PRESENTA
An Experience to Die For: Be a Wicked Woman
Jugeodo joeun gyeongheom: Cheonsayeo angnyeoga doera
죽어도 좋은 경험: 천사여 악녀가 되라
In An Experience to Die For: Be a Wicked Woman, conosciuto anche come Angel, Become an Evil Woman, Myung-ja (Lee Tam-mi) e Won-sik (Kim Byeong-hak) sono sposati da 5 anni. Tuttavia quest’ultimo è legato sentimentalmente e clandestinamente a Gil-nyeo (Jo Ju-mi), da cui ha avuto tre figlie, ma che non ha ancora riconosciuto. Per evitare che Myung-ja concepisca un figlio che sia di ostacolo al riconoscimento della sua prole, Gil-nyeo sottopone Won-sik a un intervento di vasectomia. In tal modo Myung-ja non riesce ad avere figli, suscitando le ire dei suoi suoceri, che la costringono a divorziare dal marito.
Intanto Yeo-jeong (Youn Yuh-jung) osserva la vita segreta di Won-sik e Gil-nyeo, e rivela a Myung-ja il grande inganno messo in atto contro di lei dal marito e dalla sua amante. Le propone quindi un patto. La vendicherà uccidendo Gil-nyeo. In cambio però Myung-ja dovrà ucciderle il marito Dong-sik (Hyun Kill-soo), reo di aver provocato la morte del figlio in un incidente d’auto.
Regia e Sceneggiatura
Kim Ki-young
Interpreti
Youn Yuh-jung, Hyun Kill-soo, Lee Tam-mi, Kim Byeong-hak
Corea del Sud, 1990, 98′
Ultimo film di Kim Ki-young, An Experience to Die For: Be a Wicked Woman è una summa della fase finale del suo cinema e della sua visione del mondo.
I topoi del suo stile di regia sono infatti riscontrabili dovunque. È un suo marchio di fabbrica ad esempio l'(ab)uso del suono, tsukamotiano quando inquadra il ponte con un clangore metallico, al limite del comico quando si sofferma su un dipinto equestre sonorizzato da nitriti che sottolineano la prestazione sessuale. Come lo è anche inframezzare argomentazioni scientifiche in discorsi sulla sessualità e sulla genitorialità, dettati più dal subconscio del regista che dalle convenzioni.
Fastidiosi, per quanto sicuramente dettati da un’incompiutezza ammessa dallo stesso Kim, sono invece alcune intersezioni di montaggio tra il misterioso e l’insensato. Come quando ad esempio Won-sik raggiunge sul ponte Dong-sik e il suo sgherro.
Poi vi sono gli incubi che si ripetono di film in film, come ad esempio le dita mangiate dalle bambine, che ricordano quelle rosicchiate dai topi in The Insect Woman. Ma l’incubo peggiore per Kim Ki-young è incarnato dalla donna. Non tanto Gil-nyeo, che ha più il ruolo di villain che altro. Sono piuttosto le due protagoniste che manifestano comportamenti controversi. Mentre Myung-ja è una vittima in balia degli eventi che però non risparmia stoccate all’impotenza del marito, Yeo-jeong è fredda e calcolatrice.
A differenza delle opere precedenti, in An Experience to Die For: Be a Wicked Woman non vediamo però un antagonismo tra due donne, in genere amante e moglie.
Esse sono invece alleate in un comune piano di vendetta e ricompensa, ma solo una delle due le otterrà, sotto forma di nuova linfa per la discendenza, altro chiodo fisso del cinema di Kim Ki-young.
Altri film di Kim Ki-young presenti su KoreanWorld:
Yangsan Province
The Housemaid
The Sea Knows
Burying Old Alive
Woman of Fire
The Insect Woman
Promise of the Flesh
Ieoh Island
A Woman After a Killer Butterfly
Woman of Water
The Woman of Fire '82
Carnivorous Animal
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