SOUND OF COLORS
Titolo Internazionale: Sound of colors
Titolo Originale: Dei gwong tit
Nazione: Hong Kong
Anno di produzione: 2003
Genere: Sentimentale
Durata: 97 minuti
Regia: Joe Ma
Cast: Tony Leung Chiu Wai, Miriam Yeung Chin Wah, Chen Chang, Eric Kot, Suet Lam,
Race Wong, Rosanne Wong
SINOSSI
Ming, una specie di agente matrimoniale, che conduce un'agenzia di dubbia rispettabilità, incontra per caso una ragazza cieca dall'infanzia, che per una coincidenza lo tira fuori da una brutta situazione. Egli per sdebitarsi, prende l'iniziativa di trovargli un fidanzato, presto però il destino riserva all'uomo uno strano scherzo, e si trova nella situazione di dover dipendere da lei molto più di quanto credeva. Contemporaneamente in Cina si svolge la breve storia di un giovane impiegato dall'animo romantico, in cerca della sua anima gemella, figlia come lui di un amore non corrisposto...
COMMENTO
Sound of colors, è un tripudio di colori, dove la realtà onirica s'interfaccia alla vita reale. I personaggi, rincorrono sogni d'amore, spinti da angeli, incarnati da ragazzi di passaggio la favola s'intreccia al reale, sottilmente, con tatto e poesia, lasciando intuire più che manifestarsi prepotentemente. Filo conduttore della trama, sono due coppie, in attesa di scoprire l'amore, avvicinati dai moderni Cupido. La coppia in primo piano, "baciata" dalla cecità, si muove in una Hong Kong pre-natalizia. Secondo i più classici degli schemi, simpatia reciproca, incomprensioni e ricongiungimenti finali. Effettivamente, tutto è fin troppo banale, in certi momenti artificioso, anche se gode di trovate interessanti, e va gustata in relax. Tony Leung in forma smagliante, e Mirian Yeung, oserei dire inconsuetamente sopra il suo standard! La seconda coppia rimane sullo sfondo a consumare la sua storia d'incontro "non" casuale, voluto anch'esso dal fato. In una Cina moderna, inghiottita nella metropolitana (una parte dello staff, è quello di Spring Subway, si nota eccome, la verosimiglianza della fotografia, nelle scene ambientate nella metro) e forse questa la parte più bella del film, lasciata erroneamente troppo ai margini, per privilegiare l'altra, dove Chang Chen replica se stesso nel ruolo di un giovane che parte alla ricerca di qualcosa che possa compiere la sua carenza d'affetto, e incontra una ragazza conosciuta solo epistolarmente! Niente di nuovo all'orizzonte, ma è un film che consiglio, a chi non ha voglio di spremersi le meningi, e per chi brama una serata piacevole, chi cerca il buon umore e un po' di sentimentalismi gratuiti. Chi ha odiato Spring subway per la sua eccessiva laboriosità, potrà godere di un film analogo che rappresenta quasi il suo lato fiabesco e meno intellettualistico.
Buona Visione
P.S Scusate l'orario, per il post del film, ma è l'unico buco libero di queste mie giornate di m...
Messaggio modificato da fabiojappo il 27 December 2014 - 05:36 PM