non fosse per qualche sussulto derivante dalla prova di Carrell, bocciatura completa.

Quoto.

Messaggio modificato da JulesJT il 28 February 2015 - 01:11 PM

[JulesJT]

Big Hero 6, di Don Hall & Chris Williams (USA, 2014)

Un adolescente sventa dei piani malefici messi in atto da un misterioso personaggio grazie all'aiuto di un robot progettato dal fratello.

C'mon... seriously? So bene che gli Academy Awards sono premiazioni di stampo prettamente americano ma in passato ho visto vincere titoli di ben altro calibro made in USA.
Questo Big Hero 6 è simpatico solamente a tratti, ossia quando il robot bonaccione/tontolone gesticola a mo' di essere umano, insomma, particolare che lo rende "attraente" agli occhi del pubblico. Tuttavia è una formula che spesso si utilizza nel mondo del cinema (l'artificio che si "umanizza") e la trama non ha davvero nulla di originale: giovane promettente --> conoscenza del dolore --> speranza --> coraggio e determinazione --> aiuto di un gruppo di amici --> rivalsa.
Non sono qui per fare l'hater di turno ma - ad esempio - "Alla ricerca di Nemo" - è anni luce davanti a questa minestra riscaldata.

[JulesJT]

Tu dors Nicole, di Stéphane Lafleur (Canada, 2014)

L'estate di una giovane donna quebecchese: amicizie, litigi, nuovi incontri, insonnia, improbabili situazioni, ecc...

Commedia agrodolce dal ritmo rilassato che cerca di ammaliare lo spettatore intervallando qualche estetismo fine a sé stesso con degli elementi grotteschi che - in fin dei conti - non riescono a spezzare la monotonia che pervade l'intera pellicola.
Piatto.

[JulesJT]

Respire, di Mélanie Laurent (FRANCIA, 2014)

Due giovani ragazze trovano un comun denominatore nelle complicate situazioni familiari che entrambe stanno vivendo.
Da lì nascerà un'amicizia che - col passare del tempo - si evolverà in qualcosa di assolutamente inaspettato, ingestibile...

Bella prova per la Laurent, qui impegnata con la sua seconda fatica cinematografica sulla lunga durata.
In principio ci propone quelle che apparentemente sembrano le vicissitudini di due adolescenti qualunque, tuttavia la tensione si fa via via più avvertibile e - infatti - il titolo "Respire" rende bene l'idea. Scorgiamo l'affanno delle protagoniste, le loro inquietudini, l'incapacità di affrontare qualcosa più grande di loro che prima le coinvolge positivamente e - in seconda battuta - le sconvolge sotto il profilo psicologico. Amore, odio, esasperazione, ansia, dramma.
Ottimo il finale.

[JulesJT]

Leviafan - Leviathan, di Andrey Zvyagintsev (Russia, 2014)

Le drammatiche vicende di una famiglia che vive in un paese costiero russo: attaccamento alle proprie radici, litigi familiari, dissidi interiori, tradimenti, corruzione, amicizia... tutti ingredienti ben amalgamati tra di loro che danno origine a un lungometraggio decisamente solido.
Eppure c'è qualcosa che non mi ha convinto, qualche particolare/dettaglio che quasi induce a far intendere allo spettatore che il dramma è sempre dietro l'angolo, inevitabile. Apparentemente sembra non avere pecche, la sceneggiatura è ottima - e probabilmente si tratta soltanto di una mia personale interpretazione - ma non sono rimasto così piacevolmente stupito da questo film come invece avrei voluto.

[JulesJT]

Blindevil, il 09 January 2015 - 02:29 PM, ha scritto:

Di Dolan mi manca solo Mommy.

E alla fine l'ho visto ieri sera... Il ragazzo s'ha da fare...

Non ne sono rimasto folgorato ma le interpretazioni di madre e figlio sono entrambe notevoli. Rapporto ricco di intensità emotiva ma anche di sottigliezze apparentemente banali (sguardi, piccoli gesti, ecc...) che - seppur meno evidenti - raccontano molto.

[fabiojappo]

The Story of Film di Mark Cousins (2011)

8 dvd, 15 ore di documentario sulla storia del cinema, dagli albori a oggi. Bellissimo, costruito in modo avvincente. Le scene celebri, le influenze del tempo, i registi più innovatori, interviste ad alcuni dei protagonisti, i luoghi, le concatenazioni tra un film e l'altro (dagli omaggi più conosciuti come la scena della carrozzina di Gli intoccabili ripresa da La corazzata Potemkin, a quelli più nascosti...). Mi hanno prestato il cofanetto (distribuito da Bim) e negli ultimi giorni ho fatto delle maratone preso da tanta bellezza: assolutamente da vedere. C'è ovviamente anche tanto del nostro amato cinema asiatico. Il trailer

Messaggio modificato da fabiojappo il 13 May 2015 - 10:42 AM