The untold story
(Il ristorante "Gli Otto Immortali")
Versione: (The.Untold.Story.1,
-658,11-
Regia: Herman Yau
Anno di produzione: 1992
Nazionalità: Hong Kong
Interpreti: Anthony Wong, Danny Lee, Julie Lee
Genere: thriller / horror
Trama: La storia vera di Wong, che nel 1978 uccise un creditore a Hong Kong e scappò a Macao dove cercò di rifarsi una vita comprando un ristorante e uccidendo tutti quelli che ostacolavano il suo cammino, compresi donne e bambini.
Recensione: Questo film è famoso per avere al suo interno almeno due delle scene più atroci che il cinema abbia mai osato realizzare. Sono scene peraltro diluite da siparietti pseudocomici che donano al film un ulteriore senso di abominevole follia, di contrasto che stride, del tutto estraneo al cinema occidentale. Il regista Herman Yau affronta temi di tipico cinema exploitation con un'insolita bravura per questo genere di film: una solida cinematografia rende l'incubo terribilmente verosimile e di un cinismo inimmaginabile. Ma il punto di forza di "The Untold Story" è certamente l'eccezionale, straordinaria interpretazione di Anthony Wong: il suo serial killer non è diabolico come Anthony Hopkins, non è misterioso come Anthony Perkins (si chiamano tutti Anthony, non è strano?): è una bestia, uno stupido, un essere terribilmente normale, uno di quei tanti balordi che tutti possiamo vedere camminando per la città. Wong per "The Untold Story" vinse il premio per il miglior attore protagonista, nonostante questo genere di film non abbia mai potuto, in altre occasioni, nemmeno sperare di pensare di prendere un premio ufficiale.
L'impianto morale è volutamente ambiguo, per creare un mondo che spiazza lo spettatore: i poliziotti vengono decritti come dei cretini totalmente inetti, e spesso persino più malvagi, privi di morale e violenti dell'assassino. Quasi finiamo per tenere per il serial killer, quando la sua confessione ci porta a un flashback talmente orribile che ci farà cambiare idea. Chi si salva dal giudizio del regista? Nessuno: sono tutti cattivi, stupidi, malvagi. Tranne le vittime, le vittime innocenti naturalmente, che Wong insegue senza pietà, senza morale, come il gatto col topo.